Benevento in fuga per la serie A,
Inzaghi: «È la ferocia del top club»

Benevento in fuga per la serie A, Inzaghi: «È la ferocia del top club»
di Fabio Baldin
Domenica 1 Dicembre 2019, 12:00
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È tornato nello stadio che l'ha consacrato da allenatore e l'ha fatta da padrone. Troppo forte il Benevento di Filippo Inzaghi, che sta dominando il campionato di Serie B e, in attesa dei risultati di oggi, si è portato a +9 sul gruppetto delle seconde. Dal punto di vista emozionale, non è stata una gara semplice l'allenatore giallorosso, che ha ricevuto un'accoglienza encomiabile. «Ringrazio la curva del Venezia per lo striscione e tutto lo stadio. Sarò sempre grato al Venezia. Non sono neanche riuscito a esultare ai due gol, cosa che non mi era mai capitata. Ho provato a nascondere l'emozione ha detto Inzaghi, in punta di piedi - queste sono le cose belle del calcio. Non dimentico chi mi ha voluto bene, persone che purtroppo non ci sono più e mi mancano. Chissà che in futuro non possa esserci un'altra occasione». Il presente si chiama Benevento, si chiama primo posto, mai in discussione, e una forza strabiliante della squadra sannita, dimostrata anche al «Penzo». «Ai ragazzi avevo chiesto qualcosa di diverso anche in trasferta, torniamo a vincere, anche se si può fare sempre di più. Per esempio ci manca ancora l'ultimo passettino: non avremmo dovuto soffrire e la partita andava chiusa 3-0», le parole di un Inzaghi mai appagato. Dopo il bastone, la carota per i suoi giocatori. «Faccio fatica a trovare qualcosa di negativo. I calciatori hanno la cattiveria di una squadra ultima in classifica, eppure siamo al primo posto e ci siamo comportati davvero da grande squadra. Dobbiamo fare qualcosa di straordinario, se lo meritano loro».

Primo gol in campionato per Luca Caldirola, difensore arrivato nel mercato di gennaio al Benevento e che ha dato, in questi undici mesi, grossa esperienza al reparto prima di Bucchi e ora di Inzaghi. Al di là della rete del raddoppio, è stata eccezionale la prova dell'ex Werder Brema. «Questa è una vittoria importantissima, perché ottenuta su un campo difficile, contro una squadra che ha messo in difficoltà molte grandi e veniva dal pareggio di Empoli. Abbiamo sofferto qualcosina all'inizio ma il mister ci aveva avvertito sulle insidie del campo e poi siamo usciti alla distanza. Sono convinto che su questo terreno di gioco non tutte faranno risultato, per cui ci prendiamo con soddisfazione questo successo», ha detto Caldirola. Il suo gol ha reso più tranquillo il finale di partita del Benevento, tornato a sorridere in trasferta dopo due mesi. L'ultima vittoria a La Spezia, quando erano titolari proprio Antei e Caldirola. Non sarà un caso. «Stiamo diventando una squadra forte, anche dietro c'è più solidità rispetto all'anno scorso, non prendere gol aiuta a prendere consapevolezza e autostima. Poi sappiamo che anche davanti siamo molto ben attrezzati ha ribadito il centrale difensivo e quindi non è importante chi segna, l'importante è che ci sia il gruppo e la solidità perché i campionati si vincono con le difese. Ora dobbiamo dare continuità». Un messaggio per i tifosi, coi quali è andato a festeggiare la realizzazione della sua rete. «Sono straordinari, ci seguono ovunque e averli visti numerosi anche qui, dopo un viaggio lunghissimo e tutt'altro che agevole, ci ha dato una grossa carica».

Anche Alessio Dionisi, tecnico del Venezia, rende merito al Benevento, parlando «tanti meriti dei giallorossi sul risultato» piuttosto che demeriti del Venezia. Gli arancioneroverdi hanno peccato solo in fase offensiva: «Loro ci hanno concesso qualcosa, ma hanno una qualità enorme in tutti i reparti e si è visto. Noi abbiamo creato troppo poco e ci siamo disuniti dopo il gol, intimidendoci in maniera eccessiva. Rispetto alle altre partite c'è molto da rivedere, possiamo fare molto meglio di così».
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