Spezia-Salernitana 1-1 tra pali e rimpianti ma Paulo Sousa resta a +9 sulla salvezza

Granata avanti con un autogol di Caldara, poi il pari di Shomurodov

Un contraso tra Kelvin Amian e Domagoj Bradaric in mezzo al campo
Un contraso tra Kelvin Amian e Domagoj Bradaric in mezzo al campo
di Enrico Vitolo
Domenica 2 Aprile 2023, 17:30 - Ultimo agg. 19:45
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Tanti rimpianti ma anche un grande sospiro di sollievo dopo la paura vissuta nel finale, e così alla Salernitana non resta che tenersi stretto il punto conquistato in casa dello Spezia (1-1). Un punto che vuol dire +9 sul Verona. Ma per lunghi tratti più che il pari i granata hanno davvero assaporato il gusto della vittoria. Sin dall’inizio infatti, complice anche l’inserimento di Dia al posto di Kastanos nell’undici iniziale, è la squadra di Sousa a comandare al Picco. Il merito è soprattutto del senegalese che in copertura non fa mai mancare il supporto ai suoi compagni, mentre in fase di possesso non solo fa da collante tra i reparti ma trova spesso lo spunto giusto per creare problemi agli avversari. Come all’11’ quando serve un prezioso assist a Candreva che in rovesciata però non colpisce benissimo. 

Superato senza danni il complicato inizio di gara, lo Spezia prova a rispondere all’aggressività granata. Ma con poca fortuna. Vero nella fase centrale l’equilibrio è più costante, ma fatta eccezione per il colpo di testa di Shomurodov al 22’ alto sopra la traversa e per il tentativo direttamente da corner di Verde al 32’ allontanato in tuffo da Ochoa c’è poco da annotare. Merito della Salernitana che tatticamente è quasi perfetta, ma per impossessarsi anche del risultato serve un pizzico di fortuna. Dopo il tiro dai venti metri di Candreva al 38’ che sfiora di poco il palo, è Caldara al 43’ sbloccare la partita.

Ma lo fa nel modo sbagliato, il suo anticipo su Piatek vuol dire infatti autorete. Tempo tre minuti e la Salernitana potrebbe addirittura mettere definitivamente al tappeto lo Spezia, ma prima si salva con Dragowski che mette in angolo il piatto sinistro di Sambia e poi con la traversa che nega la gioia a Piatek che al 54’ lascia invece il campo a Maggiore. Una mossa, quella di Sousa, per provare a gestire meglio la reazione dei padroni di casa. Una reazione evidente ma a conti fatti poco produttiva. 

 

Fatta eccezione per la nuova risposta di Ochoa su un corner avversario (al 62’ si oppone a Maldini, nell’altra metà campo invece ci prova Dia al 59’), la Salernitana non concede nulla. Fino al 70’, quando Pirola commette un clamoroso errore in disimpegno favorendo Shomurodov che con un perfetto tocco sotto trova in un colpo solo il pari e tanta nuova energia da dare alla sua squadra. In più il nuovo cambio contenitivo di Sousa (Bohinen per Candreva) porta la Salernitana ad abbassare ulteriormente il baricentro. E lo Spezia nel finale fa davvero spaventare i 2.500 tifosi giunti da Salerno, prima con la traversa che al 78’ nega la gioia del gol a Maldini (punizione da quindici metri) e poi con il palo di Ekdal all’83’ dopo un'imbucata centrale. Beffa, quindi, evitata e nuovo passo fatto verso la salvezza. 

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