Avellino, Izzo scopre i debiti
nascosti della società

Avellino, Izzo scopre i debiti nascosti della società
di Titti Festa
Martedì 17 Dicembre 2019, 09:58
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«Sta ancora lontano da telecamere e taccuini, in attesa della conferenza stampa, forse sarà unica e si terrà tra domani e giovedì, che lo presenterà in modo definitivo ai tifosi e ai giornalisti. Luigi Izzo per ora continua ad avere un profilo basso, preferisce procedere a fari spenti ma è operativo eccome. Seppure non sia arrivato ancora al massimo dei giri, ci vorrà tempo e una completa visione di insieme, il presidente ha le idee molto chiare e la lista degli obiettivi ogni giorno si completa sempre di più. Ieri mattina, lontano da occhi indiscreti, Izzo ha avuto un colloquio informale con il sindaco Gianluca Festa ed è rimasto favorevolmente colpito dalla sua disponibilità, simpatia e voglia di fare e collaborare. I due hanno parlato brevemente di futuro del club biancoverde, del momento favorevole della squadra di Capuano, delle difficoltà incontrate per arrivare all'obiettivo cessione, ed anche dello stadio Partenio Lombardi. Le problematiche da affrontare però sono davvero tante, ed è per questo che, subito dopo le feste di Natale, si procederà ad una riunione operativa vera e propria. Due i nodi principali da sciogliere.
Il primo è il pagamento dei canoni arretrati pari a circa 78mila euro che aumentano con il passare dei mesi, il secondo riguarda i lavori da realizzare all'impianto in vista del primo febbraio, quando scade la deroga della Lega Pro. Per quella data andranno installati i sediolini in tutte le tribune, nel rispetto della capienza attuale. Ma gli interventi, ci sarà da capire a carico di chi verranno realizzati, non finiscono di certo qui. Izzo vuole rivoluzionare la sede attuale, ovvero gli uffici della tribuna Montevergine, realizzando una serie di spazi chiusi, e poi vorrebbe accelerare per rimettere a nuovo i bagni dei vari settori, in primis quelli della Sud, senza dimenticare il problema infiltrazioni. Non c'è nessun angolo del Partenio Lombardi dove sia possibile ripararsi quando piove visto che le perdite di acqua sono ovunque, anche se il sogno, per ora è tale ma non per molto tempo, è quello di realizzare uno stadio nuovo di quindicimila-ventimila posti, senza pista atletica e con una vasta gamma di servizi e infrastrutture che abbiano molteplici funzioni.

Per procedere servono fondi e investimenti: lo sanno bene Izzo e Nicola Circelli che in questi primi dieci giorni già hanno avuto modo di scoprire una serie di situazioni borderline. Tante patate bollenti da risolvere, tante «rivendicazioni» che sono venute alla luce, e soprattutto debiti fuori bilancio che al momento supererebbero i cinquantamila euro. Alberghi non pagati e affitti non saldati, e poi contratti da mettere a posto, come quello del secondo di Eziolino Capuano, ovvero Giuseppe Padovano. Nello Martone ha già rassicurato il tecnico che regolarizzerà la posizione del vice ma bisognerà, come sempre succede in questi casi, venirsi incontro.
Discorso simile per Salvatore di Somma. Il confronto con Luigi Izzo di domenica mattina ha chiarito, almeno per il momento, il ruolo del diesse che aveva intenzione di dimettersi, ma che ha cambiato idea dopo aver parlato con il presidente che ha ribadito la sua intenzione di prendere decisioni solo dopo aver avuto un quadro più chiaro dell'universo Avellino. Se ne capirà di più subito dopo le feste di Natale, o meglio di Capodanno visto che il 2 gennaio comincia il mercato e di Somma in quanto direttore sportivo dovrebbe avere una funzione operativa e decisionale. Intanto i tifosi sono molto curiosi di conoscere i nuovi proprietari, anche se Circelli ha visto diverse partite dal vivo mentre Izzo ancora nessuna, e di sentire dalla loro bocca le intenzioni, le priorità e gli obiettivi. Del presidente hanno avuto modo di capire quanto sia carico dai post di facebook pubblicati prima e dopo la vittoria di Monopoli: in primo piano c'è un grande lupo arrabbiato e con voglia di sbranare la preda. La stessa che dovrà avere la nuova proprietà dalla quale il popolo dell'Avellino si aspetta tanto ma prima di tutto serietà, concretezza e perché no la possibilità di sognare senza avere paura, come è successo nell'ultimo anno e mezzo, di farsi alla fine davvero male.
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