Avellino, prove di intesa a tre: dialogo
tra il gruppo Circelli e il gruppo Izzo

Avellino, prove di intesa a tre: dialogo tra il gruppo Circelli e il gruppo Izzo
di Marco Ingino
Venerdì 28 Febbraio 2020, 08:35
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Dallo scontro al dialogo nell'interesse dei singoli protagonisti prima ancora dell'Avellino. Nella sede dell'Innovation Football di Ariano Irpino i soci Luigi Izzo (25%), Nicola Circelli (25%), Ciriaco Cusano in rappresentanza di Innovation (25%), Renato De Lucia (12,5) e Sabatino Autorino in rappresentanza della Dicembre srl (12,5%), hanno discusso per oltre due ore e mezzo con la mediazione dell'avvocato Carlo Iannace, schierato sul fronte Izzo, e Enzo Todaro, su quello dell'amministratore unico. Salomonicamente, allo scioglimento dall'assemblea, il legale dell'imprenditore di Montesarchio e lo stesso Circelli hanno riferito di «un incontro cordiale in cui si è ritrovato il dialogo e si sono tracciate delle linee guida per favorire l'ingresso di nuovi soci». Il primo in lista è sicuramente Angelo Antonio D'Agostino con il quale Izzo e Circelli si incontreranno nel giro di qualche giorno, probabilmente anche oggi in una location da definire, per trovare un'intesa.
IL RETROSCENA
Prima di arrivare a questa decisione, però, non sono mancati i momenti di tensione iniziale con schermaglie, ampiamente annunciate, tra le parti. Alla richiesta di Circelli di contribuire alle spese, il fronte Izzo ha immediatamente risposto picche appellandosi al diritto societario e contestando una ipotetica mala gestio dello stesso amministratore. Quanto basta per far scendere in campo la mediazione dei legali che hanno cercato un punto di incontro soprattutto quando Circelli ha avanzato l'ipotesi di esercitare il diritto di prelazione sull'acquisto quote che Luigi Izzo ha promesso ad Angelo D'Agostino: «Hai detto - ha ribattuto Izzo a Circelli - che avresti lasciato anche tu le quote solo con la mia contestuale uscita. Ebbene, io sono disposto ad andarmene. Tu?». Domanda che non ha trovato risposta semplicemente perché sia Circelli che il suo legale hanno negato di aver messo questa conditio sine qua non all'ingresso di D'Agostino. Da qui, anche su suggerimento dei presenti, la decisione di aprire il tavolo della trattativa direttamente all'imprenditore di Montefalcione. Parallelamente, però, anche Circelli si è detto pronto a far entrare altri imprenditori (non irpini) in società trovando, di conseguenza, l'avallo dell'assemblea a trattare e valutare le condizioni. Risultato? Zero a zero e palla al centro a partire da oggi con scadenza di qualche giorno «nell'interesse dei tifosi».
PAROLA A CIRCELLI
Sereno e come sempre munito di un grande self control, Nicola Circelli all'uscita è apparso addirittura sorpreso dal clamore mediatico che si continua ad alzare intorno all'Avellino annunciando di aver pagato da giorni i dipendenti (peccato che fino a ieri sera non hanno ricevuto ancora il bonifico, ndr) e condannando l'aggressione verbale dei tifosi a Izzo. «È stato un incontro tranquillo tra persone mature - ha detto. Abbiamo chiacchierato e capito che c'è la volontà di cedere il passo o farci affiancare da qualche imprenditore, tra cui D'Agostino. Tra qualche giorno troveremo la soluzione. Quando? Entro la settimana prossima, non oltre. Izzo ha avuto una richiesta da D'Agostino ed è giusto che ci sia valutazione da parte degli altri soci, anche perché esiste un diritto di prelazione». Diritto che entrambi si sarebbero impegnati a non esercitare: «Non verrà esercitato a prescindere. Per adesso non mi sento di escludere nulla, nemmeno che si possa continuare a tre con D'Agostino. Credetemi, nessuno vuole ostacolare nessuno come pensano i tifosi. È vero, non abbiamo gestito al meglio la situazione, però c'è stato troppo chiacchiericcio e malumore. Secondo me i tifosi devono fare i tifosi. Capisco il loro malumore ma non lo condivido. Perché se ci fossero stati problemi, tipo con gli stipendi, avrei potuto capire. Ma non è così. Credo sia arrivato il momento di abbassare i toni. Se la piazza spinge per D'Agostino, valuteremo». Da valutare intanto c'è pure la posizione di Bruno Iovino (attende una risposta per oggi) che ieri pomeriggio, mentre l'assemblea era riunita, è stato in sede a colloquio con Di Somma e il suo entourage: «È vero - ha ammesso Circelli. Stiamo valutando l'inserimento di nuove figure in società così come di altri imprenditori sul mio fronte». Come riferito, infatti, ci sarebbero anche altri acquirenti in corsa: «Tutto vero - ha continuato - ma chi vede una piazza calda e nervosa, ci pensa prima di venire. Si tratta di gente che sa fare calcio che sta fiutando l'affare, perché l'Avellino lo è. Recompra? È un ostacolo aggirabile tranquillamente, altrimenti c'è una quota da pagare (600mila euro, ndr). A patto che venga esercitata. Chi ha messo questa clausola? Io no, non ho fatto io la due diligence, ma già c'era quando siamo andati dal notaio. Come finirà? L'Avellino andrà sicuramente avanti, fino e oltre giugno. Potete stare tranquilli».
FRONTE IZZO
Versione confermata, più o meno in toto, dall'avvocato di Izzo, Carlo Iannace: «È stata tracciata una linea e sono state appianate delle questioni in corso - ha detto. I soci hanno trovato un'intesa che passa attraverso lo scioglimento di alcuni nodi che non dipendono dalla loro volontà. C'è la possibilità di continuare insieme con l'ingresso di terzi soggetti. L'incontro è stato costruttivo, tra stasera e domattina usciremo dall'impasse. Ci sono delle ipotesi, qualcuna dipende anche da terze persone da cui aspettiamo una risposta. Angelo D'Agostino è un grande imprenditore, ma non è così semplice l'ingresso in una compagine, c'è bisogno di un accordo tra i vecchi soci e ci sarà bisogno di un colloquio a tre: gruppo Izzo, gruppo Circelli e D'Agostino. Ci sono in campo diverse soluzioni, tutte fattibili. Izzo e Circelli ancora nell'Avellino? È una ipotesi, ma si va verso l'ingresso di altri soci. Oggi, comunque, è stato anche deciso che ogni decisione verrà presa nell'interesse della tifoseria anche se al comune c'è stato lo scivolone di qualcuno. Izzo non ha accettato la provocazione. Spero ci sia un chiarimento con quel tifoso, perché qui c'è gente che ha investito e continua a investire nel club. Non giustifico un comportamento del genere».
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