Avellino a Catanzaro con il turnover soft:
in attacco Trotta alle spalle di Murano

Rastelli opererà un turnover ragionato

Avellino a Catanzaro con il turnover soft: in attacco Trotta alle spalle di Murano
di Marco Festa
Mercoledì 16 Novembre 2022, 10:16
4 Minuti di Lettura

L'Avellino deve rialzarsi, sfoderare una prestazione di carattere e firmare un'impresa per regalarsi la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia di Serie C. Per rimettersi in carreggiata e restare in corsa c'è infatti da superare il Catanzaro, avversario negli ottavi di finale.

Appuntamento alle 17 allo stadio Ceravolo contro i giallorossi. Riecco di fronte la capolista del girone C di Serie C, che guarda dall'alto con i suoi 35 punti frutto di 11 vittorie e 2 pareggi e finora non ha mai perso. A oggi, con l'Audace Cerignola, sono stati però proprio i biancoverdi l'unica squadra quantomeno in grado di impedire al rullo compressore allenato da Vivarini di portare a casa l'intera posta in palio. Lo scorso 30 ottobre, nella prima gara di Rastelli al Partenio-Lombardi dopo il suo ritorno a distanza di 7 anni, i lupi fecero i lupi firmando una rimonta in stile Avellino dei vecchi tempi. Senza mollare mai, rimontando due gol di svantaggio con una determinazione feroce. Lo stesso atteggiamento andrà riproposto questo pomeriggio per garantirsi la possibilità di sfidare un avversario da definire il prossimo 7 dicembre. Arrivati ai quarti di finale il regolamento della Coppa Italia di Serie C prevede che si proceda con un sorteggio integrale tra le 8 qualificate, che andrà a determinare il tabellone degli incontri coi relativi incroci sino al turno della finale. La società ospitante è sempre individuata mediante sorteggio. La formula è la stessa dei testa a testa vinti col finale di 1-0 al Partenio-Lombardi contro Fidelis Andria (Zanandrea) e Turris (Ceccarelli su rigore), ovvero gara a eliminazione diretta con tempi supplementari e calci di rigore nel caso in cui la parità dovesse perdurare oltre il novantesimo e i tempi supplementari.

Rastelli opererà un turnover ragionato. La kermesse tricolore di categoria non va snobbata, in generale e soprattutto per il posto in classifica che l'Avellino attualmente occupa: quintultimo posto in condominio con la Virtus Francavilla. Chi vince la Coppa Italia di Serie C ha accesso diretto alla fase nazionale dei playoff, a prescindere dal piazzamento finale, e alzare la Coppa diventa così una sorta di piano B che, dato l'avvio di stagione, va tenuto in forte considerazione.

Nell'ormai rodato 4-3-2-1 Forte sarà il portiere titolare. Di nuovo out Marcone alle prese con un problema muscolare mentre già si susseguono rumors relativi a una sua possibile cessione a gennaio. In difesa, a destra, Ricciardi dovrebbe far riposare Rizzo.

Domenica scorsa il palermitano era stato tra i migliori in campo contro il Giugliano prima dell'errore che ha propiziato il gol decisivo dei tigrotti. Sul versante opposto, con Zanandrea ko e in attesa che gennaio porti in dote rinforzi (lo svincolato Bittante resta sempre un nome caldo), avanti tutta con Tito, fatto salvo l'impiego di uno tra Sbraga e Scognamiglio nel cuore del pacchetto arretrato.

Se così fosse Auriletto sarebbe il terzino sinistro. Improbabile, visto che nelle ultime due partite l'ex Pro Vercelli è tornato ad agire nel suo ruolo naturale di centrale approfittando del fatto che Aya, a suon di errori, sia ormai scivolato indietro nelle gerarchie e resta fuori per un fastidio a un polpaccio. Fuori, a sorpresa e senza motivazione ufficiale, anche Illanes, che ha scontato due giornate di squalifica in campionato. Ci si attendeva potesse provare a riscattarsi dalla madornale ingenuità commessa proprio contro il Catanzaro. Grida ancora vendetta il braccio largo dell'argentino su Cianci, che costò la sua espulsione diretta e il calcio di rigore, in pieno recupero, parato da Pane a Iemmello. Salvo colpi di scena, Moretti sarà chiamato agli straordinari come Auriletto.


Ha preso invece quota l'idea accennata in conferenza stampa da Rastelli di provare a rianimare Micovschi cucendogli addosso i panni della mezzala offensiva. Una posizione per lui non inedita, una sorta di ultima spiaggia per il romeno che sarà certamente titolare. Con Casarini in apnea e Dall'Oglio indisponibile Micovoschi può muoversi in mediana al fianco di Franco e Maisto. Entrambi sono in leggero vantaggio su Matera per far scrivere il proprio cognome tra gli undici iniziali in distinta. E, dunque, in attacco niente Micovschi con Trotta alle spalle dell'unica punta Murano, ma spazio a Kanoute. Gambale entrerà in corso d'opera. Nulla da fare per Di Gaudio, che continua il suo calvario. Problemi fisici mai risolti da poco dopo il suo arrivo lo tormentano in una sorte di loop accompagnato dalla frustrazione per non poter dare il suo contributo alla causa.

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