Avellino ko, l'ira di Capuano:
«Paghiamo cari i nostri errori»

Avellino ko, l'ira di Capuano: «Paghiamo cari i nostri errori»
di Marco Ingino
Domenica 3 Novembre 2019, 16:00
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Due sconfitte consecutive sono difficili da digerire per tutti, figuriamoci per Eziolino Capuano che sulla bilancia delle sfide contro Reggina e Catanzaro ritiene di aver lasciato almeno due punti. Ecco perché a chi, in sala stampa, gli chiesto a bruciapelo cosa è successo all'Avellino al Ceravolo il tecnico di Pescopagano ha risposto quasi stizzito: Cosa vuoi che sia successo? - ha ribattuto - assolutamente nulla. È successo che siamo una squadra che si deve salvare, che si salverà ma che deve lavorare ancora molto soprattutto sotto il profilo dell'esperienza. Certi errori non li concepisco anche se oggi ho rivisto il film di domenica scorsa nell'occasione del terzo gol subito per un fallo non fischiato».

Il riferimento è alla rete di Kanoute preceduta da una palla persa in maniera ingenua da Giuliano Laezza. Un episodio che ha mandato su tutte le furie il tecnico: «Premetto ha chiarito a più riprese che per me quello di stasera era fallo esattamente come quello di domenica scorsa. Stavolta però non lo digerisco perché errare è umano, perseverare diabolico. In quella occasione Laezza deve scaricarmi la palla al compagno. Questi errori non li tollero soprattutto da un esperto come lui. Diversamente andiamo a fare i tornei dei bar. Non va bene. Con me non si deve più ripetere».

Parole forti attutite dall'analisi di una partita che a Capuano non è dispiaciuta del tutto: «Per ventidue minuti abbiamo pressato altissimo ha detto tenendo il Catanzaro nella propria metà campo. La traversa poteva cambiare la storia di questa partita ma non l'abbiamo persa lì perché non siamo mai usciti dalla gara. Subito il primo gol, che ci può stare, abbiamo beccato il secondo da polli. A quel punto, però, devo dire che la reazione della squadra mi è piaciuta. Abbiamo accorciato e sfiorato il pari con Micovschi, stavamo prendendo campo e l'avremmo pure raddrizzata senza quella ingenuità».

Insomma, amarezza a parte, pure nella sconfitta del Ceravolo Capuano ha intravisto qualcosa di positivo da cui ripartire: L'esperimento di Micovschi dietro Charpentier - ha ammesso - mi ha dato le risposte che mi aspettavo. Non escludo di ripeterlo anche perché mi ha permesso di alzare di molto il baricentro. Con il tempo vedrete che miglioreremo e soprattutto eviteremo di compromettere le partite con sciocchezze come quelle di questa sera. Questi ragazzi li alleno tutti i giorni e hanno ampi margini di miglioramento. Adesso, comunque, archiviamo questa sconfitta e facciamo tesoro degli errori. Lunedì prossimo affronteremo il Potenza, l'ultima squadra di questo ciclo di ferro. Poi inizierà un altro campionato anche per noi».

Fin qui l'analisi di Capuano al quale il collega e conterraneo Gianluca Grassadonia ha rivolto l'onore delle armi: «Vincere questa sera contro l'Avellino - ha detto l'ex trainer della Paganese - non era affatto semplice. Ho visto tante gare dei biancoverdi e temevo Capuano per come imposta le partite e i suoi calci da fermo. Nei primi 20 minuti ho atteso che venisse in avanti per colpirlo in contropiede. Onestamente sull'episodio della traversa ci è andata bene ma quella ripartenza con Tascone l'avevo preparata. Nel complesso penso che la nostra vittoria sia stata meritata e questo mi gratifica perché sono finalmente riuscito a trasmettere l'impronta che volevo». Il riferimento è anche al passaggio al 3-5-2: «Ho optato per questo modulo - ha concluso - anche perché dovevo mettermi a specchio con l'avversario che secondo me, strada facendo, riuscirà facilmente a tirarsi fuori da una classifica che non merita».
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