Avellino, l'amaro addio ai playoff di Dini:
rottura del tendine durante l'allenamento

Avellino, l'amaro addio ai playoff di Dini: rottura del tendine durante l'allenamento
di Marco Ingino
Mercoledì 24 Giugno 2020, 08:14 - Ultimo agg. 11:46
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Addio playoff. Per Andrea Dini il sogno di bissare il successo dello scorso anno nella post season, che lo vide protagonista con la maglia del Trapani insieme a Ferretti, si è bruscamente interrotto lunedì sera. Colpa di un brutto infortunio in cui è incappato quasi al termine dell'allenamento e che adesso rischia addirittura di pregiudicargli l'inizio della prossima stagione. Dovesse nelle prossime ore essere confermata dalla risonanza magnetica la diagnosi della rottura del tendine di Achille alla caviglia sinistra, infatti, il portiere scuola Parma finirebbe per restare lontano dai pali per i prossimi 4-5 mesi. Una brutta tegola caduta sulla testa dell'attuale Avellino alla vigilia degli spareggi ma anche uno spiacevole imprevisto per la società ducale dove da ieri pomeriggio il portiere è stato nuovamente preso in consegna dallo staff medico per i dovuti accertamenti. In realtà la prima diagnosi fatta dal dottore Gennaro Esposito lascia poco spazio alla speranza di un errore anche perché il ragazzo è apparso anche ieri sofferente.

Uscito in presa plastica su una palla innocua arrivata in area, non appena ha appoggiato la caviglia al suolo, Dini ha avvertito una fitta ed emesso un istintivo grido di dolore. Per almeno due ore il ragazzo è rimasto nello spogliatoio in compagnia dei sanitari che gli hanno prestato le prime cure del caso sotto lo sguardo attento e dispiaciuto di Salvatore Di Somma ed Eziolino Capuano che hanno provato a fargli coraggio. Si è chiusa così, con appena 8 presenze all'attivo, la parentesi in biancoverde del ventiquattrenne portiere che a gennaio era stato fortemente voluto proprio dal tecnico di Pescopagano. Salutato Dini, da ieri pomeriggio il preparatore dei portieri Angelo Pagotto si è così ritrovato a lavorare solo con Alessandro Tonti, 28 anni che quest'anno ha collezionato 16 presenze alternandosi con l'ex Abibi finito a gennaio alla Cavese, e Sabatino Pellecchia, irpino purosangue di 17 anni ancora da compiere che da qualche mese respira l'aria della prima squadra. Alla luce del rigidissimo protocollo sanitario saranno loro due a difendere i pali dell'Avellino nel corso di questa post season dal momento che, pur volendo aggregare un altro portiere dalle giovanili, non ci sarebbero nemmeno i tempi tecnici per effettuare due tamponi, intervallandoli dal prelievo per il test sierologico effettuato ieri, nel giro di otto giorni. Per Alessandro Tonti sarà pertanto l'occasione per riprendersi una piccola rivincita per un cammino interrotto a Catania.

Al Massimino, malgrado la sconfitta, l'ex Teramo si rese protagonista di una bella prestazione. Per lui, come precedente bene augurante per i playoff, c'è comunque il ricordo della prestazione superlativa resa la sera del 23 ottobre scorso a Terni in occasione della vittoria firmata da Charpentier in quella che fu la prima gioia in trasferta dell'Avellino di Capuano. Altrettanto positiva, logicamente, sarà anche l'avventura playoff che si prepara ad affrontare il giovanissimo Sabatino Pellecchia che vanta già esperienze nei settori giovanili di Benevento e Salernitana. Nel frattempo pure ieri Capuano ha lavorato con il resto del gruppo sul doppio canovaccio tattico effettuando esercitazioni diverse in base alle caratteristiche di Ternana e Catanzaro, ipotetiche avversarie del primo turno. Uno svantaggio comune anche agli antagonisti come ribadito da Francesco Corapi, capitano dei calabresi: La situazione di incertezza - ha detto- sta limitando il nostro mister e condizionando i nostri allenamenti. Non possiamo preparare la gara nel dettaglio e saremo costretti a farlo sono tre giorni prima di scendere in campo. Teramo e Avellino sono squadre temibili e pericolose. I biancorossi a livello di organico possono fare bene mentre gli irpini, come tutte le squadre di Capuano, sanno come essere fastidiosi. Francamente penso che questa incertezza poteva essere evitata. Pensiero già espresso dall'allenatore dell'Avellino che ieri è stato condiviso pure da Danile Vantaggiato, attaccante della Ternana: Giocare solo playoff e playout è stata la soluzione più giusta - ha detto l'esperto bomber - ma per noi si prospetta un pericoloso tour de force soprattutto perché abbiamo una rosa con età media alta e puntiamo soprattutto sull'esperienza.
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