Salernitana-Lazio, è una disfatta:
gli unici applausi sono per Iervolino

Salernitana-Lazio, è una disfatta: gli unici applausi sono per Iervolino
di Pasquale Tallarino
Domenica 16 Gennaio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 16:01
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Il coro dei 2.559 tifosi presenti scatta ad un minuto dalla fine: «Danilo Iervolino alè, alè». In attesa degli ultras che disertano per protesta contro le restrizioni anti Covid e in attesa dei nuovi calciatori che il ds Walter Sabatini, ieri sera assente, dovrà assicurare all'allenatore Colantuono, i salernitani applaudono orgogliosi al nuovo che avanza, che si insedia. Iervolino trova sempre un sorriso: resta ottimista nonostante la serata fortemente condizionata e segnata dai contagi. 

Il debutto casalingo di Iervolino al timone del club va in scena in un contesto surreale, ancora con il lampeggiante acceso. Il nuovo giro di tamponi, a poche ore da Salernitana-Lazio, produce l'esito impietoso: altri tre giocatori positivi, un altro atleta con il febbrone ma forse negativo, 4 già in isolamento in precedenza e una sfilza di infortunati. Quattordici giocatori, compresi Lassana Coulibaly in Nazionale e Gyomber squalificato (adesso toccherà a Ranieri, diffidato e ammonito ieri dall'arbitro Abisso di Palermo), non si regalano a cuor leggero alla Lazio. Bende e cerotti, tutto in emergenza: il pullman sociale conduce i superstiti sull'uscio dello stadio Arechi, alle ore 16.26. Ci sono giocatori della Primavera convocati alla spicciolata, al punto che De Lorenzo si presenta ai tempi supplementari, a piedi, con la borsa a tracolla, accompagnato dal papà. Paradosso nel paradosso: il protocollo Cts-regioni, in elaborazione, dovrebbe essere approvato entro lunedì, quindi valere per le ultime partite di questa giornata di campionato, ma non poteva essere applicato ieri sera. Per questo motivo, la Salernitana non ha potuto far leva sulla regola del 35% del gruppo squadra ma sulla regola, già vecchia, dei 13 giocatori disponibili, compreso il portiere compreso i ragazzi della Primavera. È sempre al lavoro anche l'avvocato Eduardo Chiacchio: riguardo Udinese-Salernitana del 21 dicembre (risultato sub iudice, ricorso presentato e pronuncia il 18 gennaio), il club friulano non si è ancora costituito e può farlo entro oggi. Il legale della Salernitana, invece, ha depositato ulteriori memorie, cioè referti, documentazione. «Balla» anche Salernitana-Venezia del 6 gennaio, giorno dell'epifania, pronuncia del giudice fissata il 21 gennaio. 

Però restano l'ottimismo e la speranza, il vento nuovo e la scossa. Iervolino, accolto dallo striscione «Benvenuto a Salerno» esposto nel settore Distinti, non ha perso l'entusiasmo né la determinazione.

A bordo di un minivan, ha fatto capolino allo stadio Arechi con largo anticipo, accompagnato dalla moglie Chiara Giugliano e dal figlio. «Non avrei voluto una prima partita con una squadra decimata - ha detto - Sono qui con tutta la famiglia perché il nostro progetto deve incentivare le famiglie a venire allo stadio. La Lazio è una grandissima squadra, ma noi abbiamo grande entusiasmo e ci proveremo». In merito al calciomercato, Iervolino ha fissato il cronoprogramma: «Ne parlerò da domani con Sabatini, c'è voglia di incidere. Faremo tante valutazioni, creeremo un instant team per restare in Serie A ma anche per lavorare ad un progetto di medio-lungo periodo. A Sabatini ho parlato del progetto, tecnico e non solo. Lui ha capito la mia voglia di cambiare ed energizzare. Ha accettato e c'è stata subito alchimia». 

 

Poi sono arrivati il tifo-investitura-benedizione di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, presente allo stadio: «Penso che sia un arrivo importante di un imprenditore serio e appassionato che mi pare abbia un progetto sportivo entusiasmante ha detto il governatore -. Mi piacerebbe che la Salernitana diventasse gemellata con tutte quelle d'Italia, un esempio di sportività e valori umani da riprodurre soprattutto in un momento come questo. Iervolino vuole creare un'innovazione anche sul piano di valori. Ci sono ottime premesse, è un buon punto di partenza». Era stato De Luca a riavviare il motore del calcio cittadino, dopo il default della Salernitana di Lombardi. Era stato lui ad ascoltare l'applausometro popolare nel Salone dei Marmi, al momento di scegliere la cordata Lotito-Mezzaroma. Invitato ad esprimere una considerazione sull'operato degli ex co-patron, ha commentato: «Ci sono stati risultati importanti ma questi ultimi anni si sono conclusi male. Nella vita si possono fare tutte le scelte ma bisogna avere rispetto per gli interlocutori. Sempre». 

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