La rabbia per la sconfitta di Bari non è stata ancora smaltita anche perché cammina di pari passo con la consapevolezza di aver probabilmente gettato alle ortiche la possibilità di conquistare un preziosissimo secondo posto. A testa bassa e con questo spirito di rivalsa, lo spogliatoio biancoverde si prepara adesso ad affrontare lo sprint finale di due partita racchiuse in otto giorni. Vibonese domani al Partenio-Lombardi, dove malgrado i prezzi popolari si rischia di giocare in una sorta di semi deserto, e Foggia domenica prossima allo Zaccheria, con le due curve di casa chiuse ai tifosi rossoneri, definiranno il destino di una post season a cui l'Avellino non approderà di certo da favorita. Colpa di risultati sempre altalenanti e di un gioco che, per la verità, è apparso persino meno entusiasmante di quello garibaldino dello scorso anno.
Senza avere più addosso l'assillo della favorita e con la recondita speranza di recitare la parte della mina vagante, Carmine Gautieri sta comunque meditando una serie di sorprese tattiche da presentare nella parte cruciale della stagione. Quella di cui si parla di più è legata al modulo con l'accantonamento del 3-5-2 in luogo del 4-3-3 che potrebbe già essere sperimentato, almeno in parte, contro il fanalino di coda e quasi retrocessa Vibonese. Oltre che nello schema, tuttavia, l'Avellino di domani (fischio di inizio alle 17.30) potrebbe presentare una serie di novità nei singoli con il rilancio di una parte della vecchia guardia. Carriero, Tito, Dossena e lo stesso Kanoute, tenuti inizialmente fuori dallo scontro contro la capolista Bari, sono questa settimana apparsi smaniosi di ripresentarsi sotto le luci della ribalta del Partenio-Lombardi. Se il centrocampista e l'attaccante senegalese già con il loro incoraggiante e rabbioso ingresso in campo a Bari si sono parzialmente guadagnati una possibilità per domani, per Tito e Dossena quella di domani potrebbe essere l'occasione buona per scrollarsi di dosso il torpore di un momento negativo.