Juve Stabia, monito di Caserta:
«Per giocare servono certezze»

Juve Stabia, monito di Caserta: «Per giocare servono certezze»
di Gaetano D'Onofrio
Giovedì 30 Aprile 2020, 19:09
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Ormai ad un tiro di schioppo la fatidica data del lockdown del 4 maggio, ma nel mondo del calcio ancora non ci sono certezze in merito al futuro ed all’eventuale ritorno in campo, quanto meno della serie A e della serie B. Fabio Caserta, tecnico della Juve Stabia, nel corso di un incontro on line sul tema analizza la situazione, tra le speranze della squadra, e le difficoltà dei calciatori, soprattutto dei più giovani: “Tornare a giocare – spiega l’allenatore -, non è una scelta semplice. Si parla di protocolli per i calciatori, ma non è facile per nessuno, è tutto difficile da attuare, pensiamo ad esempio una squadra di calcio, a cui dovrebbero fare tamponi ogni tre giorni. Ci sono almeno cinquanta persone per società da tenere sotto osservazione, e questo non so se sia fattibile come cosa. Ogni giorno cambiano le idee, le proposte, vediamo cosa accadrà nelle prossime settimane. Prima aspettavamo il 4 maggio, poi il 18, non sappiamo ancora quando e se si potrà riprendere al allenarci”. I calciatori vogliono giocare: “Lo so, ma forse si è preso con superficialità in precedenza. Ed oggi è tutto più difficile. Noi siamo andati a giocare a Cittadella, poi contro lo Spezia non si sapeva se la gara si sarebbe disputata o meno per le indicazioni del ministro Spadafora in serie A. Insomma, ora questo è passato, in tutti la voglia di chiudere la stagione, ma dobbiamo attendere le indicazioni del Governo”. La squadra si è allenata in questi due mesi: “Si, a distanza, via Skype coi nostri preparatori, anche se non tutti avevano a disposizione spazi all’aperto. Sono tutti in zona, qualcuno dei più giovani magari ha accusato di più la solitudine, anche perché chi viene dal nord non sapeva neppure se poter tornare o meno a casa. Insomma, abbiamo cercato di essere al fianco di tutti, ci auguriamo che arrivino presto indicazioni, anche per capire, noi in primis, il da farsi e come chiudere questo campionato”.
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