Avellino, l'ex De Vena: «Serve un altro bomber che possa giocare con Trotta»

«Il campo non mi manca, sono felice e sereno senza calcio»

Alessandro De Vena ha lasciato il calcio due anni fa
Alessandro De Vena ha lasciato il calcio due anni fa
di Giovanbattista La Rosa
Venerdì 11 Novembre 2022, 08:51 - Ultimo agg. 11:41
4 Minuti di Lettura

«Continuo ad essere felice e sereno senza calcio, il campo non mi manca e quando ho voglia vado a divertirmi il lunedì con i miei fratelli e gli amici». Alessandro De Vena da due anni ha appeso le scarpette al chiodo. Non gioca più a calcio per professione avendo deciso di dedicarsi alla famiglia ed all'attività aziendale di proprietà. Il calcio, dunque, non è più la priorità per il bomber ex Avellino, che oltre ad aver vinto con la maglia biancoverde un campionato di serie D è stato protagonista con la maglia del Giugliano. Il doppio ex non è più attore sul palcoscenico principale del rettangolo di gioco, ma segue il calcio da tifoso, appassionato anche se a distanza. Le sue ex squadre gli sono sempre nel cuore ed ogni domenica dà uno sguardo ai risultati del campionato di Serie C. Domenica ci sarà il derby al Partenio tra irpini e gialloblu, un match che sarà visto con un occhio di interesse. Guai a sottovalutare il Giugliano. La compagine di Lello Di Napoli è sesta in classifica e gioca con la serenità di chi non ha nulla da perdere.

«Il Giugliano si sta facendo prendere molto dall'entusiasmo di poter essere parte attiva di questo torneo, hanno tante motivazioni per fare bene e lo stanno dimostrando afferma De Vena L'Avellino ha avuto delle difficoltà, ma si confermerà tra le big e l'arrivo Rastelli sembra aver messo già le cose a posto».

Le impressioni dell'ex uomo goal sono confermate da prestazioni più che sufficienti e da giocatori ritrovati nell'animo e nello spirito. Cinque punti nelle ultime tre partite. Il problema degli irpini è il goal: solo 12 reti realizzate in 12 gare. Poche per una formazione che vuole essere competitiva per i primi posti. «Quando non si fa goal non è soltanto colpa dell'attaccante», precisa chi di mestiere ha ricoperto il ruolo. «Trotta è un ottimo elemento, lo conosco benissimo, ma penso ci siano altri fattori condizionanti. Molto dipende dal tipo di gioco, da come l'allenatore intende il calcio. Se ci sono lanci lunghi o c'è un modello di ripartenza dal basso. Rastelli è esperto e risolverà anche questo problema».

È evidente, però, che alla squadra biancoverde manchi un riferimento offensivo. Con il nuovo sistema di gioco e la presenza di un attaccante in più, lo stesso Trotta ha migliorato le sue prestazioni, ma qualcosa per essere maggiormente competitivi manca. «Penso possa servire un altro attaccante, un giocatore capace di supportare il lavoro svolto da Trotta. Ora Rastelli sta provando un sistema di gioco differente, ma nel suo Avellino di tanti anni fa giocava con il 3-5-2 con due punte. Nel mercato di riparazione potrà cambiare qualcosa ed inserire una pedina in più nel reparto offensivo, ma penso non sia il solo cambiamento». Secondo De Vena, un intervento sembra necessario anche in mediana. «In mezzo al campo c'è bisogno di un centrocampista di categoria, Franco non è sbocciato ed alle volte serve qualcuno che ti faccia crescere anche e solo durante gli allenamenti. Elementi di esperienza possono risultare fondamentali». Le idee di De Vena potrebbero riflettere i desideri del mister avellinese, che intanto rende tutti partecipi di questo progetto. «I lupi dovranno dimostrare di essere la squadra di categoria che tutti conoscono ed aiutati dal pubblico potranno raggiungere gli obiettivi prefissati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA