Avellino, Izzo e Circelli ora trattano:
ore decisive per le sorti del club

Avellino, Izzo e Circelli ora trattano: ore decisive per le sorti del club
di Titti Festa
Giovedì 20 Febbraio 2020, 09:19
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Qualcosa si muove. La guerra fredda resta tale e non si escludono nuovi colpi di scena: quali saranno i tempi però per capire il futuro dell'Us Avellino 1912 resta tutto da stabilire, anche se un primo ultimatum c'è. A darlo è il sindaco Gianluca Festa che ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo: due giorni o Izzo e Circelli, protagonisti indiscussi di questa incredibile farsa, saranno convocati a Palazzo di Città. «Il dialogo è aperto ha ribadito il primo cittadino e stiamo facendo di tutto affinché Circelli e Izzo trovino una soluzione. Mi auguro che succeda nel giro di 48 ore in modo da avere poi un solo interlocutore con cui poter far parlare eventuali imprenditori. Se non accadesse nulla promuoverò io un confronto, nel quale vorrei avere chiarimenti tra l'altro sulla famosa call, anche se in questo momento non è certo la priorità». La priorità è definire una strada ben precisa e seguirla, fare in modo che l'Avellino finisca nelle mani di un imprenditore solo, che poi a sua volta uscirà di scena, almeno queste sembrano le intenzioni, per fare spazio ad altri.
Un primo dialogo a Benevento però c'è stato, anche se non era presente Nicola Circelli ma un suo avvocato, insieme ad altri professionisti e Luigi Izzo. Ebbene le carte sono state messe in tavola e le posizioni restano distanti, non poco. L'amministratore unico chiede una cifra che si aggira intorno ai 400mila euro, considerato il pagamento degli stipendi, in scadenza lunedì scorso, senza i 100mila di Di Matteo. Izzo invece, per uscire di scena insieme ad Autorino e De Lucia, è fermo a 150mila euro complessivi. I conti del presidente uscente però non tornano visto che Circelli per gli emolumenti non avrebbe versato l'intera somma, ma solo una parte di essa considerata la presenza di sponsor, incassi e introiti frutto dei diritti televisivi. La partita dunque è apertissima ed ora la figura Angelo Antonio D'Agostino diventa centrale.
Se infatti l'imprenditore di Montefalcione decidesse davvero di scendere in campo sarà lui ad aiutare Izzo a rilevare la società biancoverde per passare alla fase due, quella della costruzione di un nuovo futuro finalmente solido. Una volta infatti liquidato Circelli si potrebbe aprire l'operazione alla quale i due stavano lavorando nei giorni precedenti al famoso appuntamento dal notaio a Napoli, poi non rispettato dall'amministratore unico. Anche i tifosi della Sud, nonostante lo striscione alquanto polemico, nella giornata di ieri hanno trovato il modo per chiarirsi con D'Agostino. Nel corso di una lunga telefonata gli hanno spiegato che volevano soltanto spronare lui e gli altri, come Matarazzo, Gubitosa e Marinelli a prendere finalmente posizione e a fare questo tanto atteso passo in avanti, preferendo senza dubbio gli imprenditori irpini rispetto ad altri non locali. In realtà va detto che al di là degli investimenti da fare, senza dubbio onerosi visto che bisognerà portare a termine la stagione e saldare la Sidigas, il momento per rilevare il club biancoverde resta propizio per l'imprenditoria irpina che potrebbe finalmente dimostrare se l'interesse è reale o solo a chiacchiere.
L'obiettivo, di chi subentrerà a Izzo e Circelli, sarà infatti quello di salvare la squadra sul campo, ed in questo Capuano non dovrebbe avere grandi difficoltà una volta stabilizzata la situazione societaria, per poi lavorare alla costruzione del futuro partendo dall'organigramma fino alla rosa tecnica e dei calciatori. Il tutto senza grosse ansie ma avendo a disposizione il tempo necessario per fare le proprie valutazioni e scelte. Ma se invece sarà Circelli alla fine ad acquisire le quote di Izzo? Allora la bilancia penderebbe dalla parte di uno tra Giovanni Lombardi e Nicola Di Matteo.
GLI STIPENDI
La società ha pagato gli emolumenti ai giocatori, ma non ancora agli amministrativi. Sono una decina i dipendenti dell'Avellino che non hanno ricevuto gli ultimi due stipendi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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