Salernitana, Ochoa da record in Concacaf: 135 presenze con il Messico

L'ultima del portiere allo stadio Azteca

Memo Ochoa, portiere della Salerntiana e del Messico
Memo Ochoa, portiere della Salerntiana e del Messico
di Pasquale Tallarino
Martedì 28 Marzo 2023, 10:29
5 Minuti di Lettura

Titolari, fianco a fianco, come nei sogni granata: Pirola e Lovato, difensori della Salernitana, sono stati schierati dal 1' a Reggio Calabria, nell'amichevole che l'Italia Under 21 ha disputato allo stadio Granillo contro l'Ucraina. È stata una serata speciale anche per la Salernitana, la storia si ripete: non accadeva dai tempi di Olivi e Campedelli. Lovato ha bagnato l'esordio anche con il gol. Mazzocchi, invece, è rimasto senza Nazionale ma rischia di restare anche senza lo Spezia: risentimento muscolare, indagini in corso, si teme lievissima lesione, si scalda Sambia, sprint di Pako per l'Inter.

Ieri mattina Memo Ochoa ha svegliato il mondo, ricordando che allo stadio Azteca, alle 2 ora italiana, ha messo le mani su un altro pezzo di storia. Il portiere granata è un cannibale di record: ha fatto 135 in Concacaf con il Messico, il migliore di sempre. Quel «ragazzo» di 37 anni e mezzo ci sa fare: è bravissimo tra i pali ed è un fenomeno con i social, che grondano consensi. Tra i giocatori della Salernitana impegnati con le Nazionali, Memo sarà uno degli ultimi giocatori a rientrare alla base: lui e gli africani Dia e Coulibaly chiuderanno il cerchio dei disponibili per Spezia-Salernitana tra giovedì e venerdì. Proprio al «Picco», Ochoa incrocerà lo sguardo con un ex portiere al quale Memo somiglia molto. È Fabrizio Lorieri, stretto collaboratore del trainer dei liguri, Semplici, prima di Gotti, pure in panchina da primo allenatore nella fase di interregno.

Quando faceva il portiere arrivò in granata da giocatore esperto ma sempre reattivo, con il cappellino, gatto tra i pali, pure lui come Ochoa con la tendenza a fare un passettino indietro al momento del cross per esplodere poi plastico ed efficace sulla linea di porta. Qual era il numero di maglia di Lorieri in granata, nella stagione 1999-2000? Ovviamente il 13, tanto caro all'attuale estremo difensore messicano della Salernitana. Era il 2 aprile 2000 quando Lorieri aiutò la Salernitana ad espugnare la Liguria (Sampdoria-Salernitana 2-4, sontuoso Di Michele).



Era Domenica delle Palme quando la Salernitana vinse a Casarano nella stagione della storica promozione in B, 89-90: un gol e un dente in meno per Della Pietra, stopper. Pure Gyomber marca come se non ci fosse un domani: Norbert si è ripreso la Salernitana e la Nazionale. Ha giocato con la sua Slovacchia, ha vinto, sarà titolare a La Spezia. Gyomber, Daniliuc (titolare ieri sera con l'Austria per le qualificazioni ad Euro 2024, debutto per lui) e Pirola: difficilmente Sousa cambierà terzetto difensivo, ma occhio alle candidature di Troost-Ekong e di Fazio. Tra i difensori, c'è Bronn che morde il freno. Era stato convocato dalla Tunisia, ma la sua Nazionale lo ha rispedito al mittente, perché il calciatore ha accusato un fastidio muscolare nell'allenamento post gara riservato a chi non aveva giocato. Lo staff sanitario della Salernitana gli ha fatto svolgere un supplemento di esami. Non c'è allarme per lui, solo un risentimento muscolare.

Esito e umore diversi, invece, per il centrocampista Crnigoj. Con la Slovenia si è allenato negli ultimi giorni, poi è stato stoppato. Al rientro, è stato ricontrollato dalla Salernitana e adesso la lesione muscolare è di maggiore entità, più grave, più seria. Prima di rispondere alla convocazione, gli era stata diagnosticata la lesione di basso grado al soleo. Lieve entità, però il polpaccio è delicato, insidioso. Dopo la partita contro il Bologna, non a caso, la Salernitana aveva programmato alcuni giorni di sosta per tutti, tranne per tre giocatori da riatletizzare. I tre erano Troost-Ekong, Fazio e appunto Crnigoj. Quest'ultimo doveva essere tenuto sotto osservazione e seguito con sedute di fisioterapia. Di prassi, chi è convocato si presenta per dare modo alla Nazionale di prendere atto della propria indisponibilità o disponibilità. «Tutto ok, abbiamo fatto i controlli e sono a disposizione del Ct della Slovenia», aveva detto il centrocampista in conferenza stampa. Voglia matta di indossare la maglia della propria Nazionale? Quadro clinico migliorato dopo alcuni giorni di riposo? È probabile che sia andata così, perché la lesione era lievissima.

 

Sotto sforzo, però, nuovi problemi. Alla luce della mancata partecipazione alle due gare della Slovenia e del suo ritorno anticipato a Salerno, sabato scorso, era e resta evidente che la strada della prudenza indicata dallo staff sanitario granata a metà marzo, subito dopo i 7' giocati dal centrocampista contro il Milan, fosse quella giusta e corretta. I nuovi esami hanno evidenziato un peggioramento: i tempi di recupero si allungano. Ieri al centro sportivo Mary Rosy la Salernitana attraverso il diesse De Sanctis ha voluto vederci chiaro. Il club ha parlato con il giocatore e si è anche relazionato con lo staff sanitario della Slovenia, ciascuno nel rispetto dei ruoli e delle professionalità, per ricostruire il percorso del giocatore nei suoi giorni di permanenza in Nazionale. In attesa che Coulibaly ritorni dal Mali e smaltisca i postumi del fuso orario, Sousa sollecita Nicolussi Caviglia, ma soprattutto Maggiore.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA