Coppa Italia per 40 squadre, riservata solo a Serie A e Serie B. È stata varata la nuova formula della competizione per valorizzare il torneo e creare da subito incontri appetibili per le tv: ci saranno solo 40 squadre (20 di A e 20 di B), con inizio il prossimo 15 agosto con 12 squadre di Serie A subito in campo. Le altre 8 big, invece, entrerebbero nella fase successiva e non più agli ottavi come è successo fino allo scorso anno. Un golpe, quello deciso nel Consiglio di Lega Serie A, che ha tagliato fuori la Serie C, oltre ad alcune formazioni di Serie D che si guadagnavano sul campo l'accesso alla competizione tricolore. Eppure la terza serie negli ultimi anni aveva regalato qualche bella storia, coma l’Alessadria in semifinale contro il Milan nel 2015 2016, o il Pordenone che costrinse l’Inter ai rigori agli ottavi nel 2017. Avellino, Juve Stabia e Casertana, indipendentemente da come andranno i playoff che scatteranno nel prossimo weekend, avevano già guadagnato l'accesso alla Coppa Italia.
La scelta di «valorizzare il torneo» e creare «sfide appetibili» non ha convinto la Serie C, che ha subito protestato tramite il suo presidente Francesco Ghirelli: «La decisione della Serie A di escludere le squadre di Lega Pro dalla Coppa Italia non solo viola diritti consolidati, ma è espressione di una concezione elitaria del calcio, incapace di avere una visione di sistema.