Salernitana, Nicola convoca Salerno:
«Tutta la città ci spinga alla salvezza»

Salernitana, Nicola convoca Salerno: «Tutta la città ci spinga alla salvezza»
di Pasquale Tallarino
Martedì 17 Maggio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18 Maggio, 12:21
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L'appuntamento con il destino è fissato alle ore 21 del 22 maggio: la Salernitana ha in mano la salvezza in Serie A e vuole conquistarla per la prima volta nella propria storia. Se batterà l'Udinese allo stadio Arechi, farà festa al triplice fischio e non dovrà badare al risultato del Cagliari, attardato di 2 punti in classifica, di scena a Venezia. Luci in campo e sugli spalti: i tifosi preparano la scenografia sontuosa e Davide Nicola, allenatore granata, ritroverà il genio della lampada, cioè Bohinen, il regista, dopo il turno di squalifica scontato ad Empoli. Perderà, invece, il centrocampista brasiliano Ederson e per sostituirlo pensa a Mamadou Coulibaly - acquistato proprio dall'Udinese, l'estate scorsa - in vantaggio su Kastanos. «Servirà il soffio dei nostri tifosi». La spinta della gente di Salerno, invocata a più riprese da Nicola nelle ultime settimane di tour de force, sarà garantita anche contro l'Udinese, ultimo atto della disperata rincorsa che può sbocciare nella favola.

La Salernitana ha cambiato marcia il 16 aprile, giorno della vittoria di Genova, contro la Samp: da quel momento, vigilia di Pasqua, ha collezionato 7 risultati utili consecutivi, ha conquistato 15 punti, ha prima messo nel mirino il Cagliari e poi lo ha scavalcato vincendo la partita di recupero contro il Venezia, scontro diretto. Ha pareggiato in casa contro il Cagliari, facendosi raggiungere al 99’, e a Empoli ha fatto altrettanto, sprecando il calcio di rigore decisivo con Perotti. «Non resterò sul divano a gufare», aveva detto Nicola, facendo riferimento alle altre partite del weekend. Lo ha fatto, invece, una città intera: è rimasta incollata al televisore, in apnea, ha tifato per l'Inter che ha poi sbancato Cagliari rimandando all'ultima giornata il verdetto per la conquista dello scudetto.

Alla fine del girone d'andata, la Salernitana aveva messo in cassaforte 11 punti e sperava di recuperare due partite. Ha avuto due proprietà, due direttori sportivi, tre allenatori: tutto questo rende epica la propria stagione e dà valore all'impresa che vuole compiere davanti al proprio pubblico. È un cerchio che si chiude: il primo gol messo a segno dalla Salernitana allo stadio Arechi nuovo di zecca fu di Martini contro l'Udinese (7’ pt, 23 settembre 1990, curva Sud ancora in costruzione) e tra pochi giorni, proprio contro l'Udinese, la Salernitana rilevata da Iervolino, patron numero 50 della storia granata, può far saltare il tappo dei festeggiamenti. 

 

Prepara sorprese anche il club granata e nel frattempo ha invitato i tifosi all'adunata pubblicando sui social network una clip che è già virale: la rovesciata di Bonazzoli, cartolina da Empoli, accompagnata dal commento «Io sono ancora qua... eh già», che fa il verso alla celebre canzone di Vasco Rossi. In un clima di euforia mista a scaramanzia comincerà oggi la vigilia più lunga, in campo e anche nelle ricevitorie. La Salernitana avvierà oggi la preparazione per la sfida ai friulani ed è probabile che l'eterna staffetta Bonazzoli-Verdi per il ruolo di partner del centravanti Djuric termini stavolta con la scelta di Bonazzoli. Le ricevitorie, invece, saranno prese d'assalto dai tifosi. Ai 2.900 abbonati si aggiungeranno migliaia di supporter ed è in bilico il record di 27.600 presenze fatto registrare in occasione di Salernitana-Cagliari. Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha chiesto l'apertura della curva Nord ai tifosi granata ma occorre disporre di un percorso diversificato per le opposte fazioni. 

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