Con la Juve Stabia solo i salernitani
gli ultrà: «Allora nessuno in trasferta»

Con la Juve Stabia solo i salernitani gli ultrà: «Allora nessuno in trasferta»
di Pasquale Tallarino
Giovedì 21 Novembre 2019, 10:37
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«Vengo anch'io, no tu no». Il Gruppo Operativo per la Sicurezza riunitosi ieri mattina a Castellammare per l'imminente derby Juve Stabia-Salernitana ha deciso che i 762 biglietti destinati agli ospiti potranno essere ceduti solo ai residenti a Salerno, previa esibizione di tessera del tifoso e carta d'identità. Non c'è posto per gli altri: il provvedimento esclude, infatti, dagli spalti i residenti in provincia. Pullman e minivan da nove posti disdetti nei Picentini, in Costiera Amalfitana, nella Valle dell'Irno, in Cilento.

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La reazione degli ultras è stata di stizza ma lucida, composta, compatta. La raccontano i cassieri di Fan's Shop a Torrione, roccaforte della prevendita: «Erano tutti in fila dalle ore 9 ma alle 15, dopo un rapido passaparola, hanno deciso di abbandonare. Tutti via. Una manciata di biglietti è stata acquistata ma lo hanno fatto singoli tifosi, alla spicciolata. In questo momento, lo zoccolo duro desiste e non è più trasferta di massa». Incassato il provvedimento del Gos e complice anche la decisione della Salernitana di aprire al pubblico l'allenamento sostenuto presso il campo dell'Ultimo Minuto, un nutrito gruppo di ultras ha raggiunto l'impianto situato sulla strada Aversana, ha lanciato cori, ha sostenuto la squadra, e poi ha chiesto a Ventura di radunare i granata per una comunicazione importante, urgente, sofferta ma necessaria, perché la passione non ha confini. I calciatori hanno ascoltato il messaggio: «Noi non ci saremo, perché si tifa tutti insieme e la Salernitana è di tutti». Hanno poi chiesto ai giocatori granata di essere undici leoni, ma anche di essere prima uomini e poi calciatori. Poi in serata i gruppi Nuova Guardia, Nucleo Storico, Frangia Kaotika, Prigionieri di una fede, Igus e Mai Sola hanno diffuso un comunicato stampa per rendere pubblica la propria scelta: «Decidiamo senza ripensamento alcuno di disertare la trasferta. Tale decisione è stata presa in osservanza dei principi fondamentali e inderogabili del nostro modo di essere ultras e salernitani. In primo luogo chi si è assunto l'onere di questa decisione non ha minimamente considerato che Salerno è capoluogo di provincia e come tale ha tifosi sparsi in tutto il territorio e oltre. Questa decisione è una evidente discriminazione territoriale». Nella parte finale del comunicato, gli ultras prendono di mira il Questore della provincia di Napoli e concludono: «La nostra rabbia e il nostro sdegno crescono sempre di più».

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Possibili colpi di scena a Palazzo di Governo? C'è già un precedente che riguarda la Juve Stabia: il derby a Cava de' Tirreni (la partita vissuta nel ricordo di Catello Mari) l'anno scorso fu inizialmente vietato ai tifosi delle «vespe» e i cavesi in segno di protesta annunciarono che avrebbero lasciato sguarnita la propria curva. Il giorno dopo, la trasferta fu aperta a tutti. La Salernitana non molla, vuole giocare con il «dodicesimo uomo» sugli spalti ed è andata «ad adiuvandum». In serata, attraverso il sito ufficiale, ha reso noto che sta percorrendo tutte le strade possibili, istituzionali (e anche ministeriali, si sono attivati anche i co-patron Lotito e Mezzaroma; la Lega osserva e al momento si pronuncia solo su Salernitana-Crotone per la quale mancano ancora sottolineano da Milano - richieste ufficiali circa l'orario paventato delle 12.30 del 15 dicembre), affinché venga rovesciata la decisione del Gos. Ha mosso passi ufficiali anche il Comune di Salerno che «attiverà ogni iniziativa utile, in tutte le sedi competenti, affinché questa restrizione priva di ragionevole fondamento possa esser immediatamente annullata». Il deputato Pd Piero De Luca ha contattato Mezzaroma e poi ha commentato: «Stupito per l'incomprensibile penalizzazione imposta ai tifosi della provincia ma anche di altre regioni con riferimento anche ai club del Nord. Solleciterò la revisione di questo provvedimento limitativo, affinché si possa rimediare in tempo utile. La decisione è discriminatoria e sproporzionata rispetto ad eventuali esigenze di ordine pubblico». È sceso in campo anche Gigi Casciello, deputato di Forza Italia: «Mi attiverò immediatamente, contattando il Prefetto di Napoli». «La sicurezza negli stadi è un aspetto prioritario ma non può né deve ledere i diritti di ogni cittadino dice il deputato di Forza Italia e coordinatore provinciale di Salerno, Enzo Fasano - Se nulla cambierà, porterò questa vicenda in Parlamento».
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