A inizio dicembre un manifesto in cui definirono il patron Santoriello come un «padre-padrone presuntuoso». Poco meno di due mesi dopo, in casa Cavese non s'è ancora placata la rabbia dei tifosi contro il massimo dirigente.
Nella serata di ieri gli ultras della Curva Sud Catello Mari hanno affisso in città alcuni striscioni al vetriolo contro lo stesso Santoriello. L'enorme lavoro portato avanti dalla società nella finestra invernale di calciomercato ha fatto di nuovo scattare la scintilla.
«Ennesima rivoluzione: progetto fallito». Poco altro da aggiungere a quanto scritto dai supporters metelliani in uno degli striscioni esposti ieri. Già a inizio dicembre scorso gli ultras avevano evidenziato i numerosi cambi di rotta della società in merito ai progetti tecnici avviati in estate e smantellati nel giro di pochi mesi.
Altre accuse all'indirizzo di Santoriello nel lungo striscione affisso davanti all'ingresso dello stadio Simonetta Lamberti: «Hai l'abilità di distruggere e non costruire, perché chi ti fa ombra deve sparire». Condito dall'ulteriore accusa di considerare la Cavese come un «giocattolo di famiglia».
Aria pesante, dunque, alla vigilia dell'ennesima delicata trasferta - al Luigi Razza di Vibo Valentia - da non steccare assolutamente per evitare di allargare ancora la “voragine” di punti che separa gli aquilotti dalle acque tranquille della classifica.