Salernitana, è corsa contro il tempo:
ecco cosa succede adesso

Salernitana, è corsa contro il tempo: ecco cosa succede adesso
di Pasquale Tallarino
Mercoledì 30 Giugno 2021, 08:40 - Ultimo agg. 20:25
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«Modificate il trust: avete tempo fino alle ore 20 di sabato 3 luglio». Il risveglio granata è stato brusco: ieri mattina, mentre Roma si è fermata per onorare i Santi Patroni Pietro e Paolo, la Federcalcio ha fatto pervenire alla Salernitana il proprio parere preliminare sull'atto firmato davanti al notaio Votta e poi consegnato a mezzo Pec al Palazzo del calcio, alle ore 22.34 del 25 giugno. Pronti via, fonti federali avevano già definito «mastodontica» l'impalcatura del trust. Adesso i dubbi sono stati formalizzati: i legali di via Allegri chiedono chiarimenti, integrazioni, aggiustamenti. Sull'asse Roma-Salerno, a mezzo stampa e attraverso le agenzie, si gioca un po' con le parole: non bocciatura ma richiesta di snellimento, niente paura ma solo premura. È evidente, però che la Salernitana debba intervenire con solerzia e non a caso ieri mattina, quando le linee telefoniche sono diventate roventi, il club granata si sia rivolto ad una serie di consulenti e specialisti per realizzare l'aggiustamento procedendo nel solco della semplificazione.

La Federcalcio ha acceso i riflettori su tre aspetti. Il primo: vuole che la Salernitana chiarisca le regole che legano i due trustee Melior Trust e Widar Trust figure chiave dell'operazione, alle quali è stato dato il compito non solo di perfezionare l'iscrizione al campionato ma anche di fare il prezzo di mercato con i guardiani scelti dai proprietari, cioè indicati dalla Omnia Service One (50% delle quote, Enrico Lotito) e dalla Morgenstern (l'altro 50%, Marco Mezzaroma). Chiede di chiarire il rapporto con l'amministratore unico Ugo Marchetti, che ha sostituito il dimissionario Luciano Corradi. Marchetti, il generale della Guardia di Finanza in pensione, era stato indicato da Lotito nel 2017, al momento della scelta di un candidato alla presidenza della Lega A. Lega che, domani, non darà voce né spazio alla Salernitana, in occasione dell'assemblea in programma alle ore 16: l'ippocampo non riceverà codici di acceso, perché non è stato completato l'iter federale ed è quindi, tutto sub iudice. La Federcalcio, che poi convocherà un Consiglio ad hoc, entro il 7 luglio, non si sofferma soltanto sulla impalcatura del trust ma anche e soprattutto sulla capacità di spesa, sulla indipendenza (da Lotito e Mezzaroma) economica della Salernitana, insomma su quanta benzina è stata inserita nel serbatoio dell'auto parcheggiata in garage e affida a terzi, chiavi in mano. Nel piano stilato, infatti, ci sarebbe, a giudizio della Federcalcio, una dotazione economica minima: la Salernitana in Serie A dovrebbe autosostenersi, autofinanziarsi, cioè spendere in misura direttamente proporzionale a quanto le arriverà da sponsorizzazioni e diritti televisivi, circa 35 milioni di euro. Nella relazione della Figc, che è arrivata a tempo di record anche per concedere alla Salernitana più tempo possibile per la sterzata, è chiarito, quindi, che «in virtù del processo di scelta delle persone componenti del trust e delle regole previste nella gestione dello stesso, non è stata assicurata indipendenza economica al trust rispetto alle società disponenti».

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La notizia ha spiazzato tutti, a cominciare dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. L'ha appresa mentre era in compagnia dei giornalisti, a Palazzo di Città, impegnato a presentare il nuovo piano di licenza per i taxi. «La Salernitana ha conquistato la Serie A sul campo e sul campo va contesa questa vittoria. Noi dobbiamo essere sconfitti sul campo, se succederà, dagli avversari. Di sicuro non dobbiamo essere sconfitti da bolli, marchi e ricorsi ha commentato il primo cittadino - Ho detto che la dirigenza della Salernitana ha avuto la capacità di portare la squadra in Serie A e che avrebbe avuto - mi auguravo - la capacità di garantire l'iscrizione. Dal canto nostro abbiamo messo a disposizione uno stadio pronto per la Serie A, apportando le modifiche necessario. Può essere utilizzato tra un quarto d'ora. Ho sempre sostenuto che il Comune fosse a disposizione della Salernitana per ogni intervento, dalle relazioni alle richieste. Non ci è stato detto nulla e si immaginava che stessero lavorando in armonia. Di sicuro il Comune non può entrare nei meccanismi economico-finanziari di un'azienda. Possiamo fare le nostre rimostranze, possiamo attivare meccanismi di moral suasion, possiamo chiedere che vengano aiutati ma noi siamo giunti al limite delle nostre umane possibilità, delle nostre competenze». L'assessore comunale allo sport, Angelo Caramanno, era a Pescara ad esultare il 10 maggio. Ha detto: «Abbiamo un titolo sportivo da difendere sul campo. Se dobbiamo perderlo, deve accadere sul campo, ma sono convinto che non lo perderemo. È evidente che tra le parti, cioè Federcalcio e Salernitana, vi sia diversità di vedute ma occorre un confronto chiaro: tutti assolvano al proprio compito, per il bene della città. Chi vince un campionato, merita di salire nella categoria superiore: noi parliamo di sport. Sono certo che si troverà la quadratura e che presto parleremo di giocatori da acquistare e di calendario che dovrà essere pubblicato. Lo stadio Arechi aspetta la Salernitana in A». Il commento del deputato dem Piero De Luca: «Il preliminare parere negativo è una notizia che ci lascia molto amareggiati ed estremamente preoccupati.

Chiediamo chiarezza alla Salernitana, ragionevolezza e responsabilità alla Federcalcio». Il club granata ha scelto una comunicazione stringata: una nota stampa di tre righe, l'essenziale. «La Salernitana - si legge - prende atto delle richieste di chiarimenti avanzate dalla Figc e assicura che si attiverà per rispondere nei termini indicati». Poi l'avvocato Gentile ha aggiunto: «Nessuna bocciatura o problemi: la Federcalcio ha chiesto dei chiarimenti e un'integrazione per il normale snellimento e funzionamento del trust. Tutto da fare entro sabato e non oltre. Sarà fatto. Tutto si è svolto nella norma e giuridicamente il trust risponde a ogni requisito richiesto. I tifosi della Salernitana devono avere fiducia». 

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