Avellino, Circelli a caccia di soci
ma Izzo non è fuori dai giochi

Avellino, Circelli a caccia di soci ma Izzo non è fuori dai giochi
di Titti Festa
Giovedì 5 Dicembre 2019, 08:28
3 Minuti di Lettura
La tempesta è stata evitata ma il porto sicuro per l'Us Avellino 1912 resta ancora lontano. Quale sarà e quando la nave ci arriverà è ancora tutto da stabilire. Di certo tutti i protagonisti di questa vicenda non stanno a guardare e continuano a muoversi alla ricerca di soluzioni per evitare che un nuovo maremoto travolga tutto. Nicola Circelli resta il primo nome della lista dei possibili successori di Gianadrea De Cesare, anche se Dario Scalella, all'uscita dal tribunale dopo l'udienza Sidigas di martedì scorso, non ha nascosto che sono diverse le offerte per il club biancoverde, non rese note alla stampa, che sono arrivate sulla sua scrivania. A proposito dell'imprenditore sannita però, titolare di una azienda di metalli e infissi a San Bartolomeo in Galdo, in provincia di Benevento, ieri è stata una giornata frenetica, all'insegna di incontri e riunioni durate fino a tarda sera. Da solo Circelli non sembrerebbe intenzionato ad andare avanti visto che significherebbe affrontare un impegno economico, sin troppo importante, ed allora ad aiutarlo ci potrebbe essere uno o due soci. A questo proposito tornerebbe in gioco anche l'Innovation Football, l'azienda di Ariano il cui core business è legato al calcio, ma anche agli investimenti tra cui quelli nel campo eolico. L'Innovation, già vicina all'Avellino la scorsa estate quando voleva occuparsi del settore giovanile, potrebbe avere un ruolo da socio o da sponsor, è ancora tutto da definire visto che ci sono delle trattative in corso. Così come non bisogna sottovalutare la figura di Luigi Izzo. L'imprenditore sannita, che ha firmato con Circelli e all'inizio anche con Di Matteo la offerta targata Idc, resta alla finestra e comunque era quello capace di offrire importanti garanzie e solidità per gli investimenti futuri. Izzo, che ieri è partito per Firenze insieme a Nello Martone, ovvero colui che ha messo insieme la cordata, rimane comunque attento alle evoluzioni della trattativa che ora vede protagonista solo Circelli. Insomma la porta è chiusa ma non con il lucchetto e la possibilità che ci ripensi per quanto minima c'è. La poltrona da presidente era la sua ed anche lo staff complessivo era stato allestito da Martone, dunque è difficile pensare che mollino la presa senza davvero nessun tipo di ripensamento.


La domanda è quella che si pongono tutti: dai tifosi agli stessi protagonisti marginali e non di tutto questo caos. Claudio Mauriello e Gianadrea De Cesare, le cui dimissioni saranno comunque ufficiali e operative solo a cessione avvenuta, sarebbero pronti a chiedere alla Procura della Repubblica di poter intervenire attraverso fondi Sidigas considerato che il bene Us Avellino 1912 rischia di depauperarsi. Questo vorrebbe dire, in caso di penalizzazione di quattro punti che non permetterebbe poi di accedere ai ripescaggi, che il valore non sarebbe più quello l'attuale, senza dimenticare anche che, dopo due penalità, scatta la radiazione del club dal campionato di Lega Pro. Rischi troppo alti che nessuno può permettere e che la stessa Procura valuterà, nel caso di richiesta, con la massima attenzione. La cifra complessiva è di 250mila euro circa. Quanto è già in cassa non è dato saperlo, così come non si sa se ci sono sponsor pronti a tendere una mano al club. Questa mattina comunque è prevista una riunione tra gli avvocati, Dario Scalella e l'amministratore giudiziario Francesco Baldassare per fare il punto.
Se Circelli ha chiesto a Baldassare almeno tre giorni di tempo per capire se sia possibile per lui continuare o meno questa avventura, anche l'Ap Green sarebbe pronta a riformulare l'offerta, ferma ad un milione e centomila euro, non prima di aver però prima analizzato documenti e bilanci, considerato che il gruppo è rimasto fermo alla situazione di oltre un mese fa. I dubbi restano ed anche i punti oscuri come per esempio il famoso diritto di «recompra» che Gianadrea De Cesare avrebbe ottenuto dalla cordata IzzoCircelli. Sarebbe di circa due milioni e quattrocentomila euro, ma si tratta di una cifra indicativa, destinata a salire a seconda del valore della rosa e della posizione in classifica della squadra al momento della nuova vendita. Rimarrà questo diritto di «recompra» alla firma del contratto davanti al notaio oppure no? Non è l'unica cosa che resta da scoprire.
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