Con sofferenza, tanta sofferenza, la Salernitana resiste alla pressione del Lecce durata praticamente novanta minuti e deve accontentarsi di un punto comunque utile ma che fa perdere il primato in classifica. Complice probabilmente l'inizio shock di Brescia di sabato scorso, anche all'Arechi la partita non inizia nel migliore dei modi per la squadra di Castori (espulso in chiusura di gara) che si affida nuovamente al 3-5-2 con Gondo al posto di Djuric. Pronti via e il Lecce si impossessa subito del pallino del gioco, ma a differenza del Rigamonti questa volta tocca ai granata sbloccare dopo pochi minuti il risultato. Un pò a sorpresa. È l'11' quando tutto nasce da una protezione di palla esemplare di Tutino che consente ad Andrè Anderson di tagliare verso il centro e di servire con una palla al bacio in verticale Capezzi che si trova da solo contro Gabriel e lo batte di destro sul primo palo. Il vantaggio, però, non basta. I minuti passano e il registro non cambia. Al di là della grande occasione capitata in area di rigore ad Anderson al 21', altro assist di Tutino, è sempre il Lecce a controllare la partita. Ma le occasioni scarseggiano, soprattutto sono poco incisive: Adjapong con un tiro dalla distanza che finisce alto, Mancosu con un diagonale parato da Belec e Henderson con un cross che sfiora il palo.
La spinta del Lecce, però, e costante e non fa altro che aumentare nella ripresa. Specie nei primi minuti che sono praticamente un vero e proprio assalto all'area di rigore granata.