Benevento, con il Pescara
scatta lo sprint per la serie A

Benevento, con il Pescara scatta lo sprint per la serie A
di Luigi Trusio
Domenica 8 Marzo 2020, 11:42 - Ultimo agg. 15:43
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C'è un conto in sospeso da regolare. Risale a quattro mesi e mezzo fa, ma la vendetta è un piatto che va consumato freddo. Il Benevento è di nuovo in caccia, e stavolta al suo cospetto c'è la preda ideale, ovvero l'unica squadra che è riuscita a fargli la «festa». Il 26 ottobre del 2019, a Pescara finì 4-0, una batosta che ancora brucia ma che di fatto ha rappresentato la svolta del campionato per i giallorossi. Ha segnato il cambio di passo, è stata la gara-spartiacque, perché da lì in poi gli uomini di Inzaghi sono stati capaci di inanellare ben 18 risultati utili a una media monstre di 2,66 punti a partita (15 vittorie e 3 pareggi). SuperPippo aveva usato quella scoppola come grimaldello per aprire lo scrigno dei tesori, tirando fuori dai suoi, tra le altre cose, quella consapevolezza che fino ad allora era emersa a corrente alternata. Da quel giorno il Benevento è diventata una squadra conscia dei propri mezzi, un potenziale di inestimabile valore tecnico, in termini di qualità, personalità, professionalità, esperienza. I tempi da quel giorno sono cambiati. Il Benevento schiacciasassi governa la cadetteria e incute timore soltanto a porsi al cospetto, il Pescara non ha più lo stesso allenatore (Legrottaglie qualche settimana fa ha rilevato l'esonerato Zauri), per adesso è fuori dalla zona playoff e continua ad avere un rendimento altalenante.

Inzaghi riproporrà l'undici più in palla in questo momento facendo rientrare i calibri e calando il pokerissimo d'assi: Maggio, Tuia, Insigne, Sau e Moncini di nuovo in campo dopo la fisiologica panchina di Perugia e 4-3-2-1 confermato con Barba sempre a sinistra, ma stavolta in luogo dello squalificato Letizia e Caldirola centrale mancino. Hetemaj-Schiattarella-Viola: non si tocca il «trio-meduse» a centrocampo, i loro tentacoli arrivano dappertutto, danno confidenza al pallone e lo avvinghiano, poi lo scaricano a Insigne e Sau che rifiniscono e pungono e a Moncini incaricato di capitalizzare. Assenti Tello, Gyamfi e Vokic (quest'ultimo per fortuna ha ripreso a correre), oltre ad Antei, che prosegue la riabilitazione. Pronti al subentro Kragl, Improta e Coda, ma anche Volta qualsiasi cosa dovesse accadere là dietro. Una chance a gara in corso, a seconda di come si metterà la contesa, potrebbe averla anche Del Pinto. Il Pescara è squadra organizzata ma spesso soffre di cortocircuiti. Inzaghi vuole spingere sin dall'inizio, partendo forte.

Si giocherà in un clima surreale, pochi eletti sugli spalti tra giornalisti e addetti ai lavori (che dovranno mantenere un metro di distanza e saranno distribuiti per tutta la tribuna, unico settore calpestabile: non sarà utilizzabile neppure il nuovo gabbiotto, che di solito ospita parte della stampa) e saranno i 22 in campo a far sì che l'atmosfera non diventi spettrale. Ma il Benevento grazie agli intrecci del calendario disputerà solo questo match a porte chiuse, perché i successivi saranno entrambi in trasferta (Cremonese ed Empoli) e poi c'è la programmata sosta per le nazionali, sempre ammesso che la situazione non peggiori anche all'estero e non vengano adottate misure ancora più drastiche.

La sconfitta casalinga del Frosinone di ieri (0-2 proprio con la Cremonese del neotecnico Bisoli), mentre il Crotone tiene botta dopo aver espugnato Venezia, può consentire a Maggio e compagni, in caso di successo, di allungare a 20 punti il distacco sulla seconda e addirittura a 22 sulla terza a prescindere dal risultato dello Spezia, impegnato oggi a Castellammare di Stabia. Con 22 punti sulla zona playoff a 10 gare dalla fine, ci sarebbe anche il concreto rischio (sembra un paradosso ma è il termine esatto, perché avverrebbe senza tifosi presenti e probabilmente non ci sarebbe neppure la possibilità di riversarsi per le strade a festeggiare) di giocarsi l'aritmetica promozione già sabato 21 al «Castellani» di Empoli. Ma il Benevento giustamente a queste cose non pensa. Questa squadra sa solo vincere.

Intanto la Curva Sud, in merito al comunicato emanato del club in cui si preannunciano futuri avvisi per il rimborso di biglietti e abbonamenti per le gare a porte chiuse, ha precisato via social che non richiederà alcun rimborso e che, «se lo stesso deve essere fornito obbligatoriamente dalla società - si legge - propone di versare il tutto in beneficenza. In questo momento difficile, in cui il mondo è in lotta con il coronavirus, ci stringiamo sempre più forte alle persone contagiate, con l'augurio che possano tornare presto alla normalità».
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