Casertana, quando il vantaggio
diventa un problema

Casertana, quando il vantaggio diventa un problema
di Riccardo Marocco
Venerdì 28 Febbraio 2020, 08:29
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Contro la Sicula Leonzio ancora un pareggio, il settimo nelle ultime nove partite, ma mai come stavolta la Casertana è andata vicina alla vittoria. Non è bastato il doppio vantaggio nel primo terzo di gara per tornare a casa con i tre punti, complice anche una decisione arbitrale piuttosto dubbia che ha visto il tocco di braccio di Caldore in area di rigore piuttosto che fuori, favorendo, così, il gol del pari dei siciliani. Un match, quello di mercoledì scorso, dal quale emergono alcune considerazioni piuttosto interessanti, partendo proprio da quanto è accaduto nella ripresa perché se è vero che il gol del definitivo pareggio della Sicula Leonzio lascia un po' di amaro in bocca per come è maturato, è altrettanto vero che nella ripresa la Casertana ha lasciato eccessivo spazio all'avversario rituffandosi in avanti soltanto negli ultimi dieci minuti, cioè dopo il 2-2.
LA GESTIONE DEL VANTAGGIO
E qui si innesca la prima considerazione, cioè che la Casertana in questa stagione ha mostrato di andare in difficoltà quando si tratta di gestire il vantaggio. Finora, infatti, in ben otto occasioni la compagine rossoblù si è vista rimontare il vantaggio terminando la gara con sei pareggi (Picerno, Catania, Catanzaro e Sicula Leonzio in trasferta; Viterbese Virtus Francavilla in casa) e due sconfitte, quelle casalinghe con Paganese e Vibonese, per un totale di diciotto punti potenziali che avrebbero reso la classifica di ben altro spessore. Altra indicazione emersa dopo questa partita è che, una volta di più, quando le condizioni del terreno di gioco sono buone o anche discrete, la qualità del gioco della compagine di Ginestra sale, come è accaduto mercoledì, ma anche precedentemente contro Rende e Catanzaro, anche se errori individuali, come ammesso dalla stesso tecnico rossoblù anche dopo il match di Lentini, e atteggiamento tattico ne hanno vanificato il risultato. Contro la Sicula Leonzio, poi, Ginestra si è affidato all'esperienza, lasciando in panchina, tranne Santoro, tutti gli «under», compreso il portiere Cerofolini, quest'ultimo schierato sempre titolare al suo arrivo a Caserta.
LINEA VERDE IN AFFANNO
Però non possiamo nemmeno escludere di fare un'altra considerazione al riguardo, e cioè che i giovani della Casertana, sicuramente più brillanti girone d'andata, sembrano essere piuttosto in difficoltà in questa fase discendente dove ogni partita assume un valore particolarmente importante per gli obiettivi stagionali delle squadre e dove qualità e aspetto mentale vanno di pari passo. Fatto sta, però, che non c'è tempo per le riflessioni perché il calendario incombe e per la Casertana è già tempo di scendere nuovamente in campo. Domani sera (inizio ore 20.45) al Pinto, infatti, è di scena il derby con la Cavese, match nel quale la Casertana dovrà fare i conti con diverse assenze e tutte di una certa importanza. Non saranno della partita, infatti, capitan Rainone, già assente a Lentini per la frattura delle ossa nasali rimediate nella gara contro la Vibonese, i centrocampisti Santoro e Tascone, squalificati per raggiunto limite di cartellini gialli, nonché Zito, quest'ultimo infortunatosi alla caviglia nella prima frazione di gioco del match contro la Sicula Leonzio. Per Ginestra, insomma, ci sarà da lavorare in questo breve spaio di tempo per assemblare la miglior formazione possibile per una partita particolarmente sentita non solo perché è un derby, ma perché l'intero ambiente vuole vedere la casertana tornare a quel successo che ormai manca da troppo tempo.
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