Avellino, sospiro di sollievo
per Charpentier: il bomber si allena

Avellino, sospiro di sollievo per Charpentier: il bomber si allena
di Marco Ingino
Martedì 26 Novembre 2019, 08:24 - Ultimo agg. 12:10
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Il difensivista Eziolino Capuano, etichetta che gli è stata affibbiata negli anni per il suo credo nella difesa a tre e la maniacale cura della fase di non possesso, per rianimare un Avellino che continuava ad incassare reti «da oratorio dei salesiani» ha snaturato se stesso. Pur lasciando inalterato il tridente davanti a Tonti, il Mini One di Pescopagano contro il Rieti si è deciso a fare dell'attacco la sua miglior difesa. Decisione non facile da assumere soprattutto perché alla vigilia di una sfida dalle mille incognite si è ritrovato con a disposizione un solo attaccante di razza (il sorprendente francese Charpentier arrivato tra l'ilarità generale dalla Lettonia), il suo sostituto naturale (Albadoro) da spedire per punizione, non certo divina, in tribuna e due ali (Karic e Micovschi) da far tornare a volare dopo lo schianto collettivo di Caserta. Insomma non proprio le condizioni ideali per rinnegare il suo credo tattico varando un 3-4-3 speculare all'avversario.

Alla prova del campo, però, va dato atto al tecnico di aver osato e di essere stato premiato dalla risposta dei suo ragazzi che, «come cannibali», hanno aggredito l'avversario fin dentro la loro area di rigore sorprendendo non poco Bruno Caneo che si è destato solo sul tre a zero. Troppo tardi per correre ai ripari anche perché, ad inizio ripresa, l'esperienza ha consigliato allo stesso Capuano di tornare all'antico addormentando la partita con il ritorno al 3-5-2. L'esperimento di alzare il baricentro ad una squadra che manca di difensori e fa fatica a difendersi, tuttavia, è piaciuto allo stesso allenatore che adesso ha nel suo arco una freccia in più da giocarsi fin da domani in un match a cui tiene tantissimo. A far esultare Capuano come se avesse vinto tre partite di fila, intanto, è stata ieri pomeriggio la notizia che gli è arrivata dall'infermeria su Gabriel Charpentier. Il bomber si è allenato in disparte tranquillizzando tutti sulla botta che aveva rimediato alla scapola. Non ci sono state conseguenze e il dolore sta gradatamente andando via. Malgrado ciò nella rifinitura serale che Eziolino Capuano farà svolgere questa sera ai suoi ragazzi, dopo l'ennesima lezione al video sulla Ternana che terrà nella sala stampa del Partenio-Lombardi, il successore di Giovanni Ignoffo deciderà pure la strategia da adottare. Avendo praticamente a disposizione l'intera rosa, è probabile che contro le Fere impostate con il 4-3-1-2 (Fabio Gallo sarà privo di Proietti, Torromino, Repossi e Partipilo) Capuano possa ripartire dal consolidato 3-5-2.

Esattamente come accaduto nei sedicesimi di finale vinti contro la Cavese, il turnover di domani sera potrebbe non essere particolarmente spinto con al massimo la metà degli elementi che hanno giocato domenica scorsa tenuti inizialmente a riposo ma pronti a subentrare. Alcune alternanze appaiono fisiologiche come quelle tra Tonti e Abibi tra i pali, ma anche Zullo e Morero al centro della difesa, Rossetti e De Marco in mediana, Albadoro e Charpentier in attacco. Quest'ultimo, essendo indispensabile e insostituibile in campionato, partirà quasi certamente dalla panchina anche perché, per accedere ai quarti, la partita ad eliminazione diretta arbitrata da Valerio Maranesi (con l'assistenza di Veronica Vettorel di Latina che domenica ha già incrociato la Ternana) si giocherà con l'eventualità di dover persino andare ai supplementari e ai rigori. Motivi aggiuntivi che rafforzano l'ipotesi di un tandem d'attacco composto inizialmente da Luis Maria Alfageme e da Diego Albadoro chiamato a rispondere sul campo all'esclusione dai convocati di domenica scorsa. Come risponderà, invece, il pubblico resta un po' un mistero anche perché contro il Rieti (complice la pioggia e la classifica non certo entusiasmante) si è registrato un netto calo delle presenze persino tra i tremila abbonati.
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