Avellino, scende in campo Iovino:
il manager guida la nuova cordata

Avellino, scende in campo Iovino: il manager guida la nuova cordata
di Titti Festa
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 11:30
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Era nell'aria. La notizia, che già da domenica sera si era diffusa in modo incontrollato, alla fine ha trovato riscontro nella realtà. C'è una nuova offerta per l'Us Avellino 1912. Si tratta di un gruppo di tre imprenditori che ha formalizzato, dopo alcuni giorni di studio e confronto, una proposta formale per l'acquisizione del club biancoverde. Un milione e centomila euro la cifra messa a disposizione dalla cordata, che per ora preferisce rimanere anonima e non svelare l'identità dei suo componenti. L'unica cosa che trapela è che ci sarebbe anche Bruno Iovino, direttore generale di grande spessore e irpino doc, al suo interno. Non si sa però quale sia il suo ruolo e la sua funzione, di certo ha dato una mano nella formalizzazione della proposta, che ora si va ad aggiungere a quella di Ap Green, aprendo la strada ai contatti con l'amministratore delegato Dario Scalella, il custode Baldassare e la triade dei commissari.

In un primo tempo si era pensato che fosse Giulio Gravina a guidare l'operazione, ma l'imprenditore romano ha smentito tutto anche se conosce bene la situazione dell'Us Avellino e qualche volta si è anche sentito al telefono con il presidente Claudio Mauriello, visto che ha sponsorizzato il club fino alla fine del girone di andata, con una mezza promessa per quello di ritorno. Il passo successivo, dopo che l'offerta della cordata romana (della quale pero' non si conoscono rate, né modalità di pagamento ndr) è stata messa nero su bianco, è quello della verifica del gruppo sotto il profilo della serietà, delle garanzie e della solvibilità. Operazione che sarà fatta dall'entourage della Sidigas, insieme a Baldassare e appunto i commissari. Se tutto dovesse rispondere ai criteri richiesti si aprirà una procedura di competitività: un'asta vera e propria alla quale parteciperà anche Ap Green, ed eventualmente altri se dovessero esserci nuovi colpi di scena.

Con la cordata capeggiata dall'imprenditore Antonio De Sarlo invece l'appuntamento è per oggi a Napoli. Il confronto tra le parti servirà a definire una serie di cose. Prima di tutto ci sarà la visione e la verifica dei documenti contabili della Sidigas: sino a questo momento, come ribadito dallo stesso amministratore delegato dell'azienda serinese, Roberto Di Gennaro, la trattativa era stata condotta al buio, facendo affidamento sulle parole di Scalella e degli altri professionisti presenti all'ultima riunione, ma senza avere un riscontro concreto, appunto attraverso i bilanci e gli atti economici. Restano soddisfatte le richieste avanzate dalla Sidigas giovedì scorso: nove rate, 200 mila euro di anticipo e una fideiussione a garanzia presso la banca scelta da Scalella. Voci di corridoio sempre più insistenti però parlano di una scarsa convinzione da parte di Gianandrea De Cesare nel voler cedere alla Ap Green, forse per paura che al suo interno sbuchi poi Angelo d'Agostino, suo avversario da sempre nel mondo degli affari legato al gas. E il problema comunque non è solo questo: nonostante le pressioni e le insistenze da parte del tribunale nei confronti dell'ingegnere napoletano, di cui ad Avellino si sono perse le tracce da mesi e mesi, l'impressione è che lui non sia convinto affatto di voler lasciare il timone della nave, sempre più in mezzo alle onde e alla tormenta. Ora non resta che capire se si convincerà dopo aver conosciuto gli autori dell'ultima offerta, chissà se saranno loro a fargli cambiare definitivamente idea oppure no. Il 6 novembre intanto c' è la presentazione del piano di concordato presso la sezione fallimentare, al quale il gruppo di avvocati sta lavorando giorno e notte con diverse difficoltà anche se la vendita di parte delle reti ad altri gruppi, tra questi c'è Acea, potrebbe permettere al gruppo di tirare un sospiro di sollievo e di ripianare i debiti in tempi più rapidi. Non resta che aspettare dunque mentre i tifosi dell'Avellino sono sempre più stanchi rispetto a questa situazione di incerta ed enigmatica, in pieno stile Sidigas.
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