Fidelis Andria-Turris 2-0, Fontana: «Commesso qualche errore di troppo»

Decisiva la doppietta di Bolsius, i corallini restano un punto sopra

Turris sconfitta a Andria
Turris sconfitta a Andria
di Raffaella Ascione
Domenica 2 Aprile 2023, 20:55 - Ultimo agg. 21:45
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Cade rovinosamente ad Andria la Turris, proprio nella gara che avrebbe potuto consentire – visti i risultati di giornata – di mettere un tassello fondamentale in chiave salvezza diretta. Allo stadio Degli Ulivi finisce 2-0: una doppietta di Bolsius riaccende la speranza dei pugliesi di scansare la retrocessione diretta, anche se l’esultanza dei padroni di casa viene smorzata - a distanza - al minuto 95, quando Marotta realizza il gol che permette alla Viterbese di battere a domicilio la Gelbison e di mantenere il punto di vantaggio proprio sull’Andria, che resta quindi ultima. A tre giornate dalla fine, restano quindi inalterate le distanze nella zona calda della classifica: la Turris resta fuori dalla griglia playout con un punto di vantaggio su Gelbison e Messina, entrambe sconfitte.

Ridisegna totalmente il 3-4-3 iniziale mister Fontana: in difesa c’è Boccia – al posto dello squalificato Frascatore – a completare il terzetto con Di Nunzio e Miceli; in mediana la novità è rappresentata dall’impiego fin dal primo minuto di Maldonado al posto di Franco (reduce da un attacco influenzale); inedito anche il tridente offensivo, con Ercolano e Guida a supporto di Longo.

Panchina iniziale per Giannone e Maniero.

Parte forte la Fidelis, esercitando una pressione importante sin dalle primissime battute di gioco. Cinque minuti e Ciotti chiama all’intervento Fasolino, subito attento. Sul fronte opposto Ercolano spreca grossolanamente una potenziale chance, calciando alle stelle da posizione invitante. Andria pericolosa al minuto 27, quando Ciotti sfonda sulla corsia e mette in area un pallone delizioso su cui però Di Nunzio è il primo ad arrivare, chiudendo in corner. Per la Turris ci prova Maldonado su punizione, senza inquadrare la porta. Al 44’ scattano vibranti le proteste dei corallini per l’intervento del portiere andriese, che – su retropassaggio di un difensore – blocca la sfera fuori area con le mani: solo giallo per lui, con la Turris che invoca a gran voce il rosso.

Nella ripresa subito un cambio per la Fontana: dentro Acquadro a rilevare Ercolano e Turris col 3-5-2. L’approccio dei corallini è positivo ma persiste la sterilità offensiva. Cambia anche Cudini al quarto d’ora: dentro Micovski, Djibril ed Ekuban per Delvino, Marino e Ventola. L’Andria è a trazione anteriore ed al 20’ trova il vantaggio, confezionato proprio da Micovski, che s’invola e serve Bolsius, che controlla in area e batte Fasolino. Intanto corre ai ripari Fontana con un doppio cambio: dentro Maniero e Giannone per Longo e Rizzo; nell’Andria Costa Ferreira per Castellano e Salandria per Ciotti. Nella Turris Schirò per Contessa. Gara chiusa al minuto 38 con una bruciante ripartenza condotta da Bolsius, che supera Di Nunzio ed insacca il pallone che blinda i tre punti. 

«Questa sconfitta non condiziona assolutamente nulla. Da domani si riprende il lavoro. La classifica dice che non è facile per nessuno vincere in questo momento e le partite si giocano veramente su chi commette meno errori. Oggi noi ne abbiamo commesso qualcuno di troppo nel momento in cui stavamo gestendo la gara. Forse è quello che mi fa arrabbiare. Mancano tre gare alla fine, la classifica è rimasta invariata. L’obiettivo lo vediamo lì davanti e dobbiamo cercare di muoverci anche noi come abbiamo fatto finora per riprendere il cammino», osserva Gaetano Fontana.

Sulla dinamica del primo gol: «Se si va a guardare la punizione, si vede che c’è Giannone che sta andando a calciare e dietro la linea della palla ci sono quattro nostri calciatori. È stato sbagliato innanzitutto il calcio, perché doveva essere molto più profondo, poi c’è stato l’errore di Boccia che non deve intervenire in quanto ha scarse probabilità di prendere palla visto che si trovava dietro il suo avversario. Successivamente c’è stato l’errore di Zampa, che doveva accompagnare e non uscire forte per andare a prendere la sfera. Non siamo stati bravi a rimediare già ad inizio azione quando la punizione è stata calciata male, quella palla deve arrivare in un’altra zona di campo. Non c’entra nulla il posizionamento perché c’erano quattro calciatori sotto palla in fase difensiva. Di sicuro sono state sbagliate le scelte dell’intervento».

Sugli innesti di Maniero e Giannone: «Non li ritengo tardivi, stavo facendo i cambi proprio nel momento in cui abbiamo preso gol. Erano pronti per entrare, stavamo aspettando che si sistemassero ed avessero le specifiche sui calci piazzati. Dopo il gol ho rimediato diversamente perché i cambi da fare erano altri, nel senso che dovevano entrare Riccardo e Luca ma dovevano uscire altri. Ho dovuto rimodulare tutto quanto ma dovevano entrare prima del primo gol».

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