La Casertana celebra l'impresa,
ma Ginestra: «Obiettivo salvezza»

La Casertana celebra l'impresa, ma Ginestra: «Obiettivo salvezza»
di Domenico Marotta
Lunedì 30 Settembre 2019, 11:00
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Il meglio sta nel dessert. Perché la festa finale tra squadra e tifosi, intima, passionale, vera, vale molto di più della vittoria contro il Catanzaro. Esattamente un anno fa, stesso avversario, stesso risultato, la Casertana vincendo dava l'impressione di poter confermare le aspettative di inizio stagione. Oggi le ha superate con il sudore, la corsa, i crampi la voglia di gettare il cuore oltre l'ostacolo. La curva lo ha apprezzato ed è stata vera festa. Quasi tremila spettatori ad applaudire l'impresa dei falchetti che contro una vera e propria corazzata hanno tirato fuori gli artigli: «Quella festa è la vittoria più bella ha commentato Ginestra in sala stampa a noi il compito di coinvolgere il tifo, di entusiasmarlo attraverso il gioco e la grinta che in ogni partita cerchiamo di mettere in campo».
 
E ieri, contro il Catanzaro, la Casertana ha espresso il non plus ultra della mentalità del suo allenatore, riducendo il fisiologico calo della ripresa a solo pochi minuti: «Anche nel secondo tempo ha confermato Ginestra abbiamo avuto occasioni per andare a segno. Non a caso, quando stavamo per abbassarci troppo, ho scelto di mandare in campo Adamo e Zivkov che sono giocatori offensivi». Il tecnico crede nella sua squadra, l'ha forgiata, i suoi calciatori gli rispondono sul campo, al di la della tecnica. E allora, nonostante la classifica straordinaria (piena zona playoff e solo quattro punti in meno della capolista) è lecito nutrire qualche rammarico per i punti lasciati in trasferta: «Soprattutto a Bisceglie, più che a Potenza contro il Picerno, però ricordiamoci che il nostro obiettivo stagionale è la salvezza e per metterlo in cassaforte ci servono ancora trenta punti». Resta modesto il tecnico, e con lui tutta la squadra, compreso bomber Castaldo, che con sei reti in sette gare si è guadagnato il proscenio rossoblù: «Però è tutto merito dei miei compagni, di Starita che fa un lavoro sporco preziosissimo e di tutti gli altri che mi danno una mano in campo». E poi, qualcuno lo ha fatto notare al centravanti, lui è il primo difensore della squadra: «Lavoriamo insieme per ottenere il risultato. Noi più vecchi cerchiamo di essere d'esempio per i giovani e quest'anno ci stiamo impegnando anche per questo». Lo conferma il presidente D'Agostino, seduto a fianco al suo bomber: «Zito ad esempio, oggi, è uscito tra gli applausi. E' lo stesso giocatore della scorsa stagione ma aveva avuto dei problemi. Oggi come gli altri si sta riscattando». Resta solo Floro Flores, lui, unico degli alieni della scorsa stagione, che ancora non è riuscito ad incidere per via di un infortunio muscolare: «Lo aspettiamo ha commentato Castaldo è un giocatore prezioso che per carattere, qualità e contributo nello spogliatoio può darci un aiuto eccezionale». Ed ora tutti si chiedono, quanto lontano può arrivare la Casertana: «Non più in la della salvezza dice il presidente D'Agostino perché quello è il nostro obiettivo stagionale». Tutti con i piedi ben saldi a terra mentre il progetto nuovo stadio va avanti: «Abbiamo ricevuto dal Comune la documentazione richiesta. I nostri tecnici si incontreranno con quelli di Palazzo Castropignano nella prossima settimana. Speriamo ha annunciato il presidente che ieri in Tribuna era seduto al fianco del sindaco Marino di presentare il progetto entro la fine di ottobre o l'inizio di novembre», Tutto va avanti come previsto, forse anche un po' meglio. E' un momento di festa per tutti. Anche se D'Agostino non è pienamente felice: «In questa stanza ha detto mentre era in sala stampa c'è qualcuno che non è contento della vittoria della Casertana». Chiaro il riferimento ad una parte dei giornalisti, ad alimentare una polemica già iniziata dalla scorsa stagione e che ha avuto per protagonisti anche dirigenti e gli allenatori che si sono alternati nel tempo. Però, ora che tutto va bene, sarebbe forse il momento di gettare acqua sul fuoco: per tutti.
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