Da matricola a outsider, è un Giugliano
da favola. Di Napoli: «Siamo orgogliosi»

Da matricola a outsider, è un Giugliano da favola. Di Napoli: «Siamo orgogliosi»
di Ferdinando Bocchetti
Martedì 11 Ottobre 2022, 08:08
3 Minuti di Lettura

C'è una squadra che sta stupendo tutti nel girone C. Quella squadra è il Giugliano di Raffaele Di Napoli, che nell'ultimo turno di campionato si è sbarazzata con estrema facilità (2-0) anche della Virtus Francavilla, compagine tra le più attrezzate e agguerrite del torneo. I tigrotti, costretti ormai da tempo ad emigrare ad Avellino, hanno trovato nel Partenio-Lombardi un fortino inespugnabile: finora, su quattro gare disputate, la formazione gialloblu ha raccolto tre vittorie e un pareggio. Dieci punti conquistati nell'impianto distante circa sessanta chilometri da Giugliano, i cui spalti sono gremiti (per ogni gara) da un massimo di 700-800 sostenitori gialloblu. Non male, dunque, per una neopromossa costretta a patire le infinite vicissitudini dello stadio De Cristofaro, ancora inagibile e in attesa dell'agognato restyling.

Un tema, quello dell'impianto di casa, che continua a tenere banco tra i tifosi ma poco presente - almeno ufficialmente - nei discorsi dell'allenatore e degli altri tesserati. Di Napoli, infatti, preferisce concentrarsi sugli aspetti tecnico-tattici e sulle prossime sfide di campionato, a partire da quella di domenica (tutt'altro che agevole) sul campo del Monterosi. «Spero solo che la città e i tifosi siano orgogliosi di questa squadra - spiega il trainer del Giugliano all'indomani del netto successo con la Virtus Francavilla - Io lo sono e non dimentico mai che siamo una neopromossa. Non dimentico, soprattutto, che il nostro obiettivo era e resta la salvezza da raggiungere nel più breve tempo possibile». Un Di Napoli in modalità pompiere, che cerca di tenere tranquillo un ambiente spesso incline ai repentini cambiamenti di umore: «Non dobbiamo esaltarci quando arrivano le vittorie - prosegue l'allenatore del Giugliano - né deprimerci o guardare il pelo nell'uovo quando i risultati non sono quelli sperati. Non sono frasi fatte: ci vuole equilibrio, umiltà, voglia di combattere e di sacrificarsi. Ho ventisei giocatori e sono tutti utili alla causa: anche chi ha giocato poco, quando è stato chiamato in campo, ha risposto nel migliore dei modi. Sono stato fortunato, la società mi ha messo a disposizione un organico che ha grande cultura del lavoro». Le ultime battute invece, sono riservate alla trasferta con il Monterosi, che si giocherà sabato alle 12.30 a Pontedera: «Squadra fastidiosa, che ha fatto buone cose finora - conclude Di Napoli - Dobbiamo affrontarla con il piglio giusto per poter raccogliere punti preziosi».

In città, nonostante gli inviti alla moderazione, si respira un clima di comprensibile euforia. La gioia dei tifosi è offuscata solo dalla querelle De Cristofaro. Andrea D'Alterio, storico del territorio, è tra quelli che cercano comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno: «Avere una squadra a questi livelli - dice - è già un risultato straordinario. Negli ultimi lustri sono stati numerosi gli anni vissuti senza poter utilizzare l'impianto comunale e ciò ha creato un corto circuito. Ora, però, dobbiamo fare uno sforzo in più, sia in trasferta che per le partite che si giocano ad Avellino. Non dobbiamo disperdere l'entusiasmo che si è creato e che ha contagiato anche le giovani generazioni. Dobbiamo sostenere la squadra e tutte le iniziative utili alla causa».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA