Salernitana, corsa contro il virus
per salvare la serie B

Salernitana, corsa contro il virus per salvare la serie B
di Alfonso Maria Avagliano
Mercoledì 11 Marzo 2020, 08:04
4 Minuti di Lettura
La Figc conferma lo stop dei campionati fino al 3 aprile e chiede alle singole Leghe di avanzare suggerimenti sulla prosecuzione dei rispettivi tornei: il Consiglio Federale si riunirà nuovamente il 23 marzo per ratificare le modalità. Intanto, la Salernitana adotta misure stringenti di prevenzione per i propri tesserati e si vede costretta a modificare il programma di lavoro. Venerdì mattina i presidenti di Serie B si riuniranno a Roma per stilare le proposte.
LE ALTERNATIVE
Ne ballano almeno tre per il campionato cadetto che è privo di «scadenze internazionali e quindi ha più ampia marginalità di programmazione», come sottolineato ieri dal presidente federale, Gravina. La prima ipotesi vedrebbe una ripresa quasi indolore con la 31ma giornata (per i granata il 5 aprile contro la Cremonese all'Arechi) come da calendario, piazzando le due giornate di recupero in coda al campionato. In tal modo, le date di playoff e playout slitterebbero nella prima decade di giugno. L'ultima giornata di regular season è infatti prevista per il 14 maggio e, dovendo aggiungere i recuperi (Salernitana-Pisa ed Entella-Salernitana, in chiave ippocampo), sarebbe impossibile iniziare il primo turno playoff il 17-18 maggio e finire il 31 con la finale di ritorno, come inizialmente previsto. Altra idea sul tavolo è lo scivolamento delle partite in calendario, riscrivendolo, che prevedrebbe un congelamento e conseguente ripresa dal punto in cui si è interrotto: in tal modo, nel weekend del 4-5 aprile la Salernitana affronterebbe il Pisa e non la Cremonese. Questa soluzione sarà verosimilmente applicata dalla Serie A ed è caldeggiata da chi vuol salvaguardare in toto la linearità del campionato, comprese diffide e squalifiche: ad esempio, i granata Gondo e Jallow dovrebbero di norma scontare lo stop contro i nerazzurri, ma si fermerebbero invece con la Cremonese se i recuperi venissero fissati a fine stagione. C'è poi una terza strada che porterebbe a snellire i playoff, eliminando il primo turno: vi parteciperebbero solo terza, quarta, quinta e sesta classificata, senza settima e ottava. Tutte ipotesi percorribili qualora dopo il 3 aprile si possa tornare alla normalità.
I DUBBI
Gli auspici sono un conto, la paura fondata un altro. Il timore di non riuscire a terminare il campionato c'è, se l'emergenza dovesse protrarsi anche ad aprile. In tal caso, Gravina ha messo sul tavolo tre soluzioni da vagliare per la Serie A: la non assegnazione dello Scudetto, il riferimento alla classifica maturata fino al momento dell'interruzione oppure la disputa di playoff per il titolo di Campione d'Italia e playout per la retrocessione in B. Traslando queste idee al campionato cadetto, si aprirebbero tante piste. Per esempio, la prima eventualità condurrebbe al blocco di promozioni e retrocessioni, mentre la seconda potrebbe annullare playoff e playout (con le prime tre in A e le ultime quattro in C). È possibile tutto e il contrario di tutto. La proprietà granata monitora lo scenario da un osservatorio privilegiato. Ieri Lotito era uno dei tre consiglieri federali presenti fisicamente nella sede della Figc a Roma, assieme a Gravina e Ghirelli (Serie C). Gli altri erano in conference call. Con loro, si è valutato il differimento delle scadenze per l'iscrizione ai campionati 202021 dal 22 al 30 giugno «anche alla luce delle auspicabili ulteriori disposizioni governative per agevolazioni fiscali e contributive». Inevitabile il contraccolpo economico negativo per il calcio che muove miliardi e si ferma totalmente per due settimane almeno.
LA SQUADRA
La Salernitana non può chiudere del tutto. Dovrà farsi trovare pronta alla ripresa, ma allenta comunque la pressione. Calciatori, staff e dirigenti ieri si sono visti al Mary Rosy, senza però allenarsi. Ventura è stato costretto a rivedere i programmi, concedendo ai suoi qualche giorno di riposo. La preparazione riprenderà sabato: nel rispetto del Dpcm emanato lunedì, gli allenamenti sono consentiti «a porte chiuse per atleti riconosciuti di interesse nazionale dal Coni e dalle rispettive federazioni, in vista della partecipazione a manifestazioni nazionali e internazionali». La Serie B vi rientra. Ma i medici sociali dovranno monitorare tutti. Ieri la società ha illustrato le prescrizioni per i tesserati: ogni mattina ciascuno dovrà presentarsi al Mary Rosy per sottoporsi a controlli sanitari temperatura corporea in primis con il divieto assoluto di lasciare Salerno, frequentare bar, locali, ristoranti, centri commerciali e muoversi dal domicilio se non per l'approvvigionamento di beni primari. Eventuali spostamenti indifferibili dovranno essere autorizzati dal club. Niente obblighi di mascherine. Sospesi gli allenamenti di giovanili, team femminile e scuola calcio fino a data da destinarsi. La sola Primavera riprenderà il 17 marzo. Gli store del club restano aperti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA