Bisceglie-Avellino, Padovano:
«Un pari che non soddisfa»

Bisceglie-Avellino, Padovano: «Un pari che non soddisfa»
di Titti Festa
Lunedì 3 Febbraio 2020, 08:18
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«Non si può giocare su un terreno di gioco simile. È un'offesa per i tifosi che pagano il biglietto. Era in condizioni pietose, vergognose: sento tante parole da parte della Lega Calcio, ma alla fine i fatti stanno a zero».
È arrabbiato eccome Giuseppe Padovano anche se il tono di voce è fermo e all'apparenza è sereno. «I primi ad essere penalizzati sono i calciatori del Bisceglia - spiega il secondo di Capuano - che sono costretti a giocare in condizioni del genere ogni domenica, anche se a differenza nostra conoscono meglio il terreno, sanno in quale zona rimbalza la palla e dove invece si ferma per colpa di qualche buca. Detto questo avremmo dovuto sicuramente gestire molto meglio la partita, soprattutto perché eravamo nella fase finale del primo tempo ed eravamo in vantaggio». Ma era penalty oppure no? «Dalla mia posizione non sono riuscito a capire se quello per il Bisceglie fosse rigore o meno, il rammarico più grande, ripeto, è averlo subito nell'unico minuto di recupero e nel non essere arrivati per primi dopo la parata di Dini. Saremmo dovuti essere più attenti e concentrati».
Dunque il pareggio lascia eccome l'amaro in bocca. «Abbiamo provato a vincerla, ma non ci siamo riusciti. Non sono scusanti, per giocatori tecnici non è facile controllare palla su un terreno di gioco così. C'è poi il rischio anche di prendere delle ripartenze, quindi meglio essere attenti. Però con un po' più di cattiveria e di esperienza avremmo potuto sicuramente portare a casa i tre punti. Anche perché il Bisceglie è una squadra fisica, ben strutturata però non ci ha mai spaventato e mai tirato in porta, dunque fare di più era possibile eccome».
I nuovi arrivati meritano una citazione particolare. «Si sono messi tutti a disposizione da subito. Pozzebon non si è allenato, Ferretti una volta solo e Sandomenico due mezze volte. Hanno sicuramente esperienza continua Padovano e alzano il livello della squadra, oltre a rimpinguarci a livello numerico. Ovviamente possono fare molto di più, ma dobbiamo dare loro tempo, lo spirito però è davvero quello giusto».
Capuano che ha detto a fine gara? «Naturalmente era arrabbiato e rammaricato perché la partita è stata condizionata in negativo dall'episodio del rigore subito, e non va bene. Però come me conosce il valore del gruppo e resta fiducioso sull'obiettivo da conquistare. Abbiamo sempre detto che puntiamo alla salvezza, che ora è a cinque punti visto che siamo in vantaggio negli scontri diretti con il Picerno, ma tutto quello che di buono può arrivare non ce lo lasceremo di certo sfuggire».
E le beghe societarie? «Non ci interessano - conclude Padovano - minimamente. Noi pensiamo solo al campo e non ci manca niente: né sotto il profilo dei ritiri, né per il materiale tecnico o tutto quello che serve quotidianamente. Sono i soci che devono risolvere i loro problemi e beghe, non noi».
A differenza del vice di Capuano Giuliano Laezza cerca di guardare il punto con positività. «Considerate le condizioni del campo che era impraticabile e il fatto che abbiamo giocato la partita sulle seconde palle, credo che strappare un punto qui è stato comunque importante, la stessa Reggina ha faticato e non poco. Siamo stati bravi ad interpretare bene la gara ed alla fine può andare bene così». Il tecnico Capuano però non è della stessa idea. «Lui ci sprona sempre e noi dobbiamo seguirlo, è giusto e normale che voglia di più».
Il difensore comunque è stato uno dei protagonisti di questo campionato e si è spesso sacrificato in ruoli non suoi, vedi interno di centrocampo ed esterno. «In C non esistono fenomeni e dunque la parola sacrificio deve guidare ogni calciatore. Non penso a me, ma solo a fare punti. Con i nuovi arrivi abbiamo una rosa più ampia, il mister ha tante opzioni e credo dobbiamo dare tutti qualcosa un più per centrare il nostro obiettivo che resta la salvezza».
Le decisioni arbitrali, per Laezza, vanno considerate sino ad un certo punto. «Chi gioca a calcio sa a cosa va incontro. Nelle ultime partite gli episodi ci hanno segnato ma guardiamo oltre e pensiamo solo a dare il massimo per conquistare la salvezza quanto prima».
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