Benevento, per il match contro il Vicenza
la formazione che ha travolto i calabresi

Benevento, per il match contro il Vicenza la formazione che ha travolto i calabresi
di Luigi Trusio
Lunedì 29 Novembre 2021, 08:16
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Dall'undicesimo al quinto posto è un attimo. Dallo sconforto all'esaltazione pure. Il campionato di B più pazzo dell'ultimo decennio continua a regalare stravolgimenti in classifica e non ha ancora una regina incontrastata. Da quel che si è visto sabato pomeriggio, al trono (il capolista Pisa è distante 6 punti, il Brescia cinque) può ambire anche il Benevento. A patto che riesca a mantenere l'intensità, la voglia, la cattiveria agonistica e la determinazione con cui ha annichilito la Reggina. Il Benevento con le calabresi ha una marcia in più, e dopo aver battuto Cosenza e Crotone, ha demolito pure gli uomini di Aglietti siglando l'en-plein.

La chiave, nel bene e nel male, è sempre il reparto mediano. Stratosferica la prestazione del trio Ionita-Viviani-Acampora, in grado di fare la differenza e di schiacciare letteralmente i dirimpettai senza mai lasciargli la possibilità di costruire qualcosa. Sontuoso Viviani nell'orchestrare la circolazione, dettando i ritmi a suo piacimento e verticalizzando all'occorrenza, come in occasione del 2-0. A lui il merito anche di aver sbloccato la partita con una pregevole incornata, di aver confezionato l'assist del raddoppio e di aver sfiorato il bis in almeno due circostanze. Ionita ha ostentato una forma smagliante, ha corso per 60 minuti, rubato palloni, si è incuneato nelle maglie avversarie, ha frantumato una traversa e realizzato un gol bellissimo, chiudendo una favolosa azione in ripartenza da lui stesso iniziata con la complicità di Lapadula. Acampora ha creato scompiglio con le sue improvvise accelerazioni e percussioni centrali, con i suoi inserimenti e le sortite in area di rigore. A Caserta va dato atto di aver avuto sul coraggio di riconfermare, con la sola eccezione di Viviani e Lapadula, la squadra che a Pisa non aveva demeritato, incluso il sistema di gioco.

Il bomber italoperuviano è arrivato al settimo sigillo stagionale (in realtà sarebbero 6, la Lega gli ha tolto quello di Crotone assegnando l'autogol a Mulattieri) e al terzo passaggio decisivo ed è sempre più determinante per questa squadra. Il gol di Tello, al terzo acuto del torneo, ha sancito pure l'importanza dei ricambi che in chiave tour de force saranno fondamentali. La supremazia giallorossa è espressa pure dalle statistiche con 27 conclusioni scagliate verso la porta di Turati, a fronte delle 7 concesse ai calabresi, nonostante il possesso palla sia stato a vantaggio degli avversari (51% a 49%). Questo vuol dire che la squadra di Caserta stavolta non si è persa in uno sterile palleggio senza prospettiva, ma ha dato efficacia e profondità alla manovra. Fondamentale anche l'intuizione dell'allenatore di schierare Elia da terzino destro, con Letizia che a sinistra sembra molto più a suo agio, in modo da avere due autentici propulsori sulle corsie. D'altro canto, è bene non dimenticare che Letizia, nell'annata dei record in cadetteria, agiva proprio sulla fascia sinistra. Il Benevento aveva ed ha bisogno di continuità e adesso, dopo quanto visto contro gli amaranto, niente rivoluzioni per non dissipare questo piccolo tesoro di cui dispone, in termini di equilibrio e pragmatismo ritrovati.

Domani sera si torna già in campo a Vicenza e la squadra ieri era già sul campo ad allenarsi per preparare la sfida contro i biancorossi, che potranno godere di un giorno di riposo in più. Si tratta di una squadra ampiamente alla portata, che venerdì a Crotone nell'anticipo ha vinto la seconda gara del suo campionato. Dal giudice sportivo non arriverà alcun provvedimento (ammonito solo Elia, per lui si tratta della seconda sanzione). Al «Romeo Menti» non ci saranno Glik, che deve scontare la terza e ultima giornata di squalifica, e Foulon che ha bisogno di restare ancora fermo causa infortunio e probabilmente neppure Basit. Gli altri dovrebbero essere tutti disponibili, compreso Insigne che a un certo punto ha invocato il cambio. Nonostante l'impegno ravvicinato, Caserta è orientato a riproporre il modulo e gli stessi uomini: troppo forte la tentazione di non toccare nulla dopo una partita perfetta, spettacolare, senz'altro la migliore di tutto il campionato, troppo alto il rischio di sconquassare tutto applicando anche un leggero turnover. L'unica variazione potrebbe essere Brignola per Insigne sul versante destro dell'attacco, e tutt'al più Tello, che ha gamba e condizione invidiabile può far rifiatare Acampora come mezzala sinistra, ma in quest'ultimo caso siamo di fronte ad un'eventualità abbastanza remota.
 

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