Benevento pronto all'ultimo sprint
Inzaghi si lancia contro l'Ascoli

Benevento pronto all'ultimo sprint Inzaghi si lancia contro l'Ascoli
di Luigi Trusio
Domenica 29 Dicembre 2019, 09:35
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Per chiudere col botto, dopo una prima metà di stagione e un finale di 2019 che definire scoppiettanti è eufemistico. Il Benevento «tritatutto» vuole inchiodare un altro primato, quello dei punti al giro di boa e per farlo gli toccherà chiedere strada anche all'Ascoli, ultimo avversario del girone d'andata. Inzaghi dopo il turno infrasettimanale torna ad affidarsi alla formazione-tipo: rispetto a Verona tornano nell'undici titolare Antei, Kragl e Sau, escono Tuia, Insigne e Improta. D'altro canto a partire dal triplice fischio di Ayroldi la squadra godrà di un lungo periodo di riposo, visto che il torneo cadetto si ferma e i giallorossi torneranno in campo solo domenica 19 gennaio contro il Pisa al «Ciro Vigorito». Il tecnico piacentino concederà ai suoi una settimana di libertà fino al 6 gennaio, in modo che tutti avranno la possibilità di ricaricare le batterie e gustarsi Capodanno ed Epifania con le rispettive famiglie prima della ripresa degli allenamenti, prevista per martedì 7 a Roma, col mini-ritiro di una settimana al «Mancini Park Hotel». Un ulteriore turnover oggi non servirà, considerato che capitan Maggio e compagni daranno fondo senza problemi all'ultima riserva di energia. Tutto lascia presagire che il Benevento scenderà in campo con il 4-3-2-1 e Montipò tra i pali, Maggio e Letizia cursori, Antei e Caldirola centrali difensivi, Hetemaj e Viola intermedi con Schiattarella vertice basso, Kragl e Sau rifinitori e Coda terminale offensivo. Come alternativa in extremis potrebbe esserci una chance a centrocampo per Tello.
L'ANALISI
«Sono tutti a disposizione tranne i giovani Sanogo e Rillo - spiega il direttore sportivo Pasquale Foggia, protagonista dell'ultima conferenza pre-gara dell'anno solare - e questa partita è stata preparata in modo meticoloso come le altre. Affrontiamo una squadra tra le più forti della categoria in un match che nasconde parecchie insidie, per cui servirà ancora una volta il miglior Benevento». Il diesse fa il punto della situazione sulla continuità del progetto triennale e sul mercato che tra qualche giorno riaprirà i battenti. «Abbiamo dovuto far fronte a parecchie difficoltà tra la retrocessione dalla A e il campionato scorso in B - precisa Foggia - tra situazioni contrattuali da sistemare, un gruppo in parte da scremare e in parte da rilanciare. Abbiamo deciso di preservare quei calciatori sui quali sapevamo di poter contare per il presente e per il futuro, innestando elementi che potessero elevare il tasso tecnico. Non è stato semplice, ma alla fine siamo riusciti a trovare quell'equilibrio che ci eravamo prefissati e che oggi ci sta consentendo di ottenere risultati importanti. Sul mercato siamo vigili, se si dovesse presentare qualche occasione per migliorare l'attuale organico non ci faremo trovare impreparati». Su alcuni aspetti della campagna di rafforzamento aggiunge altri dettagli. «Non faremo scambi di nessun tipo, se dovesse interessarci qualche calciatore punteremo dritti su di lui. Non abbiamo intenzione di guardare troppo avanti, quindi non interverremo pensando alla prossima stagione ma ci atterremo solo a quel che ci servirà per restare in testa alla classifica e continuare a recitare un ruolo da protagonisti in questo campionato. E inoltre non ingaggeremo calciatori solo per colmare vuoti numerici, per me il calcio è altra cosa». Sulla possibilità di spedire qualche altro giovane in prestito è categorico. «Credo che resteranno con noi, a meno che non dovesse palesarsi l'opportunità di trovare una squadra che esalti le loro caratteristiche». Sibillina, poi, la riflessione sui giocatori in scadenza: «Oltre a Coda e Armenteros, ci sono anche Gori, Maggio, Gyamfi. Abbiamo a che fare con grandi uomini che sanno bene quanto siano fondamentali il gruppo e il traguardo che stiamo inseguendo. A tempo debito intavoleremo il discorso rinnovi con chi vorrà continuare a far parte di questa grande famiglia». Una considerazione anche su Inzaghi. «Il suo maggiore pregio? Di aver messo da parte la carriera da calciatore per calarsi nella nuova veste con la stessa fame che gli ha consentito di conquistare trofei e segnare gol a raffica». Chiosa da ex sull'Ascoli: «In bianconero ho vissuto una delle mie stagioni più brillanti, quell'anno raggiungemmo una salvezza incredibile e io riuscii anche a giocare l'Europeo Under 21 in Portogallo. A quell'annata sono legati alcuni dei ricordi più suggestivi della mia carriera». Memorie che lasciano il segno, come quello che intende lasciare a Benevento da direttore sportivo.
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