Frattura insanabile con la Casertana,
il tecnico Ginestra verso l'addio

Frattura insanabile con la Casertana, il tecnico Ginestra verso l'addio
di Domenico Marotta
Lunedì 22 Giugno 2020, 08:27 - Ultimo agg. 11:10
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Inatteso sviluppo tecnico. Ginestra è al passo d'addio. Gli avvocati dell'allenatore stanno trattando con la dirigenza della Casertana i termini della risoluzione del contratto che lega il tecnico al club per un altro anno con opzione per il terzo. Il divorzio potrebbe diventare ufficiale già giovedì. Che i rapporti tra Ginestra e la dirigenza rossoblù fossero tesi era fatto noto ormai da tempo, ma l'arrivo del nuovo diggì Todaro, estimatore del tecnico napoletano e suo collega al Bisceglie, avevano indotto i più a pensare che alla fine la frattura potesse ricomporsi. Così non è: D'Agostino ha scelto Violante, gli ha affidato il ruolo di unico responsabile della gestione tecnica del club, e tra il diesse e Ginestra i rapporti non si possono ricostruire. La Casertana vuole chiudere col tecnico che era stato designato per guidare un progetto triennale e lo stesso allenatore di Pozzuoli non ha più stimoli a continuare la collaborazione con la società di Corso Trieste. Troppe le divergenze di opinione con il diesse e il presidente. Violante avrebbe voluto essere il regista della rinascita della Casertana dopo la disastrosa gestione di Martone, ma non ci è riuscito. Troppo grande la personalità di Ginestra, navigato ex bomber in serie C e in serie B che, grazie alla sua autorevolezza e alla sua esperienza, aveva restituito motivazioni a Zito e D'Angelo e portato in rossoblù tanti calciatori poi risultati decisivi, su tutti il bomber Starita. Violante non tollera una presenza così ingombrante e pure D'Agostino già in passato (si ricordi la fine della collaborazione con Luca D'Angelo oggi in B al Pisa) aveva dimostrato di non gradire allenatori di personalità.

Nuova rivoluzione in arrivo, dunque, con buona pace del progetto triennale annunciato la scorsa estate con squilli di trombe. E probabile via al repulisti anche della rosa, con l'addio doloroso di tanti calciatori in scadenza di contratto, compreso il giovane attaccante Starita e lo storico capitano Rainone. Più difficile che abbandonino Castaldo, D'Angelo e Zito che hanno gli ingaggi più onerosi. I tre non sono affatto spaventati dalla crisi economica denunciata da D'Agostino all'indomani del diffondersi dell'epidemia, conoscono la solidità economica del presidente e sono forti di un altro anno di contratto. Lasceranno la Casertana solo in caso di offerte importanti. Si ripartirà da zero o quasi e questa volta sarà tutta farina del sacco del diesse. Durante la sessione estiva Violante sarà libero di costruire la rosa senza i pesanti vincoli contrattuali dell'estate scorsa (restano solo Castaldo, Zito, D'Angelo e Petta). Campo libero per dimostrare la sua capacità di portare all'ombra della Reggia giovani di qualità a basso costo. Sembra favorito Emilio Longo, allenatore 46enne con esperienza quasi nulla in C.

Secondo altri un contatto ci sarebbe stato anche con Enzo Maiuri, regista della miracolosa cavalcata playoff che, attraverso il ripescaggio, riportò la Casertana tra i professionisti dopo oltre vent'anni. Di Agovino si è già detto in passato ma l'ipotesi è tramontata. Resta la possibilità che tutti questi contatti siano semplici sondaggi e che alla fine D'Agostino scelga un allenatore di maggiore esperienza (si era parlato di Modica, ora vicino alla Cavese e Modesto) ma una risposta la si potrà avere solo tra qualche giorno quando la risoluzione di Ginestra sarà ufficiale. Nel frattempo resta da riflettere su un dato indicativo: da quando D'Agostino è alla guida della Casertana, i falchetti hanno cambiato già sette allenatori. Tanti in tre stagioni e mezzo. E allora, forse, è tempo che la capacità progettuale dimostrata sul decisivo tema stadio nuovo, D'Agostino cominci a dimostrarla anche nell'ambito sportivo perchè, la Casertana resta pur sempre una squadra di calcio.
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