Spezia-Salernitana, 90 minuti per blindare la salvezza

È già decisivo il match del Picco nella domenica delle palme

Paulo Sousa al Wine fest di Paestum
Paulo Sousa al Wine fest di Paestum
di Pasquale Tallarino
Lunedì 27 Marzo 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:00
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Una settimana per pensarci e novanta minuti per riuscirci: a La Spezia, Domenica delle Palme, la Salernitana può lanciare l'assalto alla salvezza, che ha virtualmente in pugno. 8 punti di vantaggio dal Verona, più squadre nel calderone (oltre i granata, anche lo Spezia, il Lecce e l'Empoli) ma ancora non basta per considerarsi al riparo. «Il nostro obiettivo è salvarci alla penultima giornata», disse Morgan De Sanctis nel giorno della sua presentazione. Sembrava un eccesso di prudenza e invece nella fatal Verona, poco più di un mese fa, la Salernitana era finita nell'imbuto, sull'orlo della crisi. I gol di Dia (ma anche dei suoi centrocampisti offensivi contro il Monza, nella partita in cui fu tolto il tappo) le hanno permesso di respirare. Adesso la salvezza è di nuovo sotto il portone ma la Bersagliera deve consolidarla e al «Picco» avrà tra i piedi il primo set point.

Aprile dolce dormire? Macché. Nel golfo dei Poeti, che per qualche settimana durante l'ultima sessione di mercato è stato anche rotta di «traffici commerciali» (la Salernitana voleva piazzare uno tra Botheim e Valencia, in cambio di Salva-Ferrer), inizierà il mese verità. A La Spezia sono cadute parecchie versioni della Salernitana e parecchi allenatori nella storia degli ultimi anni, nelle varie categorie: chiedere a Castori, l'anno scorso, per informazioni. Ma questa è un'altra squadra: è forte a sufficienza per l'obiettivo che deve raggiungere, è guidata dalle mani esperte e serene di Paulo Sousa (l'allenatore granata presente al Wine fest di Paestum con Rampulla), ha una traccia, una idea, l'identità e la mentalità. Nel fortino ligure, dove di recente è caduta l'Inter, la Salernitana deve solo raccogliere le forze e tentare il blitz che davvero la porterebbe ad un passo dalla seconda, storica salvezza consecutiva. «Noi siamo gli uomini della leggenda - dissero quelli del 22 maggio - perché prima di noi non era mai accaduto». Ma non c'è mai fine al meglio: aprile l'anno scorso fu il mese della riscossa, a cominciare dalla trasferta di Genova contro la Sampdoria, e adesso può diventare il mese delle certezze. Prima lo Spezia, poi l'Inter allo stadio Arechi, quindi il Torino in trasferta, il Sassuolo in casa, infine il Napoli. Scontro diretto, poi due sfide alle big intervallate da due partite contro squadre ostiche, che cercano il duello uno contro uno e la velocità. Aprile presenterà in linea di massima lo stesso coefficiente di difficoltà per tutti. Primo esempio: il Verona completerà questa sfilza di partite recandosi a Cremona ma prima di arrivarci troverà sulla strada, in ordine sparso, la Juventus, il Sassuolo, il Napoli e il Bologna. Secondo esempio: lo Spezia giocherà in casa contro la Salernitana ma poi il calendario le riserverà la Fiorentina, la Lazio, la Sampdoria nel derby, il Monza. È una battaglia di nervi, si giocherà sul filo dell'offside e dei gol. Chi ha i bomber, sospira e ringrazia. Tra le piccole del campionato, Spezia e Salernitana sorridono perché Nzola in Liguria e Dia in granata sono i bomber a ridosso dei centravanti con gli ingaggi extralusso nella classifica cannonieri di Serie A. Però Dia tornerà ringalluzzito dal viaggio con la Nazionale (è andato pure in gol) e Nzola dovrà fermarsi per squalifica. Un bel vantaggio per la Salernitana e un handicap notevole per la squadra di Semplici. Ma occhio a fidarsi. Innanzitutto perché l'allenatore dello Spezia vorrà ben figurare al cospetto di un club che in qualche modo lo ha solo sedotto e poi gli ha detto «le faremo sapere». Accadde dopo l'8-2 di Bergamo. Davide Nicola era stato inizialmente esonerato e gli «allenatori - disse poi il patron Iervolino - si proponevano alla Salernitana come pini marini».

Semplici è stato vicinissimo a trovare l'intesa con il club granata ma poi fu riabilitato Nicola. Nel faccia a faccia del 2 aprile, senza Nzola, il mister spezzino (contratto fino al 2024, ha poi sostituito Gotti) ha il problema del centravanti. Può scegliere Shomurodov che rientrerà all'ultimo istante utile dalla trasferta con l'Uzbekistan oppure potrà dare continuità alle prime prove effettuate in amichevole contro il Monaco e schierare Agudelo da «falso nueve».

Oggi la Salernitana riprenderà la preparazione ma dovrà farlo ancora a ranghi ridotti, complici gli impegni dei nazionali. Nel giorno di riposo (ieri compleanno del ds De Sanctis), ritmo intenso sui social: Nicolussi Caviglia si è dedicato alle gallerie d'arte, Piatek ha pubblicato foto con Lewandowski. Poi il solito Mazzocchi. Il capitano ha pubblicato il manifesto della perseveranza: «Se sei appassionato, dedichi del tempo. Se sei ossessionato, dedichi la vita». È il guanto di sfida alle concorrenti, sulla strada che porta al tormentone - salvezza. 

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