Salernitana, un nuovo modulo per sfatare il tabù Atalanta

Nicola vuole schierare la squadra con il 3-4-2-1

L'allenatore della Salernitana Nicola
L'allenatore della Salernitana Nicola
di Pasquale Tallarino
Mercoledì 11 Gennaio 2023, 08:56
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La Salernitana non ha mai vinto a Bergamo ma i tabù sono fatti per essere presi a pallonate, si lavora per infrangerli. È capitato all'Atalanta prossima avversaria, non a caso. Prima del blitz in rimonta a Bologna, lunedì sera, la Dea condivideva uno spauracchio con i granata: non vinceva dal 30 ottobre e ha ripreso a farlo. Resta, invece, proprio questa la data dell'ultimo successo - maturò in trasferta - della Salernitana, contro la Lazio. Gennaio, però, è il mese della «sana ambizione» (lo diceva di Bollini, ex tecnico granata che in Under 20 ha apprezzato Cher Ndour, 2004 di grande pregio ma diventato inavvicinabile) di ottenere la salvezza al più presto.

La salvaguardia della categoria farà scattare anche un bonus, a fine campionato: rinnovo automatico per il contratto del direttore sportivo Morgan De Sanctis. L'allenatore Nicola era già forte di un biennale e la seconda annualità ricade nella stagione sportiva 2023-2024.

Vale anche per Stefano Colantuono, responsabile del settore giovanile. Oggi è solo una previsione di spesa sulla scrivania del patron Iervolino e dell'amministratore delegato Milan e domani si vedrà, il futuro può attendere.


Non attende, invece, il campo: richiede risposte immediate, sia tattiche sia di mercato. Contro il Torino la sterzata del modulo è avvenuta alla ripresa ma è molto probabile che sia quella definitiva: si va nella direzione del 3-4-2-1, dunque quasi speculare all'Atalanta che si schiera con tre centrali in difesa, due mediani, due stantuffi sulle fasce, il trequartista e due punte. Nicola, infatti, ha constatato l'esplosione di Nicolussi Caviglia quando ha potuto giostrare da interno di centrocampo vicino a un altro riferimento altrettanto mobile e meno da andamento lento. In attesa del migliore Bohinen, la Salernitana riparte nella zona nevralgica da Nicolussi e Lassana Coulibaly. Quest'ultimo fu uomo ovunque l'anno scorso a Bergamo, nella più bella versione in trasferta dei granata, scintillante, impreziosita da Ederson, adesso avversario insieme a Ruggeri.

L'altro ex, Zortea, è candidato alla panchina e le richieste dell'Atalanta per cederlo alla Salernitana restano esose. Perciò De Sanctis ha puntato su altri profili e l'ultimo del casting è un giovane francese che possa giocare da quinto (o quarto) sia a sinistra in alternativa a Bradaric, sia a destra per dare ristoro a Candreva oppure a Sambia. Si tratta del franco-algerino Jaouen Hadjam, classe 2003, esterno del Paris FC. è stato impiegato 9 volte, c'è la concorrenza della Ligue1, agguerrita. La lista delle alternative inizia ad assottigliarsi, soprattutto in ragione della impellente necessità di trovare un calciatore polivalente per la doppia fascia. Esempio: Beruatto è un mancino, come Tripaldelli. A centrocampo, la Salernitana «conterà» fino a domani per Pape Matar Sarr. De Sanctis ha chiesto al diggì del Tottenham, Paratici, di liberarlo in prestito. Di contro, l'allenatore degli Spurs, Conte, vuole la certezza di nuovi arrivi ma aspetta anche una verifica sulle condizioni di Bentancur. Proposto Jean Lucas, 24enne brasiliano del Monaco, ex Brest, Olympique Lione, Santos e Flamengo. De Sanctis valuta. Aspetterà fino alla chiusura del calciomercato, invece, per fare calare il sipario su Isco: resta un sogno del presidente Iervolino, un giocatore che farebbe alzare a dismisura il tasso tecnico e l'appeal internazionale della squadra, a patto che il lavoro ai fianchi di intermediari ed entourage dell'ex Real Madrid resti sotto traccia.

Ecco perché la strategia del club granata prevede fari spenti e piccoli passi, allo scopo di evitare il clamore che creerebbe aspettative e l'implicito obbligo di ingaggiarlo. Insomma se arriva, è un colpo, il Paradiso all'improvviso. Se non arriverà, non risulterebbe un obiettivo mancato, perché ufficialmente non dichiarato. L'attacco è il copincolla della difesa: se un giocatore lascia, un altro entra in gruppo. Potrebbe andare via Radovanovic ma è legato alla maglia granata e non vuole lasciare le cose a metà. L'attaccante che esce non è Bonazzoli, ha detto il presidente Iervolino. Restano in vetrina Valencia e Botheim (ieri ha compiuto 23 anni). Il cileno al momento è finito nelle rotazioni delle sottopunte, ma a Bergamo giocheranno due tra Dia, Vilhena e Bonazzoli, in base alle condizioni fisiche del senegalese. Ieri non si è allenato per precauzione: caviglia ancora in disordine, terapie. Botheim, invece, non pare l'alter ego di Piatek utilizzato da punta «in cima». Se dovesse essere ceduto un attaccante, la Salernitana potrebbe cercare un'alternativa al pistolero. Proposto anche Verde dello Spezia.

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