Avellino, ecco Tounkara e Mazzocco, in arrivo il difensore Benedetti

Sul fronte dell'attaccante, invece, non si sono registrate novità

Simone Benedetti
Simone Benedetti
Giovedì 19 Gennaio 2023, 09:17
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Meglio un'altra mezz'ala con le caratteristiche giuste oggi che un play indesiderato domani. Enzo De Vito e Massimo Rastelli hanno ragionato più o meno così prima di lanciarsi all'assalto di Davide Mazzocco, 27enne del Cittadella. Verificata l'impossibilità di arrivare a Mirko Gori, che la Triestina ieri ha ribadito incedibile, ds e tecnico hanno deciso lo stesso di investire un biennale sull'eclettico interno cresciuto nel Padova. Di conseguenza, sullo scacchiere di un centrocampo a tre, Casarini e Matera resteranno a giocarsi la posizione da scudo davanti alla difesa.

Diversamente sul fronte offensivo e sempre dal Cittadella è stato Enzo De Vito a forzare la giocata ingaggiando Mamadou Tounkara che alla fine arriverà addirittura a titolo definitivo. L'ex Viterbese, cresciuto nelle giovanili di Barcellona e Lazio, è atteso per oggi ad Avellino con Mazzocco per la visite mediche.

Entrambi potrebbero essere disponibili, almeno numericamente, per la trasferta di Messina dal momento che il centrocampo biancoverde rischia di ritrovarsi dimezzato per le assenze di Matera, Dall'Oglio e la squalifica di Tito. Emergenza che basta a giustificare l'ennesimo rinvio della partenza di Marco Garetto in direzione Vallo della Lucania. Nella mattinata di ieri, però, è stata quasi ultimata anche un'altra doppia operazione nel pacchetto arretrato. L'avvocato Andrea Pasini, che cura gli interessi di Julian Illanes, ha portato sul tavolo di Enzo De Vito la proposta del Novara: prestito con diritto di riscatto dei piemontesi a fine anno. Al di là della formula, società e tecnico hanno dovuto prendere atto della volontà dell'argentino di cercare fortuna altrove in una squadra impostata sulla difesa a tre.

La sua uscita dal gruppo appare ormai imminente ma è destinata a registrarsi solo contestualmente all'ingresso di Simone Benedetti, 30enne figlio di Silvano che indossò le maglie di Torino e Roma. Attualmente alla Feralpisalò, dove ha collezionato 11 presenze, Benedetti è stato già alle dipendenze di Massimo Rastelli ai tempi del Cagliari quando mise cinque volte piede nella massima serie. Una parentesi durata poco prima di assestarsi in serie B, dove ha collezionato 219 presenze, e in Lega Pro, 42 gare giocate, con le maglie di Pisa, Gubbio, Virtus Entella, Bari e appunto Feralpisalò. Si tratta di un centrale molto strutturato fisicamente (190 cm) che va ad aggiungersi ad Aya, Auriletto, Moretti e Zanandrea anche se quest'ultimo farà spesso la spola sulla fascia sinistra per alternarsi con Tito. Prima della fine della sessione invernale, tuttavia, non è da escludere l'arrivo di un altro terzino in grado di venire utile, a seconda delle esigenze, su entrambe le corsie laterali.

Nel frattempo la virata su Illanes del Novara spinge Andrea Sbraga sempre verso il Piemonte ma in direzione Alessandria. Sul fronte dell'attaccante, invece, non si sono registrate novità di rilievo sebbene da Ascoli sia rimbalzata la voce di un imminente proposta del club marchigiano a Federico Dionisi per il rinnovo di un altro anno. Proposta che, per una questione di forma tesa a calmare la tifoseria, sarebbe stata solo paventata al capitano dei bianconeri ma non ancora inoltrata all'entourage del calciatore sempre più allettato dall'offerta del presidente D'Agostino. La trattativa per portare l'ex Frosinone in Irpinia resta comunque rischiosa e difficile soprattutto perché destinata, nel bene o nel male, a risolversi quasi sul gong. Da qui la necessità, che sarà valutata nelle prossime ore, di cautelarsi provando a riallacciare i contatti con Mariano Grimaldi, agente di Michele Marconi del Sudtirol. Sul fronte delle uscite, invece, per Jacopo Murano la trattativa con il Picerno (nettamente favorito) prosegue ad oltranza ma in Lucania invocano l'arrivo dei saldi: Abbiamo un buon rapporto con il giocatore ha detto il dg Vincenzo Greco- ma il problema è il suo contratto.
Da Potenza, invece, il presidente Donato Macchia si è chiamato fuori asserendo che non se la sente di dare a Murano più soldi di Caturano.
 

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