Benevento vs Liverpool,
l'incredibile sfida dei record

Benevento vs Liverpool, l'incredibile sfida dei record
di Luigi Trusio
Martedì 11 Febbraio 2020, 08:56
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Diciassette punti di vantaggio sulle più dirette inseguitrici a quindici giornate dal termine della regular-season rappresentano un vantaggio abissale. Un record che tiene il Benevento dietro unicamente ai campioni d'Europa del Liverpool (+22 sul Manchester City) come margine di vantaggio sulla seconda. In questa speciale classifica, considerando tutte, ma proprio tutte le prime due categorie di ciascun campionato europeo (inclusi Andorra, San Marino, Lussemburgo e via discorrendo), i giallorossi di Pippo Inzaghi sono solo dietro ai Reds di Jurgen Klopp e in condominio con gli scozzesi del Dundee United, che hanno 17 lunghezze (ma una partita in più) sull'Inverness in Championship, la seconda serie scozzese e con i moldavi dello Sheriff Tiraspol, che a novembre hanno chiuso da trionfatori il loro campionato di Divizia Nationala con il medesimo bottino sullo Sfintul. Seguono Slavia Praga (+16 sul Viktoria Plzen) nella 1Liga della Repubblica Ceca, Shakhtar Donetsk (+14 su Dinamo Kiev) in Premier League Ucraina, Paris Saint Germain (+12 sul Marsiglia) e Dinamo Zagabria (+12 sull'Hajduk Spalato) nelle massime divisioni di Francia e Croazia, Stella Rossa (+11 sul Partizan Belgrado) e Losanna (+11 sul Vaduz) rispettivamente in Croazia e Challenge League, la B svizzera, Zenit San Pietroburgo (+10 sul Krasnodar), Slovan Bratislava (+10 su Zilina e Dunjaska Streda) e Suduva (+ 10 sullo Zalgiris) nei tornei principali in Russia, Slovacchia e Lituania. Allargando alle divisioni minori italiane, solo il Monza di Christian Brocchi, amico ed ex compagno di SuperPippo al Milan, tiene il passo del Benevento: il club di Berlusconi e Galliani tiene il Renate indietro di 17 punti nel girone A della Serie C. Un margine, quello dei giallorossi, che dovrebbe consentire di dormire sonni relativamente tranquilli, ma le insidie che nasconde il torneo cadetto sono incalcolabili e quindi toccherà ancora rimanere sul pezzo per almeno un altro mese e mezzo prima di cominciare a fare calcoli. Il successo sul Cosenza assume ancora maggiore rilevanza perché ottenuto con ben 7 elementi fuori causa, 6 dei quali titolari o potenziali tali. Il Benevento non aveva ancora sperimentato un simile situazione d'emergenza dopo un girone d'andata disputato a mille con rarissimi infortuni e squalifiche ridotte all'osso. Essere riusciti a portare a casa l'intera posta in match complicato come quello del «San Vito-Marulla», contro una squadra che giocava davanti al pubblico amico e proveniva da quattro sconfitte di fila, non fa che confermare l'inesauribile potenza di fuoco di una squadra che davvero sembra non avere punti deboli e sprizza talento e personalità da tutti i pori.

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LE SOLUZIONI
Quando Inzaghi sostiene di non essere preoccupato per le assenze lo fa a ragion veduta, e non certo per usare parole di circostanza. Lo afferma nella convinzione di avere a disposizione un gruppo di una compattezza disarmante e dal valore inestimabile in termini di solidità, qualità, lungimiranza ed esperienza. Positive le prove di Barba e Moncini, entrambi all'esordio dall'inizio: hanno dimostrato di essere già pienamente integrati nel telaio di SuperPippo. Insigne ha ripreso ad essere incisivo e decisivo, Letizia, Schiattarella e Hetemaj una spanna sopra tutti. Geniale l'intuizione di Del Pinto da terzino destro nel concitato finale. Un Benevento che è abituato anche a soffrire, come accaduto in altre situazioni con l'uomo in meno (vedi le sfide con Juve Stabia, Spezia, Perugia) e che sa venire a capo anche di partite «sporche», quelle in cui non bastano solo tecnica e palleggio, ma occorre soprattutto l'attitudine alla battaglia. Ora sotto con il prossimo avversario, cioè il Pordenone vice-capolista fino a qualche giorno fa. Inzaghi sarà costretto nuovamente a fare la conta dei disponibili: il giudice sportivo oggi squalificherà Schiattarella per cumulo e Volta per il rosso rimediato in Calabria, scontati anche forfait di Antei e Kragl. Rimangono sotto stretta osservazione i vari acciaccati, da Tello a Tuia fino a Vokic e a Gyamfi, andato ad affollare l'infermeria poche ore prima della gara di Cosenza. Questi ultimi tre potrebbero tornare disponibili, più difficile per il colombiano.

LA PREPARAZIONE
Il tecnico piacentino terrà monitorati i loro progressi e poi deciderà, di comune accordo con lo staff medico. Dopo la seduta defaticante di ieri, questo pomeriggio riprende la preparazione vera e propria. A compensare le defezioni, i sicuri rientri di Maggio e Improta dopo il turno di stop. Senza Schiattarella, l'ipotesi del ritorno al 4-4-2 stavolta è più che concreta.
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