Mister Nesta, dall'incubo al sogno serie A con il Frosinone

Mister Nesta, dall'incubo al sogno serie A con il Frosinone
di Stefano De Angelis
Venerdì 14 Agosto 2020, 15:10 - Ultimo agg. 15:24
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Dall’incubo di fallire l’obiettivo minimo, i playoff, al sogno di ritrovarsi in finale per la Serie A. È il miracolo del Frosinone. È l’impresa di Alessandro Nesta, il tecnico che solo un mese fa, dopo il crollo di rendimento e risultati, aveva confidato di sentirsi in discussione. Ora, però, dopo i ribaltoni su Cittadella e Pordenone, è divenuto un eroe. Spera di coronare la sua prima avventura sulla panchina dei leoni ciociari con la promozione e di sfidare, l’anno prossimo, i compagni con cui è diventato campione del mondo: Gattuso, Pippo Inzaghi e Pirlo. Per la storica colonna delle difese di Lazio e Milan sarebbe la prima volta da allenatore in A. I canarini, invece, calerebbero il tris in pochi anni.

L’ultimo capitolo del campionato, per Nesta altamente adrenalinico, si aprirà domenica quando allo “Stirpe” scenderà lo Spezia per la finale d’andata. Lui, il mister romano di 44 anni, ci crede. Ora più che mai. Non ha smesso di farlo neanche nei momenti più difficili, quando il gioco della squadra era tutt’altro che esaltante e i risultati erano poco incoraggianti. Come all’inizio della stagione, quando il cammino si è fatto subito in salita. Allora Nesta cambia e ricambia modulo, passando da una difesa a quattro al 3-5-2. Per non snaturare la squadra e cercare di valorizzare i singoli, a dicembre arriva anche a fare un passo indietro rispetto alla sua filosofia di gioco: non esita a sostenere che a volte un allenatore deve adattarsi ai giocatori per trovare la soluzione migliore. È una delle chiavi del cambio di passo, anche contro la maledizione degli infortuni. Ed ecco che il Frosinone risale la classifica e, d’incanto, torna in lotta per la promozione diretta. D’altronde un organico rodato, che vanta calciatori esperti, il fantasista Ciano su tutti, non può che raccogliere e ripagare quel carico di fiducia misto a responsabilità. E non è stato un caso che l’imbattibilità di Bardi sia caduta dopo 591’ nel giorno del nono risultato utile di fila.

A rompere l’alchimia, però, ci ha pensato il Covid. Alla ripresa del torneo Nesta rivede i fantasmi di un possibile fallimento. Sembra aver smarrito la bussola: solo una vittoria in dieci gare, al punto che il Frosinone resta nella griglia playoff per un soffio. Il tecnico, però, ancora una volta riesce a toccare le corde giuste, a infondere stimoli. Nasce così la magia con la tigna ciociara: «Il Frosinone nelle partite che contano riesce a tirare fuori il meglio di sé» dice Nesta. E così è stato: prima il colpo a Cittadella in extremis, poi l’impresa a Pordenone.

Il sogno continua.

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