Benevento, voglia di blitz contro l'Ascoli
il bomber Lapadula l'arma in più

Benevento, voglia di blitz contro l'Ascoli il bomber Lapadula l'arma in più
di Luigi Trusio
Martedì 14 Settembre 2021, 10:09
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Il Benevento riparte dal carattere. In altri tempi da una partita come quella contro il Lecce sarebbe facilmente maturata una sconfitta. E invece i giallorossi hanno sopperito a una prestazione lacunosa sul piano tecnico-tattico con la personalità, una dote in grado di fare la differenza in certe gare. Grazie alla solidità di mentale e alla freddezza, la squadra di Caserta è riuscita a mettere in cascina almeno un punto e ad evitare la seconda sconfitta di fila. Ed è proprio intorno alla solidità che l'allenatore giallorosso sta tentando di riannodare i fili del progetto. Un passaggio a vuoto ci può stare, così come ci può stare una sconfitta immeritata come quella di Parma. Due indizi all'alba della stagione non fanno ancora una prova ma i punti lasciati per strada tra un po' cominceranno a pesare e possono diventare determinanti in futuro.

Ergo i bonus finiranno presto con l'esaurirsi. Ad Ascoli Letizia e compagni sono chiamati a riscattarsi e l'occasione sarà propizia per accorciare il gap dalle battistrada. Il torneo cadetto non esprime ancora una vera leadership, anche perché al comando ci sono tre squadre, tutte a punteggio pieno, che non rispecchiano affatto le previsioni della vigilia. Forse l'unica cui è stato assegnato qualche credito in avvio può essere considerata il Brescia di Inzaghi (anche se sul mercato ha fatto ben poco), ma Pisa e Ascoli rappresentano altrettante sorprese in vetta. Le insegue il Parma, che dopo il pari iniziale di Frosinone ha infilato due successi di fila. La formazione di Maresca è senza dubbio la principale favorita per la promozione in massima serie per varietà di organico, valore della rosa, investimenti fatti e importanza della piazza. Le altre compagini indicate in prima fila nei pronostici della vigilia stanno andando maluccio: il Monza segna poco per cui fatica a centrare il bersaglio grosso, il Lecce nonostante la bella prova del «Vigorito» è fermo a due punti in tre gare, idem il Crotone, mentre Vicenza e Ternana sono ferme a quota zero e hanno perso tre gare su tre. La Cremonese, a quota 6, è in linea con le aspettative degli addetti ai lavori, bene anche il Frosinone, che però in casa balbetta.

Il Benevento, intanto, è lì a metà classifica con 4 punti, frutto di una vittoria, un pareggio e una sconfitta.

Il paradosso è che la prestazione più convincente è stata proprio quella in cui la squadra non ha raccolto nulla. In trasferta, senza eccessive pressioni e senza l'incombenza di dover fare la partita, in grande scioltezza i giallorossi hanno tirato fuori una prova di assoluto spessore. Ed è a quella che si devono ispirare in vista dell'impegno di sabato in terra marchigiana. La sfida al «Del Duca» sarà la cartina di tornasole sul rendimento in trasferta e servirà a capire se davvero il Benevento fuori casa è in grado di esprimersi meglio rispetto alle mura amiche. Col Parma è stato così ma occorre almeno un altro test per valutare questa tendenza. Perché, in tal caso, a Caserta sarà sufficiente concentrarsi sulla preparazione dei match casalinghi, magari dedicando più tempo alla fase di costruzione, quando il Benevento sarà chiamato a fare necessariamente la partita.


Nel frattempo ieri mattina i giallorossi hanno ripreso ad allenarsi in ottica Ascoli. Contro i bianconeri di Sottil sarà assente il solo Christian Pastina. Presente all'appello anche Gianluca Lapadula, che ad Ascoli sarà l'arma in più di Caserta, il quale in questo modo potrà attingere da un ventaglio più ampio di scelte in attacco, reparto in cui ha un assortimento che possono vantare poche altre squadre. Nonostante le indicazioni positive pervenute da Vogliacco, sabato dovrebbe rivedersi il tandem di centrali difensivi Glik-Barba. Caserta sta valutando anche se attuare un leggero turnover in vista della tre gare in sette giorni contro Ascoli, Cittadella e Como. Tra il turno infrasettimanale e la trasferta in terra lariana, potrebbero trovare spazio anche coloro che finora hanno giocato meno come Masciangelo, Acampora, Di Serio e Brignola. Tutti elementi che il tecnico calabrese tiene in grande considerazione e c'è da scommettere che prima o poi sarà persuaso a gettarli nella mischia. Sotto attento monitoraggio anche chi non ha brillato nell'ultimo turo di campionato, ovvero Letizia, Calò e Insigne. Quanto a Moncini, ha dalla sua la parziale scusante di essere rimasto fermo a lungo a causa dell'infortunio e del conseguente intervento. Ma commisurandola alle ambizioni e alle esigenze del Benevento, immaginiamo che non regga per molto.
 

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