Il bivio dell'Amerigo Liguori di Torre del Greco, dove l'Avellino arriva questo pomeriggio alle 14,30 di un sedicesimo turno in formato spezzatino, è di quelli davvero pericolosi. Con sulla carrozzeria ancora l'ammaccatura per il pareggio interno contro il Picerno, che ha rallentato la scalata alla vetta della classifica malgrado l'ottavo risultato utile consecutivo, l'intermittente macchina biancoverde affidata alla conduzione dell'esperto Piero Braglia ha l'obbligo di imboccare la sola strada della vittoria. Una direzione diversa, persino in quella che gli riesce meglio del pareggio (9 su 15), rischia di tagliare quasi del tutto fuori gli irpini dalla corsa al primato. Un vero e proprio smacco per le aspettative del presidente D'Agostino che, in ottica promozione, spera tuttora di poter sfruttare anche il match di lunedì prossimo, in casa, proprio contro il Bari. Diversamente la sorprendente Turris di Bruno Caneo e dell'ex Emanuele Santaniello, dall'alto dei 28 punti in classifica e di un campionato andato già oltre ogni più rosea aspettativa, quest'oggi può persino permettersi il lusso di spartirsi la posta in palio (cosa che i corallini hanno fatto una sola volta in questa stagione). Insomma se i biancoverdi sono obbligati a vincere, i corallini possono giocarsela in tutta tranquillità con annessi i vantaggi del fattore casalingo e il sostegno di una tifoseria che ha preso d'assalto il botteghino anche con i gruppi organizzati pronti a tornare allo stadio dopo la pandemia.
Presenza sulle gradinate che, almeno in parte, gli ultrà biancoverdi proveranno a contrastare con almeno 400 irriducibili sostenitori posizionati nei distinti opposti ed intenti a spingere Maniero e compagni verso quella che appare come una vera e propria impresa per lo stato di grazia di Giannone e soci capaci, nelle ultime due gare, di battere il Catanzaro al Liguori e la Virtus Francavilla in trasferta. Due vittorie roboanti e spumeggianti che Caneo, dopo essere stato per anni secondo di Gasperini, ha costruito sul suo 3-4-3 di marca atalantina. Un modulo particolare che Braglia appare intenzionato a fronteggiare con le stesse armi. Affrontare l'avversario con il recente 4-2-3-1, infatti, sarebbe come lanciare il guanto di sfida alla Turris accettando di andare in battaglia a viso aperto. Atteggiamento tattico con annessi vantaggi e svantaggi che, almeno inizialmente, Braglia vorrebbe evitare con uno schema più prudente in cui Bove (nettamente in vantaggio su Sbraga e Scognamiglio) tornerà ad affiancare in difesa Silvestri e Dossena a protezione di Forte. Novità rispetto a sabato sera sono previste anche in mediana dove, anche in virtù del meteo che preannuncia pioggia a catinelle sul Liguori, la lancetta della bilancia pende soprattutto dalla parte di Antonio Matera.
L'ex centrocampista della Cavese, che ben si è comportato due settimane fa a Messina, appare pertanto avvantaggiato su De Francesco per comporre la coppia centrale insieme a D'Angelo con ai lati i confermati Rizzo e Tito.