Salernitana in vendita, ci siamo!
La calma prima dell'addio

Salernitana in vendita, ci siamo! La calma prima dell'addio
di Alfonso Maria Avagliano
Domenica 13 Giugno 2021, 12:30
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La domenica interlocutoria, aspettando il giorno utile in settimana entrante. Anche oggi in casa Salernitana ci sarà silenzio sulla risoluzione del nodo multiproprietà. Vicinissima, a quanto pare. Il club lascia filtrare più tavoli in gioco, ma il naso propende per uno già ben incanalato verso la cessione totale della società. Mancano dodici giorni alla scadenza fissata dalla Figc per «porre fine al perdurare della situazione di controllo diretto e/o indiretto di due società professionistiche» da parte di Claudio Lotito e dei suoi parenti ed affini entro il quarto grado, il caso del cognato Mezzaroma.

Già nella prima metà della settimana entrante potrebbe esserci la fumata bianca per il passaggio dell'intero pacchetto azionario del cavalluccio a un nuovo soggetto controllante. Tutte le strade portano a Roma, a gruppi con interessi nella capitale e non certo ignoti ai due imprenditori. Restano però top secret i nomi che sarebbero ad un passo dal subentrare. Una difesa alla Castori, difficile da scardinare. 

Lotito ieri ha passato una giornata tranquilla in famiglia, lontano dal solito tran tran. Segno che la strada è già tracciata, con la definitiva virata effettuata tre giorni fa dopo un incontro tra soci-cognati. Ma è chiaro che i due tutt'altro che sprovveduti, a maggior ragione con in mano un bene di un certo valore (si parla di 60 milioni per arrivare a dama) abbiano iniziato le manovre ben prima della vittoria per 3-0 a Pescara il 10 maggio quando la Serie A, quindi l'incompatibilità, iniziava a palesarsi. Questione di famiglia in tutti i sensi, visto che la Salernitana è detenuta per il 50% dalla Omnia Service One intestata al figlio di Lotito, Enrico, e per il restante 50% alla Morgenstern, società di cui Marco Mezzaroma è amministratore ed è a sua volta figlia della Memini Srl, appartenente per il 55% a lui stesso, per il 45% a Cristina Mezzaroma (sua sorella e moglie di Claudio) e per il 5% al padre, Gianni.

L'intenzione dell'attuale (ancora per poco) proprietà è chiudere la partita in settimana, magari prima della prossima assemblea di Lega A, che sarà convocata prima del 25 giugno. L'obiettivo è dare voce e... voto alla Salernitana. Lotito aspetta pure che il Collegio di garanzia del Coni fissi l'udienza per la discussione del ricorso contro la sua inibizione di dodici mesi, a causa della vicenda tamponi della Lazio dello scorso campionato. Lo assiste l'avvocato di fiducia, Gian Michele Gentile, che sta seguendo la questione della cessione, ma pure il contenzioso con Alessio Cerci al collegio arbitrale della Lega B. 

L'ex granata riteneva valida la firma sul biennale dell'agosto 2019, poi ridotto a vincolo annuale a gennaio 2020 dopo alcune frizioni col club: a settembre chiese un risarcimento di 2 milioni.

Ieri l'altro a Milano c'è stata un'udienza in cui sono stati ascoltati alcuni testimoni. Ce ne sarà un'altra a luglio, in cui potrebbe essere sentito anche l'ex tecnico granata, Ventura. 

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La vicenda si chiarirà tra un paio di mesi. Intanto, a strappare un sorriso ai tifosi della Salernitana ci pensa il trio comico dei Villa PerBene. Sulle note di Vattene amore, canzone di Minghi e Mietta che dal 1990 accompagna le promozioni granata, il cantante Andrea Monetti ha invitato scherzosamente Lotito a far presto: «Vattene a Roma, che sta sta scadendo il tempo... Vedi di non intossicarci il bel momento. Vattene Claudio, la Lega sa tutto di noi», la riflessione goliardica in un videoclip che ieri ha spopolato sui social. Un modo per stemperare la tensione che accompagna queste ore di attesa, in vista di schiarite sul fronte multiproprietà. 

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