Avellino, i tifosi chiamano D'Agostino
e il sindaco Festa convoca Izzo e Circelli

Avellino, i tifosi chiamano D'Agostino e il sindaco Festa convoca Izzo e Circelli
di Marco Ingino
Sabato 22 Febbraio 2020, 14:43 - Ultimo agg. 15:00
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Giù la maschera. Anticipando di qualche giorno l'arrivo della quaresima, nel timore che la commedia potesse assumere i canoni della tragedia, i tifosi sono ieri sera scesi in campo con decisione. I leader storici dell'Associazione per la Storia, con in testa Mario Dell'Anno, e quelli della Curva Sud, capitanati da Franco Iannuzzi, ma anche tanti rappresentanti dei club sparsi in provincia che si sono stancati di assistere al teatrino in atto tra Nicola Circelli e Luigi Izzo, hanno preso la questione di petto. Spazientiti e preoccupati, dopo un chiarimento che nei giorni scorsi aveva già preparato il terreno all'incontro, una delegazione di tifosi ha convinto Angelo Antonio D'Agostino a lanciare l'assalto all'US Avellino. L'imprenditore di Montefalcione, risentito per lo striscione velenoso che nei giorni scorsi gli era stato rivolto da una parte degli ultrà, stavolta ha accettato il confronto evitando intermediari ed equivoci. Il primo contatto tra le parti si è avuto a Collina Liguorini presso la sala riunioni dell'Università Pegaso. Un'ora di confronto in cui D'Agostino ha spiegato le sue ragione e illustrato le sue perplessità rispetto ad una situazione che ha studiato e valutato a lungo nelle ultime due settimane in cui è stato spesso a colloquio con Izzo. Da parte loro i tifosi, che hanno spinto D'Agostino a far parte di una cordata tutta irpina, hanno garantito il coinvolgimento di altri imprenditori in quello che appare come un progetto ambizioso. Ad illustrarlo, dopo avere per giorni tessuto la tela acquisendo una disponibilità di massima da aziende leader sul territorio, è stato proprio Mario Dell'Anno che è riuscito a far breccia in D'Agostino. Recepito il messaggio, infatti, l'imprenditore di Montefalcione ha dato la sua disponibilità ma ha anche chiesto di sapere con precisione cifre e condizioni onde evitare di fare un salto nel vuoto. Da qui la decisione dei tifosi di coinvolgere in prima persona il sindaco onde evitare che la trattativa tra Nicola Circelli e Luigi Izzo, ma anche i loro ipotetici soci, potesse avere un seguito: «Abbiamo acquisito la disponibilità di diversi imprenditori della nostra provincia - ha detto Dell'Anno nell'intermezzo del primo summit - ad acquistare la società da Circelli e Izzo. Adesso è il momento di fare sul serio e mostrare attaccamento alla nostra terra e alla nostra squadra».

Salutato Angelo D'Agostino con l'impegno di fargli sapere quanto prima modalità e condizioni per effettuare l'operazione, i tifosi si sono trasferiti a casa Dell'Anno, al Jose Sabroso, dove la riunione è proseguita anche davanti alle telecamere alla presenza di Gianluca Festa. Al sindaco, che ha più volte chiesto l'esposizione diretta degli imprenditori in questione ribadendo che l'investimento economico non sarebbe eccessivo, i tifosi hanno chiesto ed ottenuto che questa mattina convochi Izzo e Circelli ad un tavolo per sapere «cosa chiedono per lasciare la società in mano agli avellinesi». Questa mattina dalla sede di palazzo di città, il primo cittadino li contatterà telefonicamente convocandoli anche con una pec intorno ad un tavolo da tenersi «possibilmente entro la giornata di lunedì».

La mossa dei tifosi ha spiazzato soprattutto Nicola Circelli che giovedì sera aveva annunciato di essere pronto a rilevare le quote del suo antagonista investendo della missione l'avvocato Vincenzo Todaro. Il legale nativo di Foggia ma residente a Napoli, con un passato nel Cda del Bisceglie fino al 24 gennaio scorso ma anche una squalifica di un anno per illecito risalente a diversi anni fa, ha chiarito che è al fianco di Circelli solo in veste di consulente: «Sono stato chiamato da Circelli per la questione sorta con l'altro socio - ha ribadito Totaro - ma non sono interessato all'Avellino né voglio rientrare nel calcio. In questa fase sono oberato di impegni e non mi interessa rimettermi in gioco. Io faccio l'avvocato, sono un esperto di diritto societario, non entro con nessun ruolo in nessuna società. Ho incontrato Ligi Izzo e il collega Teodoro Reppucci che lo assiste. Ci stiamo mettendo tanta buona volontà per risolvere la questione anche perché sono bravi ragazzi ma non si possono fare società dall'oggi al domani, senza conoscersi e senza empatia. Forse non c'era neanche un progetto imprenditoriale concreto, solo tanta disponibilità. Dispiace per le diatribe ma ho sempre auspicato un avvicinamento tra le parti perché sono due brave persone». Parole pronunciate nel primo pomeriggio che facevano presagire un accordo in vista. Da ieri sera, però, lo scenario è cambiato. I tifosi spingono per mandare via sia Izzo che Circelli con l'obiettivo dichiarato di far nascere una società made in Irpinia.
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