Camaleonte Salernitana, il tridente non è un dogma

Camaleonte Salernitana, il tridente non è un dogma
di Nicola Roberto
Lunedì 28 Settembre 2015, 22:14 - Ultimo agg. 29 Settembre, 11:44
1 Minuto di Lettura
In principio era il 4-3-3, ma il verbo tattico tanto caro a Vincenzo Torrente non è mai stato un dogma per il trainer granata. «Occorre che stiano tutti bene – ha detto l’allenatore granata dopo la vittoria sugli umbri di sabato scorso – perché si possa attuare il 4-3-3. Nel frattempo, è giusto prendere in considerazione anche altre soluzioni». In queste parole la presa d’atto da parte dell’ex allenatore del Bari circa la difficoltà attuale della sua squadra a mettere in pratica il calcio che più sente suo. Il 4-3-3, infatti, richiede corsa, sacrificio, intensità, continuità nella ricerca del gioco offensivo, pressione alta e costante quando la palla è in possesso degli avversari: proprio per questo, in estate, Torrente aveva immaginato una squadra più giovane (la Salernitana ha l’età media più alta della serie B), in grado di reggere i ritmi intensi del campionato cadetto e di sviluppare un gioco dispendioso e dinamico. Il risvolto della medaglia, la faccia più lieta, è che proprio la grande esperienza del gruppo è risultata determinante al fine di ottenere punti pesanti ovviando all’inferiorità numerica e recuperando due volte il risultato in trasferta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA