Benevento, serie A più vicina
dopo la chiusura della serie C

Benevento, serie A più vicina dopo la chiusura della serie C
di Luigi Trusio
Venerdì 8 Maggio 2020, 08:43
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La C si arrende, la B resiste. E la fumata grigia nell'incontro tra consulenti scientifici di Figc e governo getta ancora ombre sulla ripartenza del campionato. Il Benevento continua a vestire l'abito dell'osservatore interessato ma nel frattempo incassa un altro punto a suo favore nella corsa alla A: la scelta dei club di Lega Pro, riunitisi ieri in assemblea, di sospendere il torneo in maniera definitiva e di cristallizzare la classifica promuovendo in cadetteria le prime dei tre gironi (nello specifico Monza, Vicenza e Reggina) più una quarta squadra tra quelle con la migliore media ponderata (in questo caso il Carpi, messo meglio di Reggiana e Bari: ma su questa opzione ci sarà da discutere) senza disputare i playoff, traccia un solco importante in ottica futura. Di fatto esprime un netto orientamento, un indirizzo chiaro che potrebbe condividere anche la Lega di B qualora si accertasse che non vi fossero le condizioni per ripartire: quello di premiare il merito sportivo. Un aspetto di cui si è parlato tanto in questi ultimi giorni, ma che finora non aveva ancora trovato alcuna concretizzazione nei fatti. Ha cominciato la Francia, assegnando il titolo al Paris Saint Germain, sancendo la retrocessione delle ultime due della Ligue 1 (Amiens e Tolosa) e facendo salire dalla Ligue 2 le prime due della graduatoria, ossia Lorient e Lens. Ora è la volta della terza serie, che si è autodeterminata scegliendo di applicare lo stesso criterio anche in Italia. Un precedente significativo che trova riscontro nell'impossibilità della quasi totalità dei club di aderire, sia sul piano economico, che organizzativo che infrastrutturale, a qualsiasi tipo di protocollo per la ripartenza. La differenza con i transalpini è che la Lega Pro ha optato per il blocco delle retrocessioni e dei ripescaggi (ma non delle promozioni) dalla Serie D. Si tratta comunque di decisioni che andranno ratificate dal Consiglio federale, che tornerà a riunirsi nei prossimi giorni (quello previsto per oggi è stato rinviato e sarà riconvocato dopo il nuovo Dpcm) e che inevitabilmente lasceranno strascichi giudiziari (il Bari ha già minacciato di farsi valere nelle sedi opportune).
LA LINEA
Il consiglio direttivo di Lega B si è riunito ieri in call conference preferendo rimanere in attesa delle indicazioni di governo e Figc. Il presidente Balata ha aggiornato i collegati, tra cui Oreste Vigorito, sullo stato dei lavori all'interno dei tavoli aperti in Federazione e sulle relative richieste a tutela del sistema economico e sportivo della B, votate all'unanimità dall'assemblea e dallo stesso direttivo nell'ultima seduta. La discussione tecnica tra i consulenti scientifici di Gravina e Spadafora non ha aggiunto elementi di novità: tra le questioni da chiarire la scarsa disponibilità di tamponi in alcune zone d'Italia (Lombardia in prevalenza) e soprattutto le modalità con cui affrontare un eventuale caso di positività riscontrato in corso d'opera. I professori incaricati dal governo dovranno stilare una relazione e inviarla al ministro della Salute, il quale poi si confronterà con il Premier e il ministro dello Sport.
LO SCENARIO
Ora la palla passa nelle mani della politica, che avrà elementi in più per valutare. La sensazione è che, comunque, a fare la differenza sarà l'andamento della curva dei contagi da qui al 18, quando dovrebbero ricominciare gli allenamenti di squadra. Di certo non aiutano i sei tesserati della Fiorentina (tre calciatori e tre membri dello staff medico) trovati positivi in seguito ai tamponi preventivi effettuati dal club viola dopo Cutrone, Pezzella e Vlahovic, guariti da tempo. Nel frattempo in Europa la Bundesliga riparte il 16 con 5 partite alle 15.30 (tra cui il derby Dortmund-Schalke) e una alle 18.30, in Inghilterra i club hanno trovato l'accordo per riprendere l'8 giugno, in Spagna oggi cominciano gli allenamenti, in Serbia e Croazia tornei al via il 30 maggio, in Bulgaria il 5 giugno come Danimarca, Polonia, Portogallo e Ungheria, in Turchia il 12 giugno.
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