Idillio finito: il presidente Langella
ufficializza l'addio alla Juve Stabia

Idillio finito: il presidente Langella ufficializza l'addio alla Juve Stabia
di Gaetano D'Onofrio
Mercoledì 4 Marzo 2020, 19:46
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Non c’è pace in questo avvio di 2020 per la Juve Stabia. Dopo un lungo filotto di risultati che avevano portato i gialloblù persino a sognare un posto al sole nei play-off, i risultati delle ultime gare, in particolare le due sconfitte con Cittadella e Pordenone, ed il pari in rimonta col Trapani, uniti alla contestazione della Curva all’amministratore unico Vincenzo D’Elia ed alla tensione vissuta in società, confermata anche dalle parole del patron Franco Manniello, sono sfociati questo pomeriggio nel duro comunicato con cui il presidente Andrea Langella ufficializza il suo addio al club stabiese: “In primo luogo ritengo che la contestazione in sé appare oltremodo anomala – queste le sue parole -, incomprensibile ed inaspettata perché rivolta ad un Amministratore che, di fatto, non ha mai interferito nelle scelte societarie di carattere sportivo e che si è sempre dimostrato sensibile alle esigenze della tifoseria, manifestando, sin dal suo insediamento, un attaccamento “viscerale” ai colori giallo blè e soprattutto non ha mai messo alla porta nessuno e ha sempre cercato la via del dialogo costruttivo. In breve, si può affermare che tale contestazione rappresenti un unicum nella storia del calcio! E’ evidente, allora, che il clima insopportabile che si è venuto a creare, che peraltro rischia di compromettere la serenità della nostra squadra del cuore, sia frutto di una strategia che ha ben altri fini. Mi piace sottolineare che sono entrato a far parte della compagine societaria della Juve Stabia con passione autentica e grande entusiasmo e con l’intento di farne una società organizzata, solida e pronta al salto di qualità. Alla luce degli ultimi eventi, purtroppo, con profonda amarezza devo constatare che il mio progetto appare irrealizzabile. A questo punto, per il bene della Juve Stabia, dei tifosi e della Città di Castellammare, e per coerenza con il mio stile personale e imprenditoriale, non posso che fare un concreto passo indietro offrendo le mie quote ad un prezzo di “liquidazione” in modo che altri al mio posto possano proseguire nella gestione del Club. Ciò, fermo restando nelle more il mio pieno sostegno e supporto alla società nell’assetto attuale”.
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