Avellino in formazione anti Andria Garetto ci sarà

L'allenamento dell'Avellino
L'allenamento dell'Avellino
di Marco Ingino
Giovedì 8 Dicembre 2022, 10:24
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Il ritorno al passato in un Partenio Lombardi vuoto, freddo e gelido è scattato con quattro giorni di anticipo.
Costretto a giocare a porte chiuse contro l'Andria per effetto del rigetto del ricorso da parte della Corte di Appello Nazionale, Massimo Rastelli ha ieri mattina deciso di posizionare in anticipo il segnale del divieto di accesso al pubblico anche per gli allenamenti. Decisione assunta con 24 ore di anticipo rispetto al consueto programma settimanale anche se, per la verità, la clausura era stata imposta già dieci giorni fa con la diversa motivazione di «dover affrontare tre impegni in sette giorni».


Ma tant'è. Di certo tra tifosi e addetti ai lavori, pure alla luce dell'esiguo numero presente martedì pomeriggio, nessuno si è strappato i capelli davanti all'impedimento di sostare per un paio di ore sulle fredde gradinate della Terminio. Di contro Massimo Rastelli ne ha approfittato per far temprare i suoi ragazzi al clima di domenica prossima in uno stadio freddo, silenzioso e che amplificherà al massimo le imprecazioni dei singoli. Esattamente come accaduto nell'unica sconfitta interna patita contro il Giugliano, più che ad una sfida di campionato domenicale, ai protagonisti in campo sembrerà di disputare la classica partitella del giovedì. Amara esperienza che in casa biancoverde Rastelli non intende più ripetere confidando soprattutto nel fatto che finora l'Avellino, comprendendo nel cammino stagionale anche le otto tappe griffate Taurino, è sempre stato grande con le squadre che precede in classifica e piccolo con quelle che lo guardano dall'alto verso il basso. Verità nascosta nelle cinque vittorie, tre in casa e due in trasferte, conseguite in queste prime 17 giornate contro Messina, Turris, Potenza, Francavilla e Taranto. Particolare che lascia ben sperare per le prossime due sfide contro la Fidelis Andria e il Monterosi.

A proposito della sfida contro i laziali, in programma a Viterbo il 18 dicembre, va segnalato che i tifosi dell'Avellino sono stati in parte agevolati perché si giocherà alle 12.30 e non più alle 20.30 per esplicita richiesta dei due club.

Richiesta accolta, ma ancora da ufficializzare, anche per l'ultima gara dell'anno del 23 dicembre in casa contro il Pescara, la prima del girone di ritorno che sarà anticipata dalle 20.30 alle 17.30. Aspetti organizzativi di cui Massimo Rastelli in queste ore non si è affatto preoccupato anche perché è consapevole dell'importanza che riveste la partita contro i pugliesi di Doudou così come delle insidie che nasconde.

Dopo la doppia seduta di ieri e la visita di questa mattina in delegazione di alcuni componenti della squadra allo Store di via Cannaviello, alle 15 il tecnico di Pompei proverà l'assetto anti Andria nella classica partitella in famiglia. Un test interno a cui prenderanno parte quasi tutti gli effettivi della rosa (compresi i fuori lista Sbraga e Scognamiglio) ad eccezione di Jacopo Dall'Oglio, sempre alle prese con la convalescenza per il fastidio accusato al polpaccio, che dovrebbe tornare arruolabile la prossima settimana. Stanno meglio e potrebbero persino disputare uno scampolo di partitella l'esterno Ricciardi e il romeno Micovschi che ieri sono entrati e usciti dal gruppo in base alla tipologia di esercizi proposti dal preparatore Esposito.
La bella notizia di ieri, però, riguarda Marco Garetto. L'ex Acireale, confortato dall'esito dell'esame ecografico, ha tirato un grosso sospiro di sollievo riuscendo addirittura a svolgere l'intera seduta. Il ginocchio sinistro, dopo essersi sgonfiato a seguito del calcione ricevuto da un compagno, non gli procura più alcun fastidio. Con il passare delle ore, intanto, inizia a profilarsi quanto meno il rientro nella lista dei convocati di Antonino Di Gaudio. L'ex Carpi, appena 4 presenze per complessivi 135 minuti giocati, in campionato non si vede dallo scampolo finale disputato a Francavilla nel giorno dell'esordio di Massimo Rastelli. Per lui due mesi di riposo forzato certificati dalla frattura di due costole che sembrano finalmente sanate. Con il suo rientro, sebbene dalla panchina, tornerà una certa abbondanza in attacco anche se, restando alla batteria degli esterni, Micovschi e Guadagni appaiono ormai sul binario di partenza per sei mesi da trascorrere in prestito altrove: l'ex Genoa in direzione Taranto, l'ex Paganese verso Messina.

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