Avellino 2.0: un Rastelli da sondare:
serve un tecnico per la rifondazione

Avellino 2.0: un Rastelli da sondare: serve un tecnico per la rifondazione
di Titti Festa
Venerdì 6 Maggio 2022, 08:46 - Ultimo agg. 18:51
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Il giorno dopo è ancora peggio della lunga notte in cui Merola, Nicolao e il Foggia hanno spazzato via sogni, speranze ed illusioni. Il giorno dopo è duro ed anche se c'è il sole, le pene non si sono alleviate. Anzi. Dopo la conferenza stampa di Angelo D'Agostino il percorso è stato tracciato ma realizzarlo, considerata la lunghezza dei contratti, non sarà proprio un gioco da ragazzi.

È certo che la proprietà voglia riaccendere i motori al più presto, cercando di confezionare il miglior progetto tecnico possibile per poter davvero puntare alla promozione in B. Con la regia del ds De Vito, è da tempo evidente che le prima scelta per la panchina biancoverde sia rappresentata da Massimo Rastelli, in versione figliol prodigo. I rapporti, ottimi, ci sono, il resto si vedrà a breve. D'Agostino non aspetterà troppo: «Avevo già detto ai ragazzi che se le cose non fossero andate bene, non avrei avuto la minima intenzione di rifare, il prossimo anno, un altro campionato di Serie C in questo modo e, in questo momento, confermo le mie parole. Già stiamo pensando ha detto il numero uno biancoverde - a riorganizzarci e ripartire con obiettivi differenti». È chiaro che nella prossima stagione, la terza sotto la gestione D'Agostino, non si potrà più sbagliare e che si dovrà puntare dritto alla serie B, sullo stile di Ternana e Bari che hanno programmato e realizzato i loro obiettivi. In questo caso però la programmazione è stata fallimentare con Salvatore di Somma come ds, e due anni di lavoro e soprattutto di investimenti importanti ed onerosi sono stati persi. Enzo De Vito ha già annunciato che non punterà su nomi altisonanti e che ci sarà spazio per i giovani, parola sconosciuta sinora a questa proprietà. «Ho sempre preferito i nomi dei calciatori che in campo sono abituati a sputare sangue rispetto a quelli che fanno notizia, profili giovani di cui si sentirà parlare tra qualche anno. L'Avellino ha una garanzia che viene dalla famiglia D'Agostino e per questo dopo una breve pausa ci metteremo subito al lavoro per costruire il futuro».

La pausa durerà qualche giorno.

All'inizio della prossima settimana, al massimo entro mercoledì, ci sarà un nuovo confronto tra D Vito, Angelo D'Agostino e Giovanni D'Agostino, che non è stato tenero né nei confronti dell'ex tecnico Braglia, poi sostituito da Gautieri, né tanto meno di Di Somma, che ha invece lasciato spazio a De Vito fuori tempo massimo. «A Roccaraso invece di pensare alla preparazione fisica, la squadra - ha sottolineato - pensava agli ingaggi perché era arrivata in semifinale playoff. A febbraio, tardi, abbiamo provato a rimediare ad una stagione fallimentare. Abbiamo peccato di inesperienza».

Dunque, nella lista delle cose da fare, in cima a tutto, c'è il nome dell'allenatore. Carmine Gautieri sarà congedato, come in fondo era stato chiaro sin dal primo giorno, visto che il contratto che ha firmato parlava di riconferma solo in caso di finale play off. Non ha avuto modo di parlare con i giornalisti visto che la scena, dopo l'eliminazione, è stata occupata dalla proprietà, ma voci di corridoio parlano di un allenatore, profondamente dispiaciuto per la disfatta, che dopo il triplice fischio, è andato negli spogliatoi per ringraziare comunque i giocatori e rincuorarli. Chi sarà dunque il suo successore? Come detto, da quando è tornato Enzo De Vito si è subito parlato del ritorno di Rastelli. Già prima della chiamata di D'Agostino il ds aveva incontrato il tecnico, cenando insieme, poi ci sono stati normali scambi di messaggi di auguri. Se sono rose fioriranno. Un elenco rigorosamente top secret, Enzo De Vito lo ha dal suo primo giorno in società. C'è ovviamente il nome di Rastelli c'è, ma ci sono anche altri nomi di allenatori giovani ed emergenti, sullo stile di quel Mignani che, quando Polito lo ha scelto per il Bari era reduce da un brillante campionato con il Modena ma non era certo espertissimo e di fama, eppure è riuscito nella impresa.

C'è infine il capitolo giocatori, quello più spinoso e complicato. Per ora Maniero e compagni continuano ad allenarsi al Partenio Lombardi. Il contratto dice che potrebbero, o meglio dovrebbero, farlo fino al 30 giugno. Nella realtà le sedute si prolungheranno per altri dieci giorni per poi annunciare il rompete le righe. Prima di partire per le vacanze comunque saranno convocati in società e si inizierà a discutere la situazione di ognuno. Con la speranza che davvero si sia imparato dagli errori. 

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