Cavese, Campilongo sull'emergenza:
«Ripresa ad aprile? Non penso»

Cavese, Campilongo sull'emergenza: «Ripresa ad aprile? Non penso»
di Giuliano Pisciotta
Martedì 17 Marzo 2020, 12:30
2 Minuti di Lettura
Ulteriore rinvio per la ripresa degli allenamenti in casa Cavese. La società ha spostato al prossimo 23 marzo l’appuntamento al campo Desiderio di Pregiato, sebbene ci sia ancora un enorme punto interrogativo sulla ripresa dei campionati.

«La scelta non ci ha colti impreparati - ha spiegato il tecnico Sasà Campilongo -, perché la Campania è ancora in emergenza e perché dicono che il picco dei contagi ci sarà solo a fine mese. Non credo quindi che il campionato riprenda ad aprile. Per quanto ci riguarda, dobbiamo attenerci a ciò che diranno Figc e Lega di Serie C».

Intanto però il mister ha tenuto a ringraziare il presidente Massimiliano Santoriello, «che il 12 marzo scorso ha provveduto al pagamento delle mensilità di gennaio e febbraio ai tesserati, nonostante questo periodo di emergenza abbia colpito un po’ tutti. Un segnale di professionalità sul piano gestionale, ma soprattutto di grande vicinanza a noi tesserati, di fatto suoi dipendenti».

Il lato positivo di questo lungo stop riguarda il lavoro di recupero che stanno sostenendo i calciatori bloccati da tempo da vari infortuni, sotto la guida del “prof” Agosti.

Intanto, le tecnologie stanno permettendo agli aquilotti di ridurre le distanze, pur dovendo restare a casa. Mister Campilongo ammette di non essere molto social, «per mia precisa scelta fatta da tempo. Ma la tecnologia mi sta permettendo di restare in contatto con mio figlio e la mia nipotina, che non posso incontrare ormai da più di due settimane».

Tra le cose positive dei social, il tecnico biancoblu annovera anche «i vari flashmob che si stanno organizzando in questi giorni. Penso che siano utili a riavvicinarci come popolo e a rafforzare il nostro senso di appartenenza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA