Benevento, parte la sfida dei giovani
ma Improta, Forte e Farias nel tridente

Benevento, parte la sfida dei giovani ma Improta, Forte e Farias nel tridente
di Luigi Trusio
Sabato 6 Agosto 2022, 08:32
4 Minuti di Lettura

Ridimensionamento, abbattimento dei costi, abbassamento dell'età media, snellimento della rosa. Linea verde doveva essere e tale sarà, con un organico in versione «green» in ragione di un obiettivo dichiarato, che quest'anno non sarà un campionato necessariamente di vertice bensì qualcosa di più contenuto. Ovvero raggiungere una salvezza tranquilla, magari il prima possibile, e poi, eventualmente, cominciare a pensare a qualcosa di più. È evidente che si tratti, tra le altre cose, pure di un modo per alleggerire il fardello dalle spalle di Fabio Caserta, cercando di dargli tempo per trovare la quadra lavorando su un gruppo che ha perso pedine importanti come Vogliacco, Lapadula e Moncini ed Elia, ed altre meno come Brignola, Petriccione, Calò, Gyamfi e Sau, ma che ha guadagnato in freschezza con gli innesti di calciatori giovani e (si spera) di prospettiva che hanno fatto scendere l'età media al di sotto dei 26 anni. Sono così arrivati Karic, Koutsoupias, Capellini, El Kaouakibi, che rappresentano delle scommesse che tuttavia toccherà all'allenatore saper inserire nei meccanismi tecnico-tattici. È chiaro che non si potrà pretendere una partenza col turbo, tantomeno immaginare di poter competere sempre con le grandi corazzate, ed è per questo che le aspettative, onde evitare di risultare delusi da andamento e risultati almeno in una prima fase, vanno opportunamente temperate. Senza usare giri di parole, l'operato di Caserta lo scorso anno non ha convinto la maggior parte della tifoseria, ma è normale che siccome la società ha deciso di puntare ancora su di lui, ora gli va dato quantomeno del credito evitando di iniziare con una qualsiasi forma di prevenzione nei suoi riguardi onde cominciare col piede sbagliato. Tanto più che la permanenza di Caserta è espressione di una linea societaria chiara e netta, che per adesso resta imperniata sulla razionalità e sul progetto futuribile ma non per forza vincente da subito.


C'è curiosità in seno alla tifoseria per misurare il valore della squadra già nel match di Coppa contro il Genoa, che sarà un po' la cartina di tornasole del primo mese di assemblaggio. Caserta ha intenzione di presentare la migliore formazione possibile contro i rossoblù anche per testare la condizione di molti suoi calciatori in vista dell'esordio in campionato con il Cosenza del 14 agosto e al quale manca poco più di una settimana. Il tecnico dovrebbe fare affidamento per la maggior parte ad atleti della «vecchia guardia», non essendosi ancora del tutto ambientati i nuovi, alcuni dei quali arrivati solo nell'ultimo periodo. Per adesso le certezze sono Paleari tra i pali, Letizia a destra, Glik in mezzo, il trio mediano Koutsoupias-Viviani-Acampora, più Improta, Forte e Farias nel tridente. Unici ballottaggi tra Pastina e Barba in difesa, Masciangelo e Foulon sulla sinistra.

Sul fronte mercato tiene sempre banco il «caso Barba». Il difensore sarà regolarmente convocato da Fabio Caserta. Per ora si muove ben poco, qualche altro club ha tentato l'approccio ma il problema è sempre lo stesso, nessuna società ha intenzione di tirar fuori soldi per il suo cartellino. E senza chiusura con il Benevento, il ragazzo non si muove. Nel frattempo Pasquale Foggia si sta cautelando in caso di partenza dello stesso Barba: Luca Caldirola, con il quale c'è già un accordo di massima per tornare in giallorosso, resta la prima scelta, ma in subordine il Benevento si sta muovendo pure per Massimiliano Mangraviti del Brescia, centrale mancino classe 98, vecchio pallino del diesse che lo segue da tempo. Nel calcio a volte può accadere l'imponderabile, Caldirola e il Monza non possono aspettare in eterno e il Benevento non può certo regalare Barba per sbloccare l'affare con il club brianzolo. La situazione Barba difficilmente si risolverà nei prossimi due-tre giorni come inizialmente preventivato, ma è possibile che la sua cessione slitti a dopo Ferragosto, quando dopo la Coppa e la prima giornata di campionato alcuni presidenti saranno costretti a mettere mano alle tasche per tappare le falle che nel frattempo saranno emerse. Il Benevento dal canto suo sa esattamente cosa gli servirà dopo che avrà perfezionato gli ultimi addii: un vice-Viviani e un esterno offensivo mancino. Per adesso il club sannita resta in attesa di sviluppi sul piano del mercato in uscita, come pure di capire se la squadra così com'è stata allestita sia già in grado di essere competitiva oppure occorrono tasselli di maggiore esperienza e valore. Già contro il Genoa verranno fuori le prime indicazioni.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA