L'Avellino e i play off, missione (quasi) impossibile

Mancano 4 partite alla fine della prima fase

Rastelli tecnico dell'Avellino
Rastelli tecnico dell'Avellino
di Marco Ingino
Martedì 28 Marzo 2023, 11:02
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Allo striscione del primo traguardo stagionale, tagliato con largo anticipo dal Catanzaro promosso in B con un'andatura da record, mancano ormai solo quattro tappe.
Le ultime quattro partite di un raggruppamento in cui restano da definire le griglie playoff e playout, ma anche la squadra che retrocederà in maniera diretta in serie D. Uno sprint finale che ad eccezione del Crotone, blindato nella piazza d'onore, dal terzo posto del Pescara all'ultimo dell'Andria, coinvolge praticamente tutte le rose alla ricerca del miglior piazzamento.
Nella zona medio alta, quella a cui l'Avellino continua a guadare malgrado si trovi attualmente nel limbo della graduatoria, Crotone (71), Pescara (56), Picerno (54), Foggia (52) e Cerignola (52) sono praticamente già con due piedi negli spareggi promozione. Un'area abbastanza vasta che tra il secondo e il decimo posto vede ancora quattro caselle da occupare e almeno sette squadre in lizza: Francavilla e Monopoli con 45 punti appaiate sul settimo gradino; Potenza con 44 sul nono; Avellino, Giugliano e Latina con 43 a contendersi l'ultima posizione utile.
Un piazzamento per la verità che dal 2016/17, quando è stata introdotta la nuova formula, è servito quasi esclusivamente per fare passerella.


Il primo turno della fase a girone, fissato per il 30 aprile, si giocherà infatti in casa delle classificate al quinto, sesto e settimo posto che affronteranno rispettivamente la decima, la nona e l'ottava con il vantaggio del doppio risultato in gara secca.
Svantaggio per le ultime classificate che nel 2019/20 vide l'Avellino (decimo) di Capuano uscire dalla competizione a Terni dopo lo zero a zero dei novanta minuti regolari. Copione che è stato quasi sempre similare per le altre uscite al primo turno: Renate, Bassano e Fondi nel 2017; Pistoiese, Mestre e Sicula Leonzio nel 2018; Alessandria, Fermana e Rende nel 2019; Sambenedettese e Avellino perché la Pro Patria non giocò causa Covid nel 2020; Mantova e Casertana nel 2021 al primo turno e Juventus Next Generation al secondo; Pergolettese, Carrarese e Picerno lo scorso anno.
Insomma, fatta eccezione per la gioia effimera dei ragazzi della Juventus, durata tre giorni, il decimo posto non è mai stato foriero di soddisfazioni.
In realtà la storia dei playoff racconta che solo il Cosenza di Piero Braglia nel 2018 riuscì nell'impresa di vincere la post season arrivando quinto nel girone C. Per il momento l'impresa dell'ex allenatore dei biancoverdi è stata l'unica eccezione ad una regola che ha visto quasi sempre trionfare le seconde (Parma nel 2017; Trapani 2019; Reggiana 2020 e Alessandria 2021) o le terze ( 2019 Pisa quando ci furono due promozioni; Palermo 2022).

Statistica che lascia oggettivamente poco spazio all'immaginazione ma non per questo farà gettare la spugna alle squadre tuttora in corsa, Avellino compreso.


I lupi, che hanno pregiudicato la loro corsa con un pessimo girone di ritorno, hanno ancora la possibilità di agganciare il settimo posto e giocare in casa la prima sfida.
Chiaramente tutto dipenderà dai risultati delle ultime quattro gare (contro Juve Stabia, Turris, Andria e Monterosi). Un cammino che non prevede scontri diretti con club di alta classifica. Incroci pericolosi che hanno in programma il Francavilla (Pescara e Viterbese in casa; Catanzaro e Picerno fuori), il Monopoli (Latina e Gelbison tra le mura amiche; Potenza e Pescara in trasferta), il Potenza (Cerignola e Giugliano fuori, Monopoli e Catanzaro in casa), il Giugliano (Catanzaro e Potenza al Partenio; Foggia e Crotone fuori), e il Latina (Monopoli e Cerignola fuori casa; Gelbison e Andria al Francioni). Un rush finale di un gruppo di 7 squadre chiamate a contendersi gli ultimi 4 posti utili per una missione post season quasi impossibile.
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