Salernitana, nuovo piano per la A:
riunione fiume con Lotito e Mezzaroma

Salernitana, nuovo piano per la A: riunione fiume con Lotito e Mezzaroma
di Pasquale Tallarino
Giovedì 1 Luglio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 18:37
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Riunione fiume, anzi riunioni: luci accese a Villa San Sebastiano e computer in funzione, di supporto, nella sede amministrativa ubicata al varco 25 dello stadio Arechi. Sull'asse Roma-Salerno, ieri ha preso forma una giornata lunga, intensa, sfociata nella notte dei conti e dei ritocchi: nella capitale si sono riuniti Lotito, Mezzaroma, Fabiani e l'avvocato Gentile. A Salerno, di sostegno per il recupero di documenti contabili e per ricalibrare il piano economico finanziario, si sono attivati il segretario generale Dibrogni e la contabile Maria Vernieri. Si lavora al trust, l'istituto giuridico costituito dagli azionisti Omnia Service One e Morgenstern (Enrico Lotito e Marco Mezzaroma, il figlio e il cognato di Claudio Lotito, presidente della Lazio) per sciogliere il nodo della multiproprietà e catapultare la Salernitana in Serie A, la categoria conquistata a Pescara, il 10 maggio. Dopo le richieste di chiarimento-integrazione-modifica rivolte dalla Federcalcio e che riguardano aspetti strutturali (l'impalcatura) ed economici (l'indipendenza) del trust, i legali del club granata studiano i correttivi richiesti dal Palazzo del calcio. La Federcalcio, che non esclude interlocuzioni con i legali granata nelle prossime ore, non si aspetta che l'ippocampo navighi in mare aperto con poche risorse. La Salernitana deve essere «dotata di finanza propria ovvero linee di credito disponibili, adeguate alla gestione per il periodo necessario alla cessione». Tutti in riunione, dunque, perché sta suonando l'ultima campanella, perché adesso ogni atto ufficiale è piombo e ogni carenza diventerebbe voragine incolmabile, oltre la deadline del 3 luglio, ore 20. Mentre il Benevento attende novità, da terzo interessato, e la Lega Serie A oggi si riunirà in assemblea senza la Salernitana, la Federcalcio ha chiesto di correggere il modo in cui è stato congegnato e proposto il trust. Ha rivolto, quindi, una serie di domande, dentro le quali sono già contenuti suggerimenti per correttivi, per il modus operandi. Ha indicato la strada: «Salernitana, devi fare così». 

L'atto costitutivo stabilisce un numero di componenti pari tra trustee e guardiani. La Federcalcio chiede di procedere diversamente. «Saranno dispari», dice l'avvocato Gentile. È probabile che ve ne sia solo uno, la Widar Trust. I garanti, scelti dagli azionisti, hanno la possibilità in alcuni casi di revocare i trustee. «Troppo potere nelle loro mani», secondo la Figc. Il passaggio importante è la sterilizzazione, «nell'immediatezza», di «qualsivoglia, anche solo ipotizzabile, conflitto di interessi». Poi l'amministratore unico: la Federcalcio non si sofferma sul curriculum dell'ex generale Marchetti ma suggerisce che per la individuazione si coinvolgano anche istituzioni al di sopra delle parti. In ogni caso, chiede che tutti i soggetti coinvolti trustee e amministratore unico sottoscrivano una dichiarazione di indipendenza impegnandosi ad avvertire la Federcalcio, nel caso in cui ravvisassero ingerenze. Per il ruolo di trustee era stato proposto anche Marco Pecoraro Scanio, che però aveva preferito declinare l'invito giorni fa. Un altro tema importante è che «il trust abbia una durata limitata nel tempo, rigorosamente determinata e non soggetta a proroghe». L'appendice di 45 giorni deve essere concessa solo in via eccezionale, cioè solo per consentire l'esecuzione di accordi vincolanti già perfezionati. Insomma dovrà essere trovato l'acquirente per la Salernitana entro il 31 dicembre

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I tifosi? Gli ultras ieri si sono radunati davanti alla curva Sud: erano in 200.

Gli altri li tira in ballo il Codacons. «Trovino spazio e rappresentanza nel trust - scrive l'avvocato Matteo Marchetti - Il Centro Coordinamento venga convocato e partecipi alle riunioni tra Salernitana e la Figc. Se ci sarà esclusione, chiederemo danni morali e materiali a Lotito e Figc». 

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